
(AGENPARL) – Sat 07 June 2025 **Montedoglio, Giani: “Accordo storico Toscana-Umbria. Presto altre
intese”**
Un accordo storico, quello firmato questa mattina a Castiglion del Lago
(Pg), dove con i presidenti Eugenio Giani e Stefania Proietti. hanno
sottoscritto l’Accordo per la gestione e l’utilizzo condiviso delle risorse
idriche per usi idropotabili e irrigui dello schema di Montedoglio tra
Regione Umbria e Regione Toscana. Alla firma, nella cerimonia che si è
tenuta nel Comune affacciato sul lago, anche l’Autorità di Bacino
Distrettuale Appennino Centrale, Autorità di Bacino Distrettuale Appennino
Settentrionale e Nicola dell’Acqua, Commissario straordinario nazionale,
per l’adozione degli interventi urgenti connessi al fenomeno della
scarsità idrica.
Come ha ricordato il presidente Giani si tratta di un primo passo concreto
verso il completamento dei distretti irrigui del Sistema Occidentale di
Montedoglio e la piena attuazione di un progetto concepito tra gli anni ’60
e ’70” ma anche l’opportunità, in collaborazione con l’Umbria, di
perfezionare l’intesa che tratterà anche altri fondamentali temi, quali le
infrastrutture (in primis la stazione dell’Alta velocità) e la sanità.
“È il primo atto di una volontà di intesa fra le due regioni che spazia
su più versanti – dichiara infatti Giani -. Un atto che abbiamo portato
avanti insieme alla presidente Proietti in una cornice generale che
riguarda tre aspetti: acqua, stazione Medietruria e prospettiva di
integrazione nell’ambito del servizio antincendio. Il capitolo legato
all’acqua prende oggi concretezza con la firma dell’accordo di programma,
alla presenza anche del Commissario; gli altri due saranno oggetto di
successive intese. L’accordo di programma di oggi è importantissimo
perché punta a realizzare canalizzazioni a Montedoglio, il lago più
grande della Toscana, artificiale, costruito per una portata di 168 milioni
di metri cubi, ma che in realtà, dopo l’incidente del 2010, è scesa per
cautela a 135. Si tratta di canalizzazioni che possono collegare il
triangolo Montedoglio-Lago Trasimeno-Valdichiana favorendo così l’utilizzo
dell’acqua per l’uso agricolo dell’intero territorio ed allo stesso tempo
alleviare le difficoltà idriche del lago nei momenti critici. L’accordo
mette chiarezza sulle modalità con cui Montedoglio può essere a servizio
delle comunità toscane e umbre, due regioni così integrate che nella
storia si sono trovate spesso ad essere una realtà unica.
Rispetto alla stazione Medietruria, Giani ha ribadito “il nostro assoluto
dissenso e contrarietà a Creti, dove non è ambientalmente sostenibile una
colata di cemento in piena Valdichiana; si tratta di un territorio che
abbiamo recuperato per un uso positivo dell’agricoltura:ritengo
assolutamente sbagliato costruire una stazione ferroviaria, peraltro
lontana dal percorso lento della ferrovia. Lavoriamo invece per fare la
stazione a Rigutino”.
“Finalmente con la Diga di Montedoglio che andrà a regime avremo una
regolamentazione complessiva e ordinata con priorità dell’uso irriguo e
idrico – afferma la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania
Saccardi -. A questo punto chiederemo al commissario Nicola Dell’Acqua e al
ministro Salvini di stanziare le risorse economiche necessarie per
completare le reti idriche che consentiranno la distribuzione dell’acqua
nelle zone agricole raggiunte dalla risorsa della diga così da poter
beneficiare dell’acqua della diga medesima con conseguente messa in
sicurezza dell’agricoltura e della silvicoltura di qualità (silvicoltura?)
che si producono in quelle zone. Si tratta di volumi d’acqua in termini di
fabbisogno pari a quasi 80 milioni di metricubi all’anno, al netto delle
riserve di laminazione e dei rilasci ambientali, che già ora serve nella
Toscana un bacino di 7000 ettari, con la prospettiva di arrivare a 18000
ettari a regime una volta completate tutte le reti. Ringrazio tutti i
tecnici della Regione, la Segretaria Generale dell’Autorità di bacino
distrettuale dell’Appennino Settentrionale e il commissario Nicola
Dell’Acqua che ci hanno permesso dopo molti anni e un lungo lavoro di
portare a termine questo accordo fondamentale per l’area”.
In tempo di cambiamenti climatici non si fa agricoltura neanche in questi
territori dove paradossalmente l’acqua non manca. C’è l’invaso, il più
importante dell’Italia Centrale, e c’è la rete di distribuzione primaria.
Ci sono inoltre aziende agricole dinamiche, strutturate e innovative che
generano economia, occupazione e prodotti di eccellenza e che hanno
necessità di poter contare sulla risorsa per produrre e svilupparsi.
Manca “l’ultimo miglio”: i distretti irrigui, cioè le condotte
necessarie per trasportare l’acqua dai laghetti collinari fino ai campi.
Da tempo, Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, Regione Toscana e
Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale e Autorità di
Bacino Distrettuale Appennino Centrale stanno lavorando per soddisfare
questi bisogni del territorio. L’accordo sottoscritto oggi tra Toscana e
Umbria sulla ripartizione degli usi idrici apre la strada al finanziamento
di progetti tra i quali il completamento del Distretto irriguo 23 a Foiano
della Chiana e la realizzazione del Distretto 38-39 a Montepulciano, aree
ad alta vocazione agricola.