
Il prof. Alberto Bagnai deputato e responsabile del dipartimento economia della Lega è intervenuto nel programma ‘Ancora più Inascoltabili’ in onda su Radio Roma Sound, di seguito alcune dichiarazioni rilasciate durante l’intervista:
PACE
“La Lega è per la pace. È un partito sta dalla parte dei lavoratori e delle famiglie che di guerra non hanno tanto bisogno, è normale che siamo favorevoli a un diverso uso delle risorse. Stupisce che dopo anni in cui era impossibile fare po’ di finanziamento pubblico per gli ospedali, per le scuole, per le strade, improvvisamente si possa fare per i carri armati”
CONTRARI AL DEBITO COMUNE
“Certe dichiarazioni sono ad uso e consumo di elettorati del nord dove i leader sono traballanti: Macron non ha in questo momento una maggioranza, anche in Germania la maggioranza è risicata. Fanno sparate per impaurire un pochino gli elettori e raccoglierli attorno al governo. Noi siamo contrari a fare debito comune, e che si faccia un esercito comune dal momento che non esiste un’autorità politica comune che possa guidarlo. Siamo a favore che ci si attrezzi di armamenti per venire incontro alle esigenze che la Nato da sempre ci pone, cioè di arrivare a un 2% del PIL di spesa militare”
QUADRO FINANZIARIO UE
“Sono relatore qui in Parlamento del parere sulla proposta di nuovo quadro finanziario pluriennale dell’Unione Europea, in cui si trova una cosa interessante, il 20% delle risorse di quel bilancio sono destinate al rimborso dei soldi del PNRR. Un piano da 750 miliardi. Aggiungerne altri 800 significherebbe avere quasi la metà del bilancio europeo impegnato nel rimborso di debiti e a questo punto si aprirebbero due strade: o si dovrebbe ampliare la dimensione del bilancio europeo con nuove tasse, o si dovrebbe ridurre la spesa al sostegno dell’agricoltura, dei territori, dei comuni, delle amministrazioni locali. Non ci sembra assolutamente un modo corretto di impostare il rapporto con l’Unione Europea”.
DIBATTITO INTERNO MAGGIORANZA SALVINI TAJANI
“E’ sempre meglio se delle cose si parli: dal dibattito, che può essere più o meno acceso, dal confronto dei punti di vista, scaturisce una visione un pochino più chiara di quello che si ha davanti. Noi dicevamo che il recovery ci avrebbe lasciato un conto salato da pagare, se ci avessero ascoltato magari adesso saremmo un pochino più pronti, tutto qua. I media che sono orientati contro la maggioranza, presentano un dibattito come una lite. Io non ho visto particolari tensioni dentro la maggioranza. Una volta che il piano proposto dall’UE, ora molto vago, dichiarazioni di principio, verrà precisato nei contenuti è normale che se ne parlerà”
CORTE DEI CONTI SU MANIFESTAZIONE PRO EUROPA A ROMA
“Considerando lo stato della città, non voglio fare polemiche, ma 300 mila euro per un evento voluto da plutocrati, che se vogliono fare la loro manifestazione demagogica se la possono tranquillamente finanziare da sé, è tanta roba. Con quei soldi un po’ di spazzatura si ritira, un po’ di sfalci si fanno, un po’ di potature si fanno. Il punto è che si tratta di un gesto poco elegante che una istituzione finanzi un’iniziativa di parte, non era un’iniziativa culturale, ma che anzi era fortemente faziosa, e rivolta a una parte politica. Si vuol fare propaganda? Chi la fa se la paga, non si usano i soldi dei romani. Secondo me quanto successo è scorretto, va bene che la corte dei conti faccia chiarezza”.
ANCORA PIU’ INASCOLTABILI – RADIO ROMA SOUND