(AGENPARL) – ven 17 gennaio 2025 **Monni: “Per l’Agna servono 60 milioni. Regione pronta coi progetti.
Silenzio del Governo”**
/Scritto da Lorenza Berengo, venerdì 17 gennaio 2025 alle 17:13/
Continuano i sopralluoghi dell’assessora all’ambiente e difesa del suolo
Monia Monni nei luoghi della Toscana colpiti dalle alluvioni e oggetto di
emergenza nazionale. Dopo Campi Bisenzio e la Val di Cecina, oggi
l’assessora è stata a Montale, dove il torrente Agna nella piena della
notte fra il 2 e il 3 novembre del 2023 è sprofondato sommergendo con
acqua e detriti tutta l’area produttiva intorno a via Guido Rossa, a pochi
metri dall’alveo del torrente.
Sul posto a fare il punto della situazione insieme all’assessora Monni, era
presente anche il sindaco di Montale Ferdinando Betti. La Regione, anche a
Montale, come negli altri luoghi colpiti, ha agito, immediatamente a
ridosso dell’alluvione, con le somme urgenze (sostanzialmente tutte
ultimate). Circa 3 milioni di euro per Montale, di cui oltre 2 milioni
proprio per l’Agna dove il Genio civile ha eseguito i lavori per
l’immediato ripristino delle situazioni più critiche.
“Ma c’è bisogno di molte più risorse – avverte Monni – perché
l’intervento sull’ Agna, che è un fiume pensile, è davvero complesso; va
fatta la risagomatura totale, riducendo gli argini, abbassando e allargando
il letto del fiume. Un intervento molto esteso che necessita di circa 60
milioni, di cui circa 25milioni servono per i primi stralci assolutamente
urgenti, considerati indispensabili dal Genio civile. Per farci trovare
pronti nell’interlocuzione col Governo, la Regione ha anticipato le risorse
per i progetti, ma le risposte dal Governo non ci sono”.“Dopo più di
un anno – sottolinea Monni – non sappiamo proprio niente né di questi 60
milioni per l’Agna né della richiesta complessiva di oltre 1 miliardo
necessario per la ricostruzione su tutti i territori colpiti dagli eventi
alluvionali. Non abbiamo un governo capace di darci una tempistica certa.
Per questo trasferiamo risorse dal bilancio regionale alla contabilità del
Commissario, per poterle utilizzare subito per le progettazioni, in modo da
avere progetti pronti quando arriveranno i soldi del Fondo di Solidarietà
dell’Unione Europea”.
Monni ha poi proseguito spiegando la rimozione dei detriti per la rimozione
dei quali presenti anche all’interno dell’area industriale sono state
sostenute spese per circa 2,5 milioni di euro. Per quanto riguarda i
ristori sono stati erogati contributi regionali alle famiglie per circa
470mila euro, mentre l’immediato sostegno sta procedendo ed è quasi
concluso.
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