
(AGENPARL) – ven 06 dicembre 2024 OGGI IN SALA CONSILIARE LA PREMIAZIONE DEI VINCITORI DELLA XXVI EDIZIONE DEL NICOLINO D’ORO
IN APERTURA UN RICORDO DI ENRICO DALFINO
NEL TRENTENNALE DELLA MORTE
Questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo di Città, in occasione della consegna della XXVI edizione del Premio “Nicolino d’Oro”, promosso dal circolo Acli – Dalfino, il sindaco Vito Leccese ha voluto rendere omaggio, nel trentennale della sua morte, a Enrico Dalfino, insigne giurista, uomo politico e sindaco di Bari nel 1990-91.
“In questa giornata, dedicata a San Nicola, in cui la città di Bari rende omaggio ai nostri concittadini che si sono distinti per impegno e testimonianza dei valori di solidarietà e cura del prossimo in diversi ambiti, celebriamo quel senso di comunità che è la nostra forza – ha detto Vito Leccese -. Il nostro Santo Patrono è la figura per eccellenza in grado di costruire ponti e di raggiungere, con il suo messaggio di pace e di speranza, il cuore delle donne e degli uomini.
Oggi, a 30 anni dalla sua scomparsa, in questa sala consiliare che gli è stata intitolata, ricordiamo un uomo e un sindaco che ha lasciato una traccia indelebile nella storia della nostra città, Enrico Dalfino, che ho avuto la fortuna di avere come maestro di vita e di politica, nonostante io fossi un esponente dei Verdi e lui una figura di spicco della Democrazia Cristiana. Nel 1990 fu il candidato più votato del suo partito nel corso delle elezioni comunali, anche grazie alle sue straordinarie doti umane.
Durante quella consigliatura, la notte tra il 10 e l’11 agosto del ’90 passai da consigliere di opposizione a esponente di una nuova maggioranza di governo. Negli anni in cui il “pentapartito” era una formula granitica, replicata in tutti i Comuni italiani, fu lui a volere quell’inedita maggioranza per governare al meglio una città complessa come Bari, mettendo a valore relazioni umane e obiettivi politici.
Enrico Dalfino portò in Consiglio comunale la sua grande statura morale e la sua autorevolezza accademica. Un’esperienza che purtroppo si consumò in poco più di un anno – era il tempo in cui il sindaco era eletto dal Consiglio comunale – ma che, nell’immaginario collettivo, ha lasciato un segno così profondo che sembrava fosse stato scelto direttamente dai cittadini, cosa che invece accade dal ’95. Enrico Dalfino, infatti, aveva raccolto attorno alla sua figura, al di fuori del palazzo comunale, un consenso ampio e trasversale che si manifestò appieno in occasione dell’arrivo della nave Vlora e dell’inusitato scontro istituzionale che il presidente Cossiga innescò chiedendo all’allora ministro dell’Interno di rimuoverlo dalla carica di primo cittadino. Allora furono i baresi a manifestare con forza al sindaco Dalfino la loro solidarietà e il loro affetto.
Enrico è stato il sindaco del popolo, dei cittadini. Non a caso, di fronte ai ventimila disperati stremati dal viaggio, ebbe modo di dire “Sono persone”, perché la cifra più autentica del suo impegno è stata quella di mettere al centro delle azioni di governo le persone con la loro dignità. Ad ognuno riconosceva il diritto di partecipare e di contribuire al processo decisionale, un grande insegnamento politico che porto sempre con me.
Insieme ad Enrico Dalfino, desidero ricordare, nel giorno della sua scomparsa, un altro grande sindaco, Pietro Leonida Laforgia, accanto al quale ho avuto l’onore di sedere in questo Consiglio comunale.
Ecco, nel solco degli insegnamenti di entrambi il mio impegno sarà quello di lavorare per creare e rafforzare la più grande opera pubblica di questa città: la comunità dei baresi.
Io ce la metter tutta ma, per riuscirci, ho bisogno di tutti voi”.
“Enrico Dalfino ci ha dato delle coordinate preziose per guidare il nostro impegno civico e umano – ha continuato la vicesindaca Giovanna Iacovone – Ho avuto l’onore di essere una sua giovane allieva e porto con me il ricordo della sua passione, della sua visione lungimirante e della sua straordinaria capacità di dialogare con tutti. È un esempio che ci portiamo nel cuore, un riferimento che ha segnato non solo la mia formazione personale ma anche quella di intere generazioni. Le tracce che ha lasciato sono indelebili, come segni di un percorso che continua a ispirare la nostra comunità ogni giorno, spingendoci a lavorare con la stessa dedizione per il bene comune.”
A seguire, hanno portato le loro testimonianze l’avvocata Marida Dentamaro e la docente di Diritto pubblico comparato della LUISS “Guido Carli” di Roma Carmela Decaro Bonella.
“Il premio Nicolino d’Oro, arrivato alla sua ventiseiesima edizione, è nato nel 1998 su idea di Vito Maurogiovanni, che faceva parte del nostro direttivo e profondo conoscitore della nostra città – ha dichiarato il presidente del Circolo Acli Dalfino Michele Fanelli – Bari è una città ricca di persone straordinarie che, nel silenzio, con umiltà e semplicità, lasciano un segno tangibile attraverso il loro esempio, contribuendo ogni giorno al bene della comunità. Questo premio nasce proprio per dare voce e riconoscimento a queste storie spesso poco conosciute, ma fondamentali per il nostro tessuto sociale. Quest’anno, per celebrare ancora di più il valore di questi gesti, abbiamo deciso di ampliare il premio introducendo i Nicolini d’Argento, un ulteriore omaggio a chi si distingue per il suo impegno e la sua dedizione verso la città.”
Di seguito i nominativi dei premi assegnati e le loro motivazioni:
NICOLINI D’ORO
Jasmine Pignatelli – sezione Cultura
Jasmine nasce a Toronto da genitori baresi il giorno di San Valentino nel 1968, dopo gli studi il suo lavoro avanza riflessioni intorno ai sistemi di relazione sociale. Suo tratto distintivo è l’uso del linguaggio morse sequenze scultoree di linee e punti che generano segnali d’arte, in questo ambito di riflessione realizza tra il 2019 e il 2021 “Sono Persone” una doppia opera pubblica a Bari e Durazzo in Albania che rilegge il viaggio della Vlora mettendo a fuoco i valori fondante dell’inclusione sociale, radicata nel popolo barese già dai tempi delle Consuetudines barenses di Andrea e Sparano da Bari, a cui si è ispirato il sindaco di Bari Enrico Dalfino.
Fondazione Ciao Vinny – sezione Sociale
La Fondazione Ciao Vinny, nasce nel 2002 con l’impegno alla sensibilizzazione della sicurezza stradale in tutta la Regione Puglia, promuovendo innumerevoli iniziative e progetti in ambito locale, nazionale ed internazionali. La Fondazione nasce in memoria di Vincenzo Moretti che perse la vita, a soli 20 anni, in un incidente stradale, insieme a sua cugina Maria Ester Martino.
Dal 21 aprile del 2002 la famiglia Moretti, con la collaborazione degli amici di Vincenzo e tanti volontari, hanno iniziato una vera a propria battaglia nello scuole e nelle associazioni per sensibilizzare il mondo giovanile e non solo alle problematiche della sicurezza stradale.
Antonio Cavallo – Polizia Locale
Nasce a Montemesola il 2 luglio 1934. Dopo gli studi superiori si laurea in Giurisprudenza presso l’Università Aldo Moro di Bari il 30 novembre 1960. È ufficiale dell’Esercito Italiano nel 1962. Nel 1965 è direttore dell’Archivio di Stato a Matera e il 21 giugno 1966 entra a far parte, come ufficiale con il grado di Tenente nel Corpo della Polizia Municipale di Bari, divenendone Comandante dal 1987 al 1999.
Nel 1998 riceve l’Onorificenza di “Gran Ufficiale al Merito” della Repubblica Italiana.
A lui il merito di aver stimolato i giovani della città vecchia di essere artefici principali della rinascita e del cambiamento del loro centro storico e del suo stupendo patrimonio artistico, storico e archeologico.
È stato fondatore e direttore della rivista “La Polizia Municipale”, giornalista e pubblicista iscritto all’Albo di Bari e membro della Commissione traffico dell’ACI di Bari.
Associazione sportiva Angiulli – sezione Sport
La società ginnastica Angiulli nasce nel 1906. Nella sua gloriosa presenza ultra centenaria è diventata un punto di riferimento di migliaia di famiglie baresi per l’avviamento allo sport per i propri figli.
Numerosi sono l riconoscimenti che la società ha acquisito della sua onorata storia tra cui, la Stella d’Oro al merito sportivo nel 1967, il Collare d’Oro al merito sportivo nel 2007 insieme a numerose medaglie d’Oro Olimpiche e titoli mondiali vinti da atleti di varie discipline sportive che si sono formati ed allenati nella società Angiulli.
Molte sono le discipline sportive che si svolgono sia all’interno che all’esterno della struttura tra cui ginnastica, nuoto, tennis, lotta greca romana, judo e karate. Tra gli atleti che si sono distinti con le vittorie ricordiamo: Francesco Martino, medaglia d’oro Parigi 1924, Fernando Lapalorcia, 1926, categoria pesi con record mondiale, Pietro Lombardi, medaglia d’oro lotta greco romana Londra 1948, Giuseppe Lobuono titolo mondiale 1954 pattinaggio.
Don Angelo Romita – sezione Religione
Don Angelo nasce a Bari il 12 luglio del 1940, dopo gli studi sente una chiamata vocazionale alla quale risponde “Eccomi” viene ordinato Sacerdote da Mons. Nicodemo il 29/6/1965. Diviene vice parroco in Cattedrale. Per volontà del vescovo, viene mandato a Ginevra, dove si specializza in studi ecumenici. Nel 1972 diventa cappellano in Santa Scolastica, dove inizia la sua Pastorale carica di comunione a Amore Cristiano.