
(AGENPARL) – Tue 29 April 2025 INFORTUNI, PIRONDINI (M5S): INTRODURRE REATO OMICIDIO SU LAVORO E PROCURA NAZIONALE
ROMA, 29 APRILE 2025 – Il Movimento 5 Stelle torna a chiedere l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e della Procura nazionale del lavoro. “Ogni anno, in Italia, muoiono sul lavoro oltre mille persone. Sono state 1.041 nel 2023 aumentando a 1.090 nel 2024. Ieri, nella Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, un operaio è deceduto in una cava di marmo in provincia di Massa Carrara; nei primi due mesi di quest’anno hanno perso la vita 138 lavoratori rispetto ai 119 di dodici mesi fa e sono cresciute anche le denunce di malattie professionali” dice a La Notizia il senatore pentastellato Luca Pirondini. “Davanti a questi numeri, impietosi, crediamo sia giunto il momento di predisporre un sistema sanzionatorio che – spiega – punisca quei datori di lavoro che, violando deliberatamente gli obblighi di legge al fine di ridurre i costi e aumentare il profitto, provocano per colpa infortuni mortali e lesioni ai loro dipendenti. Un intervento che, al contempo, va a beneficio di tutte quelle aziende oneste che invece li rispettano. Il ddl prevede, fra le altre cose, un innalzamento delle pene in caso di inottemperanza ai dettami del Testo unico sulla sicurezza: dai tre ai dieci anni a seconda del livello di gravità e dei casi”.
Secondo Pirondini, “per un governo che ha introdotto decine di nuovi reati, la contrarietà del ministro Nordio alla nostra proposta è davvero singolare. Forse il Guardasigilli non lo sa, ma fra il 1983 e il 2018 il lavoro ha ucciso più della criminalità organizzata: sono stati infatti oltre 55mila i cittadini che hanno perso la vita mentre si trovavano in fabbrica o nei campi contro i 6.681 caduti per mano di mafia, camorra, ‘ndrangheta. Quando dicono ‘no’ a questa proposta, e parimenti all’istituzione di una Procura nazionale del lavoro – un pool di magistrati specializzati nel fronteggiare tali tipologie di reati chiesto a gran voce anche da illustri esperti in materia come Guariniello e Giordano – Meloni&Co. dovrebbero ricordarsi di casi come quello della povera Luana D’Orazio o delle centinaia di famiglie delle vittime che spesso non ottengono giustizia a causa della prescrizione. È questo che vogliono?”. “Da quando è in carica – conclude il parlamentare M5S – sul fronte della sicurezza sul lavoro l’esecutivo ha varato misure spot come la patente a crediti se non addirittura esiziali, vedasi la cosiddetta lista di conformità. In pratica, un’immunità per un anno per le imprese già ispezionate con largo preavviso. Una follia”.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle