
(AGENPARL) – mar 11 marzo 2025 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 11 marzo 2025
COMUNICATO STAMPA
MAGNETI PER NASCONDERE LA DROGA
MARKET DELLA DROGA H 24 ALLO SPERONE
I Carabinieri della Compagnia Palermo Piazza Verdi hanno dato esecuzione ad
un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini
Preliminari presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della
Repubblica, nei confronti di 15 persone (8 destinatarie della custodia cautelare in
carcere, 2 degli arresti domiciliari e 5 dell’obbligo di presentazione alla P.G. e di
dimora), delle quali 5 già detenute per altra causa, accusate a vario titolo dei reati di
spaccio e detenzione – a fini di spaccio – di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa, condotta dai militari del Nucleo Operativo di Piazza Verdi da
giugno a novembre del 2022, ha delineato un grave quadro indiziario sostanzialmente
accolto nel provvedimento dall’Autorità Giudiziaria, che ha documentato la gestione
di una piazza di spaccio operativa nell’arco delle 24 ore e con base operativa allo
“Sperone”, popoloso rione del quartiere palermitano di Brancaccio.
I Carabinieri sono così riusciti a:
? riscontrare 3.738 cessioni di sostanze stupefacenti tra crack, cocaina, hashish e
marijuana;
? stimare un giro d’affari giornaliero dell’attività di spaccio in circa 8.000 euro;
? segnalare all’Autorità Amministrativa 93 assuntori di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa, nel suo sviluppo, aveva già portato all’arresto in flagranza
di 5 persone e al sequestro di considerevoli quantitativi di stupefacente, oltre che
al rinvenimento di tre armi clandestine, una penna pistola e vario munizionamento
per arma corta, sequestrati a carico di ignoti.
È stato inoltre ricostruito il modus operandi dei presunti pusher, i quali avrebbero
agito posizionandosi in un portico posto al di sotto di un complesso popolare e
sprovvisto di illuminazione, in modo da agevolare l’attività illecita nelle ore serali e
notturne. L’attività di spaccio prevedeva inoltre l’utilizzo di un particolare
stratagemma utile a nascondere lo stupefacente e ad eludere i controlli delle forze
dell’ordine. La droga veniva infatti posta all’interno di contenitori in alluminio che,
dopo essere stati agganciati a dei magneti con del nastro adesivo, venivano
posizionati sotto autovetture o infrastrutture metalliche (scale, ringhiere ecc.) presenti
nella piazza di spaccio, in modo da rendere ancora più difficili eventuali attività di
polizia giudiziaria.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur
gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero
iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna
passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.