
(AGENPARL) – Thu 27 March 2025 COMUNICATO STAMPA
DL PA, Province “Ridurre il gap retributivo per fermare la fuga dei dipendenti”
Gandolfi “Cancellare il tetto al salario accessorio e bloccare la mobilità”
“Da anni come UPI lanciamo l’allarme sul grave depauperamento degli organici, che ha portato il
totale dei dipendenti delle Province dalle 35 unità nel 2014 alle quasi 16 mila attuali. Questo decreto
non solo non interviene a risolvere il problema, ma anzi introduce un nuovo ostacolo ad aggravare
la crisi di personale nelle Province e in generale negli enti locali, consentendo il superamento dei
limiti ai trattamenti economici accessori solo per dirigenti e dipendenti ministeriali, con 190 milioni
di risorse aggiuntive. È evidente che così non si fa che aumentare quel gap retributivo, già più che
evidente, tra dipendenti della PA centrale e dipendenti della PA locale”.
Lo ha detto il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi, intervenendo in audizione alla Camera dei
Deputati sul Decreto-legge “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle
pubbliche amministrazioni”.
“Per fermare la fuga dagli enti locali – ha detto Gandolfi – è necessario eliminare il tetto al salario
accessorio per i dipendenti delle Province e degli enti locali, che causa una vera e propria
discriminazione retributiva rispetto al resto del personale della PA. Ma occorre anche porre un
limite, almeno triennale, alla possibilità dei neoassunti di fare ricorso alla mobilità, per evitare quel
fenomeno che si verifica sempre più spesso di persone che utilizzano i concorsi delle Province per
essere assunto nella PA e spostarsi poi nelle Regioni e nello Stato”.
“Per le Province – ha concluso il Presidente di UPI – resta poi l’urgenza di potenziare le strutture,
attraverso assunzioni mirate di almeno 300 funzionari specializzati nella progettazione e
realizzazione degli investimenti, nella gestione degli appalti anche a servizio dei Comuni. Ci
auguriamo che il Parlamento colga queste proposte e che intervenga con modifiche mirate ad
assicurare anche alle Province e agli enti locali le stesse opportunità che il decreto garantisce alla PA
centrale”.