
La Cina ha annunciato di aver completato la ristrutturazione di 280.000 vecchi complessi residenziali tra il 2019 e il 2024, migliorando significativamente le condizioni di vita di oltre 120 milioni di cittadini. Lo ha comunicato martedì Qin Haixiang, viceministro dell’edilizia abitativa e dello sviluppo urbano-rurale, durante una conferenza stampa dell’Ufficio informazioni del Consiglio di Stato.
Il vasto programma nazionale di rinnovamento urbano ha coinvolto circa 48 milioni di famiglie, portando benefici tangibili a comunità di ogni dimensione. Tra gli interventi realizzati, si contano la modernizzazione di 360.000 chilometri di vecchie infrastrutture idriche ed elettriche, la creazione di 3,87 milioni di nuovi posti auto e la costruzione di 78.000 strutture di servizi comunitari, tra cui centri per anziani e asili nido.
Il rinnovamento fa parte della strategia più ampia della Cina per costruire città più vivibili, sostenibili e intelligenti, in linea con gli obiettivi di sviluppo di alta qualità del Paese. Secondo i dati ufficiali, entro la fine del 2024 il tasso di urbanizzazione nazionale raggiungerà il 67%, con 940 milioni di persone che vivranno stabilmente in aree urbane.
L’iniziativa rappresenta uno dei progetti di rigenerazione urbana più estesi al mondo, dimostrando l’impegno della leadership cinese nel migliorare la qualità della vita nelle aree urbane, soprattutto nei quartieri più datati e meno serviti.
