Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha fatto un passo avanti nel suo impegno diplomatico dichiarando la necessità di un “cessate il fuoco immediato” tra Russia e Ucraina per avviare negoziati di pace. Le dichiarazioni arrivano dopo un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Parigi, dove entrambi hanno partecipato alla cerimonia di riapertura della cattedrale di Notre Dame.
Trump ha utilizzato la sua piattaforma social, Truth Social, per dichiarare che “Zelensky e l’Ucraina vorrebbero raggiungere un accordo e porre fine a questa follia”, sottolineando che tutte le parti coinvolte trarrebbero beneficio dalla fine del conflitto.
Un impegno diplomatico precoce
Nonostante manchino ancora diverse settimane al suo insediamento, Trump si è già mosso per mantenere la promessa elettorale di porre fine alla guerra in Ucraina, che si avvia al terzo anniversario. “Troppe vite vengono sprecate inutilmente, troppe famiglie distrutte”, ha scritto Trump, avvertendo che il conflitto potrebbe degenerare in un’escalation globale.
Secondo il presidente eletto, le perdite subite da entrambe le parti sono insostenibili: “600.000 soldati russi giacciono feriti o morti in una guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare, e che potrebbe continuare per sempre”. Ha aggiunto che l’Ucraina ha subito “perdite ridicole” pari a 400.000 soldati, oltre a un numero incalcolabile di vittime civili. Trump ha inoltre evidenziato il peso del conflitto sull’economia russa, affermando che la caduta del regime di Assad in Siria, tradizionale alleato di Mosca, dimostra lo stato di indebolimento del Cremlino.
Un appello alla diplomazia globale
Trump ha esortato il presidente russo Vladimir Putin a cogliere questa opportunità per negoziare: “Conosco bene Vladimir. Questo è il suo momento di agire. La Cina può aiutare. Il mondo sta aspettando!” L’apertura alla cooperazione internazionale include anche un possibile ruolo della NATO e di altri attori globali per garantire una soluzione duratura.
Durante lo stesso incontro a Parigi, Emmanuel Macron, Zelensky e Trump hanno discusso le possibilità di un accordo di pace. Zelensky, in un post su X, ha ribadito la sua disponibilità a collaborare con la nuova amministrazione americana: “Vogliamo tutti che questa guerra finisca il prima possibile e in modo giusto. Abbiamo parlato della nostra gente, della situazione sul campo e di una pace giusta.”
Un accordo in evoluzione
Mentre Trump si adopera per trovare una soluzione diplomatica, Zelensky ha lasciato intendere che il governo ucraino potrebbe considerare un cessate il fuoco senza un immediato ritiro russo da tutti i territori occupati, purché il resto del paese riceva una protezione dall'”ombrello NATO”. Questo rappresenta un potenziale cambiamento nella posizione di Kiev, che finora ha insistito sul ritiro totale delle forze russe come precondizione per i colloqui.
Rimane incerto se il Cremlino accetterà un accordo che non preveda l’abbandono delle ambizioni ucraine di adesione alla NATO. Tuttavia, la possibilità di una diplomazia attiva sotto la nuova amministrazione americana potrebbe rappresentare una svolta per un conflitto che ha causato milioni di vittime e danni incalcolabili.
Conclusioni
L’approccio di Trump alla crisi ucraina potrebbe segnare un nuovo capitolo per la diplomazia internazionale, puntando su un mix di pragmatismo e pressione globale per porre fine a una delle guerre più devastanti del XXI secolo. La sua proposta di un “cessate il fuoco immediato” e di negoziati potrebbe rappresentare una svolta, ma resta da vedere se le parti coinvolte saranno disposte a compromessi sufficienti per garantire una pace stabile.