
(AGENPARL) – Tue 13 May 2025 Disegno di legge illustrato in aula dall’assessore Amirante
(ACON) Trieste, 13 mag – Illustrato in IV Commissione, sotto la
presidenza di Alberto Budai (Lega), il disegno di legge 36 che
prevede interventi volti a favorire il recupero, la
riqualificazione o il riuso del patrimonio immobiliare privato.
Il provvedimento riguarda l’adozione di misure di sostegno per la
riqualificazione del patrimonio immobiliare privato.
L’efficientamento energetico e le azioni per l’autogestione
energetica grazie alle fonti rinnovabili, accanto a misure per la
sicurezza sismica e per la riqualificazione dei fabbricati,
compongono l’articolato.
Vengono inoltre promosse iniziative per l’utilizzo del patrimonio
edilizio gi? esistente mentre, per ridurre il consumo di suolo,
non sono previsti interventi per nuove costruzioni o ampliamenti.
Una cornice normativa che permetter? l’emissione di nuovi bandi.
Due le principali tipologie di azione previste: la manutenzione
straordinaria, il restauro e risanamento delle abitazioni private
con contributi a graduatoria, e misure per rendere pi? efficienti
le costruzioni dal punto di vista energetico, con procedimento a
sportello.
L’assessore alle Infrastrutture, Cristina Amirante, ha spiegato i
12 articoli che compongono il ddl, ricordando le motivazioni e le
finalit? per promuovere la rigenerazione urbana, la sostenibilit?
ambientale e la qualit? di vita sul territorio regionale,
specificando la tipologia degli interventi finanziabili: “Si
tratta di una legge quadro motivata dalla necessit? di
accompagnare un processo edilizio che si svolge sul territorio
regionale con difficolt?. Sappiamo quanto il recupero del
patrimonio sia pi? costoso e complesso in un’area sismica”.
Amirante ha ricordato come in tempi di Covid, nel 2020,
nonostante la totale mancanza di traffico, nella provincia di
Pordenone le concentrazioni di Pm2 e Pm10 avessero fatto
registrare pesanti sforamenti a causa degli impianti di
riscaldamento: “Un punto di partenza molto importante – ha
commentato l’assessore -: se vogliamo incidere con un cambiamento
sostanziale nelle emissioni alteranti ma anche in quelle nocive
alla salute, dobbiamo necessariamente lavorare sul patrimonio
edilizio esistente”. Ha inoltre delineato la platea dei
beneficiari e il contenuto e le caratteristiche dei bandi, come
l’obbligo di residenza in uno degli alloggi realizzati per almeno
tre anni dall’ultimazione dei lavori.
Alcuni dei criteri premiali prevedono, ai vari punti, contributi
per i soggetti in povert? energetica, i giovani, le nuove
famiglie, i nuclei numerosi o con persone con disabilit?,
insediamenti montani e per servizi di prossimit? che aiutano a
sostenere e rafforzare la vita quotidiana dei cittadini pi?
bisognosi.
Saranno comprese dai contributi le unit? immobiliari poste a
disposizione per almeno tre anni per un contratto di locazione a
canone concordato a uso transitorio non turistico, per chi
intenda risiedere o svolgere il proprio lavoro in Friuli Venezia
Giulia.
1 – segue
ACON/MV-fa
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