(AGENPARL) – gio 12 dicembre 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Legge di Bilancio: Anp-Cia, pensionati dimenticati e sanità a secco*
*Anche le politiche sociali fuori dalle priorità. Subito cambio di passo
per garantire diritti e dignità, in primis ad anziani e fragili *
Roma, 12 dic – Una legge di Bilancio che dimentica i pensionati e lascia a
secco la sanità, riservando agli anziani assegni non dignitosi con aumenti
irrisori di 3 euro al mese per le minime e tagliando ancora il Servizio
sanitario nazionale con solo 460 milioni di euro disponibili. Lo dice Anp,
l’Associazione pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, spiegando che così
la manovra non guarda più ai bisogni veri delle persone. Come dimostra
anche la mancanza di nuove risorse per la non autosufficienza, la riduzione
del finanziamento della carta “Dedicata a te” per l’acquisto dei beni di
prima necessità, i cali previsti per i Comuni con effetti diretti
sull’efficienza dei servizi per le comunità.
In particolare, secondo Anp-Cia, se negli ultimi due anni l’inflazione
molto alta aveva spinto gli assegni grazie alla rivalutazione automatica,
nel 2025 l’inflazione da recuperare sarà soltanto dello 0,8%, come ha
confermato il decreto del Ministero dell’Economia e del Lavoro,
certificando un aumento anche più basso di quanto stimato negli ultimi
mesi. Il risultato finale è, dunque, una perdita sostanziale delle
retribuzioni; così come, in termini di carico fiscale, non si prevede
alcuna diminuzione per le pensioni, che sono le più tassate d’Europa. Il
tutto a fronte di una perdita del potere d’acquisto certificato dall’Inps
pari al 15,7% in dieci anni.
Ancora, per Anp, nella manovra è assente ogni riferimento all’Ape Sociale
per gli agricoltori, a cui non viene riconosciuto il lavoro usurante;
mentre si conferma l’Opzione donna in formato selettivo, come l’anno
scorso, già considerata non conveniente se non punitiva verso le
lavoratrici, ma con un ulteriore peggioramento delle condizioni di calcolo
per l’accesso alla pensione anticipata (Quota 103 in versione contributiva).
Sulla sanità, invece, continua la tendenza al definanziamento, quando
all’opposto bisognerebbe investire per uscire dall’emergenza e migliorare
le strutture ospedaliere, istituire le case di comunità sui territori e
affrontare il tema del personale sanitario, oggi carente nel numero,
migliorandone le condizioni di lavoro a cominciare dagli stipendi. Non
solo, nella manovra manca ogni riferimento alla non autosufficienza, a
fronte della necessità di dare attuazione alla legge di riforma per il
riordino del sistema: dall’assistenza domiciliare continuativa alla
funzione delle Rsa al ruolo dei caregiver.
Per tutti questi motivi, sottolinea il presidente nazionale Alessandro Del
Carlo, “Anp-Cia auspica che il Parlamento modifichi gli orientamenti
attuali su pensioni, sanità e politiche sociali per garantire diritti e
dignità, in primis ai soggetti più fragili e meno abbienti”.
Per l’Associazione, questo vuol dire sostenere la rivalutazione piena di
tutte le pensioni e aumentare le minime almeno a 800 euro; modificare
l’Opzione donna in senso migliorativo; istituire la pensione base per i
giovani. Soprattutto, significa aumentare sensibilmente le risorse
destinate al Servizio sanitario nazionale e assicurare il diritto d’accesso
a tutti i cittadini, partendo dagli anziani residenti nelle aree interne e
rurali del Paese.
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*Settore Comunicazione e Immagine *| Cia-Agricoltori Italiani
sito web http://www.cia.it
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