
(AGENPARL) – Wed 30 April 2025 COMUNICATO STAMPA
FOCUS BILANCI 2019 – 2023
Pubblicato il “Focus Bilanci 2019-2023”, relativo a circa 130 tra le principali imprese operanti nei settori delle comunicazioni elettroniche, dei servizi di corrispondenza e consegna pacchi, televisivo e dell’editoria quotidiana e periodica.
Il rapporto fotografa i settori di interesse istituzionale dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, analizzando le principali grandezze economiche e patrimoniali esposte nei bilanci relativi agli ultimi cinque esercizi.
Comunicazioni elettroniche
I ricavi complessivi delle principali aziende che operano nel settore delle comunicazioni elettroniche (nella presente analisi ne sono incluse circa 50) sono diminuiti, tra il 2019 e il 2023, ad un tasso medio annuo dello 0,9% passando da 29,9 a 28,8 miliardi di euro: complessivamente la contrazione nel periodo è stata del 3,6%. Tuttavia, nel corso del 2023 si osserva una crescita dell’1,3% rispetto al 2022.
Il margine operativo lordo complessivo delle imprese analizzate, tra il 2019 e il 2023, passa dal 38,5% al 23,3% dei ricavi: il valore medio annuo è pari al 30%. Nell’ultimo anno, la capacità del settore di generare ricchezza dalla gestione operativa si mantiene sostanzialmente sui livelli del 2022, registrando una lieve flessione di 1 punto percentuale.
Tra il 2019 e il 2023, l’indicatore dell’incidenza del ricorso ai mezzi propri, misurato come rapporto tra patrimonio netto e totale passività, per le imprese considerate nell’analisi si attesta su un valore medio annuo del 28,4%, mostrando un andamento negativo sia relativamente all’intero quinquennio (-1,6 p.p.) sia su base annua (-1,8 p.p.).
La percentuale media annua degli investimenti sui ricavi nel periodo è pari al 25,7%; sebbene nel 2022 si sia registrata una contrazione dal 26,7% al 23,5%, nel 2023 il tasso è rimasto stabile rispetto all’anno precedente. Complessivamente, le imprese analizzate nel 2023 hanno effettuato investimenti per un totale di 6,7 mld. di €.
Nel corso dell’intero periodo considerato, il flusso finanziario generato dall’attività operativa in rapporto ai ricavi è stato mediamente pari al 23,8% annuo: dopo aver registrato un trend negativo nel 2021 e 2022, nel 2023 il valore è ripreso a crescere (da 13,3% a 20,6%).
A fine 2023, gli addetti diretti nel settore risultano essere circa 56.000, con una riduzione nell’ultimo anno di poco meno di 2.700 unità lavorative. Va ricordato che la tendenza alla riduzione degli addetti è in atto da tempo (nel 2019 gli organici del comparto risultanti dal campione di imprese considerato erano, in termini omogenei, circa 62.800); tale flessione è dovuta in prevalenza ai processi di riorganizzazione aziendale che hanno interessato, nel periodo considerato, alcuni tra i principali operatori storici, in particolare TIM. Allo stesso tempo, la progressiva infrastrutturazione e crescita degli operatori che più di recente sono entrati sul mercato, sia nel segmento retail sia in quello wholesale, hanno avuto come effetto quello di attenuare tale tendenza negativa.
Key data – Comunicazione elettroniche
Ricavi (mld €) 29,9 28,6 28,8 28,4 28,8
Ebitda / Ricavi (%) 38,5 36,5 27,1 24,3 23,3
Ebit / Ricavi (%) 10,4 9,6 -0,1 -3,2 -3,9
Patrimonio netto / Passività complessive (%) 27,2 33,5 27,8 27,4 25,6
Risultato esercizio / Patrimonio netto (%) 2,8 21,4 -28,9 -14,7 -9,2
Investimenti / Ricavi (%) 27,4 27,6 26,7 23,5 23,3
Cash flow / Ricavi (%) 29,2 32,3 23,4 13,3 20,6
Investimenti / cash flow (%) 93,8 85,5 114,1 177,6 113,1
Addetti (Migliaia) 62,8 61,4 60,1 58,7 56,0
Servizi di corrispondenza, consegna pacchi e stampa/imbustamento
I ricavi complessivi delle imprese del settore (nella presente analisi le 30 principali aziende per fatturato) crescono, nel periodo considerato, ad un tasso medio annuo del 7,5% passando da 9,6 a 12,8 miliardi di euro: complessivamente tra il 2019 e il 2023 l’incremento è stato del 33,4%, mentre, nel 2023 rispetto al 2022, la crescita è stata del 2,8%. Si tratta di un trend positivo, imputabile soprattutto alla performance dei servizi di consegna dei pacchi, un segmento che negli ultimi anni ha subito una spinta economica significativa dall’e-commerce.
Tra il 2019 ed il 2023 il margine operativo lordo del complesso delle imprese considerate nel campione in rapporto ai ricavi è risultato mediamente pari al 15,2% annuo e ha registrato, in generale, una tendenza alla crescita, sia riguardo all’intero periodo (+4,4 p.p.), sia con riferimento all’ultimo anno considerato (+1,8 p.p.).
Nel periodo osservato, per le principali imprese del settore, l’indicatore rappresentato dal ricorso ai mezzi propri (patrimonio netto in % sulle passività complessive) è pari mediamente al 6,1% annuo e risulta in calo di 1,5 p.p. (dal 7,3% del 2019 al 5,8% del 2023). Tuttavia, nel 2023 è in aumento rispetto all’anno precedente (4,1% nel 2022).
Gli investimenti effettuati nel 2023 (circa 970 milioni di euro) dalle imprese del settore considerate nell’analisi sono in leggera diminuzione rispetto al 2022 (-4,3%). Mediamente, nel quinquennio in esame, gli investimenti effettuati nel settore sono stati pari al 5% dei ricavi complessivi.
Nel corso dell’intero periodo considerato, il flusso finanziario generato dall’attività operativa in rapporto ai ricavi è stato in media pari al 14,2% annuo; dopo un forte incremento nel corso del 2022 (2,8 mld. di €), nel 2023 si registra una riduzione che ha portato il cash flow complessivo su di un valore pari a 2,06 mld. di € (il rapporto passa dal 22,9% al 16,1% nell’ultimo anno).
Gli addetti (poco meno di 127.000 a fine periodo) risultano in flessione di circa 4.700 unità rispetto al 2019. Tale riduzione è dovuta principalmente ai processi riorganizzativi del Gruppo Poste Italiane mentre gli organici diretti delle altre imprese aumentano, nell’intero periodo considerato, di poco mendo di 5.400 unità.
Key data – servizi di corrispondenza, consegna pacchi e stampa/imbustamento
Ricavi (mld €) 9,6 10,4 12,0 12,4 12,8
Ebitda / Ricavi (%) 14,1 11,0 14,3 16,7 18,5
Ebit / Ricavi (%) 6,1 3,5 6,8 6,3 8,1
Patrimonio netto / Passività complessive (%) 7,3 6,9 6,7 4,1 5,8
Risultato esercizio / Patrimonio netto (%) 10,1 6,5 12,8 17,9 21,5
Investimenti / Ricavi (%) 5,1 5,4 5,2 5,2 4,7
Cash flow / Ricavi (%) 12,7 9,3 8,6 22,9 16,1
Investimenti / cash flow (%) 67,0 93,0 94,2 35,5 46,9
Addetti (Migliaia) 131,7 127,1 123,1 127,3 127,0
Televisione
I ricavi registrati nel 2023 dalle principali imprese analizzate (nella presente analisi ne sono incluse 20), pari a 8,3 miliardi di euro, si mantengono pressoché stabili rispetto al 2022, mentre mostrano una riduzione del 7,5% rispetto al 2019 quando ammontavano a 8,9 miliardi di euro: in media, nel periodo considerato, hanno registrato un calo annuo di circa il 2%.
Differenti dinamiche si evidenziano rispetto alle singole tipologie di ricavo. In particolare, nell’ultimo anno, le risorse derivanti dal canone Rai risultano sostanzialmente stabili (in media all’anno nel periodo considerato intorno agli 1,8 miliardi di euro) mentre gli introiti da pubblicità risultano in crescita del 4,5%. Per ciò che attiene i ricavi da Pay Tv, su base annua la riduzione è dello 0,9%.
Il margine operativo lordo complessivo riferibile a tutti gli operatori del settore considerati nell’analisi è stato pari, nel periodo considerato, ad un valore medio annuo del 13,6% in rapporto ai ricavi; nell’ultimo anno risulta in crescita dall’11,7% al 14,5%.
Nel periodo considerato, il ricorso ai mezzi propri delle principali imprese del settore, misurato dal rapporto del patrimonio sulle passività complessive, mostra un valore medio del 36,4% annuo e un andamento di crescita sia su base annua (+7,2%), sia nell’intero periodo (+11%).
In relazione all’andamento degli investimenti, tenuto conto delle diverse modalità di contabilizzazione della spesa in contenuti e diritti televisivi, si stima che la spesa complessiva per produzione di contenuti e acquisizione di diritti (contabilmente composta da investimenti e specifiche poste contabili registrate nei costi operativi) sia valutabile, nel 2023, in 3,2 miliardi di euro, valore stabile rispetto al 2022 e pari al 38,3% dei ricavi aggregati.
Nel corso dell’intero periodo considerato, il flusso finanziario generato dall’attività operativa in rapporto ai ricavi è stato mediamente pari al 13% annuo; dopo il calo registrato nel corso del 2022 il 2023 segna un netto miglioramento: su base annua il rapporto passa dal 7,9% al 13,3%.
Tra il 2019 ed il 2023 gli addetti complessivi delle imprese analizzate risultano in flessione di circa 550 unità rispetto al 2019, attestandosi a poco meno di 21.000 unità a fine 2023 e in leggera crescita (+0,1%) rispetto ai livelli occupazionali del 2022.
Key data – TV
Ricavi (mld €) 8,9 8,1 8,3 8,2 8,3
Ebitda / Ricavi (%) 16,2 13,2 12,0 11,7 14,5
Ebit / Ricavi (%) 1,1 -10,2 -6,1 -7,6 -3,6
Patrimonio netto / Passività complessive (%) 33,7 30,5 36,8 37,5 44,7
Risultato esercizio / Patrimonio netto (%) 1,0 -18,3 -9,9 -14,3 -7,3
Investimenti / Ricavi (%) 44,8 49,3 47,6 39,3 38,3
Cash flow / Ricavi (%) 14,0 12,5 17,2 7,9 13,3
Addetti (Migliaia) 21,5 21,5 21,2 20,9 21,0
Editoria quotidiana e periodica
I ricavi complessivi registrati dalle principali imprese editoriali (nella presente analisi ne sono incluse circa 30) nel 2023 sono stati pari a 4,14 miliardi di euro, in riduzione del 2,8% su base annua e del 4,7% rispetto al 2019; in media, nel periodo, si sono ridotti ad un tasso annuo del 1,2%.
Nel 2023 il valore del mercato italiano (ricavi domestici) ha visto una riduzione dello 0,3% su base annua, attestandosi su di un valore pari a 3,68 miliardi di euro, e una flessione del 5,0% rispetto al 2019.
I ricavi editoriali e quelli da vendita di spazi pubblicitari rappresentano, nel 2023, rispettivamente il 36,4% ed il 30,0% dei ricavi complessivi. I primi hanno registrato una flessione del 7,0% su base annua, mentre le risorse pubblicitarie mostrano una leggera crescita su base annua (+0,3%).
Il margine operativo lordo, in rapporto ai ricavi, nel periodo considerato è stato mediamente pari al 12% annuo e nel 2023 risulta in calo di 3 punti percentuali rispetto al 2022.
Nel periodo considerato, il ricorso ai mezzi propri (patrimonio netto su passività) delle principali imprese del settore mostra un aumento di 3,3 p.p. passando dal 38,9% del 2019 al 42,1% del 2023. Tuttavia, nell’ultimo anno si registra un decremento rispetto al 2022 di 3 p.p.
Gli investimenti nel settore nel quinquennio sono stati pari a circa 800 milioni di euro: in media ogni anno sono risultati pari a circa il 4% dei ricavi. La quota degli investimenti in rapporto ai ricavi tende a crescere sia nell’intero periodo sia nell’ultimo anno, passando dal 3,5% del 2019 al 4,6% del 2023.
Il flusso finanziario generato dall’attività operativa in rapporto ai ricavi è stato, nel periodo 2019 – 2023, mediamente pari al 13,6% annuo.
Gli addetti delle principali imprese del settore nel periodo in esame si sono ridotti di oltre 1.500 unità (-11,0%), passando da un totale di poco inferiore a 14.000 addetti nel 2019 a poco più di 12.400 nel 2023 e con una flessione di circa 500 unità rispetto al 2022.
Key data – Editoria
Ricavi (mld €) 4,3 3,7 4,0 4,3 4,1
Ebitda / Ricavi (%) 10,8 8,7 11,6 15,5 12,5
Ebit / Ricavi (%) -0,2 -5,4 3,6 7,6 3,7
Patrimonio netto / Passività complessive (%) 38,9 38,0 33,9 44,1 42,1
Risultato esercizio / Patrimonio netto (%) 2,0 -5,9 6,2 28,8 14,4
Investimenti / Ricavi (%) 3,5 4,0 3,1 4,3 4,6
Cash flow / Ricavi (%) 11,5 10,4 11,6 9,1 25,1
Addetti (Migliaia) 13,9 13,2 13,0 12,9 12,4
Roma, 30 aprile 2025