
(AGENPARL) – Fri 23 May 2025 Polizia Penitenziaria Palermo
C.C. “A. Lorusso Pagliarelli”
Comando Provinciale Carabinieri
Palermo
Palermo, 23 maggio 2025
COMUNICATO STAMPA
CARABINIERI E POLIZIA PENITENZIARIA DI PALERMO ESEGUONO 12
PROVVEDIMENTI CAUTELARI
I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, congiuntamente a
personale della Polizia Penitenziaria di Palermo Pagliarelli e del Nucleo
Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria di Padova, nel corso
della notte, hanno eseguito i provvedimenti cautelari emessi dall’Ufficio
del G.I.P. del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della
Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – a carico di 12 persone,
delle quali 7 già detenute per altra causa, ritenute responsabili, a vario
titolo, dei reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, accesso
indebito di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti,
associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio
di sostanze stupefacenti.
I provvedimenti restrittivi sono l’esito delle indagini condotte dal Nucleo
Investigativo di Palermo e dal Reparto Investigativo della Polizia
Penitenziaria del Carcere Pagliarelli tra settembre 2023 e aprile 2025.
L’estesa ed articolata attività d’indagine, condotta sotto il coordinamento
della locale Procura della Repubblica e scaturita dalla necessità di prevenire
e reprimere l’allarmante fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti e di
apparati telefonici all’interno del carcere di Palermo Pagliarelli, ha consentito
di disvelare l’esistenza di un‘associazione criminale composta da detenuti e
dedita all’introduzione all’interno della locale Casa Circondariale “Antonio
Lorusso – Pagliarelli” di sostanze stupefacenti e telefoni cellulari, e ciò anche
grazie alla corruzione di alcuni agenti della Polizia Penitenziaria in servizio
presso lo stesso carcere, attuata dietro la corresponsione di somme di denaro.
Le indagini, in particolare, hanno evidenziato l’esistenza di tutta una serie
di escamotage con i quali gli indagati facevano entrare lo stupefacente ed
i cellulari in carcere, avvalendosi, di volta in volta, dei congiunti durante
i colloqui carcerari, dei detenuti ammessi al lavoro esterno o trasferiti da
altri istituti carcerari e degli agenti della Polizia Penitenziaria corrotti.
Si tratta di un “business” estremamente redditizio, essendo stato acclarato che
i telefonini e lo stupefacente traportati illegalmente all’interno delle sezioni
IL PROVVEDIMENTO
RESTRITTIVO
LE INDAGINI
TRAFFICO
SOSTANZE
STUPEFACENTI
CELLULARI
carcerarie venivano ceduti a prezzi estremamente più alti rispetto a quelli
praticati nel mercato esterno, con ricavi addirittura decuplicati.
Inoltre, le molteplici attività investigative effettuate all’interno della Casa
Circondariale, palesavano l’esistenza di veri e propri metodi criminali
mediante i quali alcuni detenuti detenevano il potere, mettendo in atto atti di
violenza e spedizioni punitive, agevolati anche dalla connivenza o debole
resistenza opposta da alcuni agenti penitenziari, i quali, favorendo tali
iniziative criminali o anche semplicemente abdicando al proprio ruolo di
contenimento e controllo, ingeneravano una diffusa situazione di pericolo
per i colleghi più onesti e per la fascia più debole dei detenuti privi,
quest’ultimi, di coperture ed appoggi ed utilizzati, se necessario anche contro
la loro volontà, per veicolare gli stupefacenti ed i cellulari all’interno
dell’Istituto.
VIOLENZA
Nel corso delle investigazioni sono stati complessivamente sequestrati 56
micro cellulari, 25 smartphone, 20 sim card e oltre 1.0 kg di sostanze
stupefacenti tra cocaina, crack, hashish e marijuana.
SEQUESTRI
Durante le perquisizioni domiciliari eseguite questa notte, i Carabinieri di
Catania hanno rinvenuto a casa di uno degli arrestati circa Kg. 5 tra cocaina,
e crack, 9.700 € in contanti e munizionamento per pistola cal. 7.65.
A Palermo, i militari dell’Arma e gli Agenti della Polizia Penitenziaria hanno,
invece, rinvenuto a casa degli indagati complessivamente 120 dosi tra
hashish e marijuana e 1.200 € in contanti. È stato anche arrestato in flagranza
di reato per detenzione a fini di spaccio il figlio 25enne di uno degli indagati
destinatari della misura cautelare.
ESITO
PERQUISIZIONI
DELLA
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur
gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter
processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in
giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
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