(AGENPARL) – lun 02 dicembre 2024 *María José Vega e Donatella Gagliardi, ospiti dell’Instituto Cervantes di
Napoli*
*María José Vega * e *Donatella Gagliardi* protagoniste mercoledì 4
dicembre alle ore 17.30 di un incontro-dialogo all’*Instituto Cervantes di
Napoli *(Via Chiatamone 6G). L’incontro dal titolo “*Malos libros: come
rappresentare la censura in due esposizioni*” è ad ingresso libero fino ad
esaurimento posti.
*María José Vega *è ordinaria di Teoria della Letteratura e Letterature
Comparate presso la Universitat Autònoma de Barcelona. Tra le sue
principali linee di ricerca spiccano la teoria della censura e del
dissenso, e l’impatto della confessionalizzazione sulle pratiche di lettura
e scrittura nel XVI secolo. *Donatella Gagliardi*, invece, è associata di
Letteratura Spagnola presso l’Università di Napoli L’Orientale. Si occupa
di censura letteraria nel Siglo de Oro, satira politica seicentesca a
cavallo fra Italia e Spagna, nonché dei *libros de caballería* e della loro
ricezione nella prima età moderna.
Il seminario di “*Estudios sobre el Renacimiento*” diretto da María José
Vega (UAB) ha organizzato di recente due mostre, nell’ambito di un progetto
di ricerca internazionale, per proporre al grande pubblico una riflessione
a proposito della censura e del suo impatto non solo sul patrimonio
bibliografico spagnolo, ma anche sulla cultura e la storia intellettuale
europea. Entrambe le esposizioni, *Malos libros* (Biblioteca Nacional de
España, 23 novembre 2023-11 febbraio 2024) e *Libros prohibidos* (Universidad
de Salamanca, 14 novembre 2024-19 gennaio 2025), ruotano intorno ai testi
proibiti, persi, bruciati, alterati, cancellati e mutilati nella prima Età
Moderna, pur se con prospettive diverse. Entrambe sono state concepite per
rappresentare la complessità di un’epoca cruciale, segnata come fu, dopo il
contagio dilagante delle idee protestanti, dall’affermazione di politiche
sempre più severe di controllo ideologico e vigilanza delle coscienze.
Quali libri potevano considerarsi allora cattivi maestri? Come si trasformò
la concezione stessa della scrittura e della lettura? Fino a che punto la
pagina stampata venne percepita come uno spazio di conflitto? A queste e ad
altre domande si proverà a rispondere nel corso dell’incontro del 4
dicembre all’Instituto Cervantes.
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