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Comunicato Stampa
16 aprile 2025
Siria: Save the Children, oltre 400.000 bambini sono a rischio di malnutrizione a seguito dei tagli agli aiuti
Oggi, oltre 7,5 milioni di bambini in tutto il Paese necessitano di assistenza umanitaria, il numero più alto dall’inizio della crisi. L’Organizzazione chiede ai donatori internazionali di ripristinare urgentemente i finanziamenti per i servizi nutrizionali essenziali in Siria e di garantire che i bambini continuino a ricevere le cure salvavita di cui hanno bisogno.
Oltre 416.000 bambini in Siria sono ora a rischio significativo di malnutrizione grave a seguito dell’improvvisa sospensione degli aiuti esteri che ha costretto alla chiusura di un terzo delle attività nutrizionali salvavita di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
I dati raccolti da un gruppo di organizzazioni umanitarie che operano in Siria mostrano che in quasi la metà dei distretti del Paese, oltre il 50% dei bambini sotto i cinque anni affetti da malnutrizione acuta grave non riceve le cure di cui ha bisogno. I casi di malnutrizione in Siria sono in aumento da anni, ma i tagli ai finanziamenti hanno aggravato una situazione già disastrosa.
Venti su 50 programmi nutrizionali di Save the Children in Siria sono stati costretti a interrompere improvvisamente le operazioni, sospendendo l’assistenza vitale per oltre 40.500 bambini sotto i cinque anni. Questi centri fornivano alimenti terapeutici come pasta di arachidi fortificata e latte, nonché servizi sanitari per curare e prevenire la malnutrizione grave e acuta.
La malnutrizione infantile indebolisce il sistema immunitario, arresta la crescita e rende i bambini altamente vulnerabili a malattie come diarrea e polmonite. Senza un trattamento tempestivo, la forma più grave, nota come deperimento, può diventare rapidamente fatale.
“La mia bambina ha solo quattro mesi. È nata prematura, è malnutrita e soffre di bronchite da settimane. La clinica non ha il latte specifico di cui ha bisogno” ha detto Halmia*, 25 anni, madre di una bambina malnutrita.
“Abbiamo esaurito il latte terapeutico che aiuta i bambini malnutriti a guarire. Senza il trattamento giusto, la guarigione della bambina dalla bronchite richiederà molto più tempo. Il suo corpo è già debole, quindi è molto più probabile che contragga altre malattie e faccia fatica a combatterle” ha spiegato il medico.
“La chiusura di questi centri nutrizionali arriva nel momento peggiore possibile. I bisogni in Siria sono più alti che mai, eppure i fondi necessari per sostenere i più piccoli vengono erosi. Questi non sono solo numeri, sono bambini veri, vite vere, lasciate morire. I minori in Siria hanno già sopportato più di 14 anni di conflitto, sfollamenti e collasso economico. Stanno pagando il prezzo di decisioni prese a migliaia di chilometri di distanza. La comunità internazionale deve intervenire con urgenza per colmare questa lacuna, non possiamo fare politica con la vita dei bambini” ha dichiarato Bujar Hoxha, Direttore di Save the Children in Siria.
Secondo i dati nutrizionali, in Siria oltre 650.000 bambini sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione cronica. Questa forma di malnutrizione a lungo termine, nota anche come ritardo della crescita, causa danni irreversibili allo sviluppo fisico e cognitivo dei bambini, compromettendone la capacità di apprendimento e la produttività, con conseguenze che possono durare per tutta la vita.
Dopo 14 anni di conflitto, il sistema sanitario e l’economia siriani sono sull’orlo del collasso e la maggior parte delle famiglie sono nell’impossibilità di permettersi cibo, acqua pulita o cure mediche di base. Oggi, oltre 7,5 milioni di bambini in tutto il Paese necessitano di assistenza umanitaria, il numero più alto dall’inizio della crisi.
L’impatto dei tagli agli aiuti esteri si fa sentire in tutta la Siria. Persino le cliniche che non sono state costrette a chiudere sono ora ancora più sovraffollate, registrando un’impennata dei casi di malnutrizione e faticando a far fronte alla crescente domanda di cure.
Save the Children chiede ai donatori internazionali di ripristinare urgentemente i finanziamenti per i servizi nutrizionali essenziali in Siria e di garantire che i bambini continuino a ricevere le cure salvavita di cui hanno bisogno.
Save the Children lavora in Siria dal 2012 e supporta le famiglie in tutto il Paese, sia direttamente che tramite partner locali. L’Organizzazione fornisce servizi nutrizionali, assistenza sanitaria, istruzione, protezione e assistenza economica per aiutare i bambini a sopravvivere, riprendersi e costruire un futuro migliore.
*I nomi delle persone intervistate sono stati modificati per motivi di protezione
Disponibile per interviste la Direttrice Generale Daniela Fatarella, rientrata ieri dalla Siria
Per sostenere l’attività di Save the Children in emergenza: https://dona-ora.savethechildren.it/dona-anche-tu-emergenza-in-corso
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