
(AGENPARL) – Tue 18 March 2025 Consiglio Unitario della Mobilitazione degli Agricoltori e pescatori italiani contro la crisi
Comunicato – Stampa
Roma, 18 marzo 2025
Il Consiglio Unitario della Mobilitazione degli agricoltori e dei Pescatori contro la crisi lancia un appello accorato alla politica e un monito: sia all’altezza degli agricoltori. Il 19 Marzo nasce il Movimento popolare per la dignità di chi lavora la terra e nel mare
Il Consiglio Unitario della Mobilitazione degli agricoltori e pescatori italiani contro la crisi – in vista dell’evento pubblico di domani 19 marzo in Piazza Montecitorio – lancia un accorato appello e un monito al mondo politico e al governo: che siano capaci di ascolto e di dare risposte alle istanze delle aziende agricole.
“Dal 28 gennaio e per ora, abbiamo scelto di non contare tanto i trattori nelle strade (che pure abbiamo schierato in presidi in decine di regioni e che possiamo sempre mettere in moto) ma di contare le delibere, le assemblee e le mille iniziative che stanno attraversando il Paese per dare voce alle nostre ragioni oltre la scontata protesta per la drammatica crisi in cui le aziende sono ridotte. La politica scelga se vuole stare con il vecchio mondo che sta morendo o con i nuovi agricoltori e pescatori che rivendicano il diritto al futuro. Argomenti come quelli che sentiamo per cui la politica si nasconde dietro le sigle compiacenti che gli danno sempre ragione comunque (a prescindere di quale sia il colore del governo) dimostrano tutta la debolezza della politica che finisce per non essere all’altezza del movimento degli agricoli e dei pescatori che chiedono le riforme e che non si accontentano più di una pacca sulla spalla”, dichiarano i delegati del Consiglio Unitario per la Mobilitazione.
“In questi giorni stiamo tenendo incontri con i partiti di maggioranza e opposizione” ricordano sottolineando come “A tutti diciamo la stessa cosa: chi lavora nella terra e nel mare merita rispetto e merita una politica che risponda alle loro istanze anche quando le aspettative di riforma non sono più rappresentate da sigle cui sono iscritti per dovere e obbligo burocratico, ma che non sono più capaci di dire la verità non essendo autonome dalla politica. La verità la stiamo raccontando senza cedere a ricatti o equivoci: l’agricoltura e la pesca di questo paese rischiano di essere cancellate dalla demagogia di un Made in Italy che ingrassa la speculazione e la finanza, mentre chiudono e si impoveriscono le imprese piccole e medie italiane, si perde lavoro, si svuotano i territori e le comunità esposte alla desertificazione sociale, economica e ambientale”.
Il Consiglio Unitario della Mobilitazione degli agricoltori e pescatori italiani contro la crisi sottolinea come “Domani, fra le 11 e le 14 presso l’Hotel Nazionale in Piazza di Montecitorio 131, i delegati dei presidi in lotta, i sindaci e le associazioni e reti che li stanno sostenendo mettono in campo un movimento popolare che si sta organizzando su base democratica, autonomo e indipendente con al centro un unico interesse: restituire dignità a chi lavora nella terra e nel mare garantendo il diritto al cibo per tutti i cittadini. La politica apra il confronto e dimostri di saper assolvere al compito che la democrazia le attribuisce: quella dell’ascolto e della capacita di rispondere nel merito, risolvendo i problemi senza fuggire di fronte alle proposte.”