
(AGENPARL) – mar 26 novembre 2024 Al Forum Risk Management presentati i risultati della prima indagine dell’Osservatorio
permanente su Nutraceutici & Malattie Rare (NU.RA.)
MALATTIE RARE E INTEGRATORI ALIMENTARI: ALTO CONSUMO, NELLA
MAGGIORANZA DEI CASI A SPESE DEL PAZIENTE
Arezzo, 26 novembre – Nella prima giornata della 19esima edizione del Forum Risk
Management in Sanità, UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare ha organizzato,
con il supporto tecnico di Apertamente, un talk show per condividere il lavoro e le
finalità del neo costituito Osservatorio permanente su Nutraceutici & Malattie Rare
(NURA) e presentare i risultati della sua prima indagine.
“Negli ultimi anni – è intervenuta la Presidente UNIAMO Annalisa Scopinaro – è
notevolmente cresciuto l’utilizzo di prodotti nutraceutici da parte dei cittadini, sia per
la loro caratteristica di “naturalità” sia, nell’ambito delle patologie croniche, per
l’inclinazione sempre maggiore dei Clinici a consigliarli non essendoci da tempo
rilevanti innovazioni nelle terapie farmacologiche. Tale fenomeno si accompagna ad
una spesa rilevante ed in costante crescita per il paziente, in quanto spesso tali
prodotti non sono coperti dal SSN. Anche il profilo di sicurezza non è garantito, non
esistendo, ad esempio, un quadro normativo strutturato o mancando la presenza di
autorità di farmacovigilanza. L’Osservatorio NURA, che abbiamo voluto fortemente, si
inserisce in questo contesto e intende quindi puntare i riflettori sull’efficacia e sicurezza
dei Nutraceutici in una categoria specifica di popolazione fragile quali sono le persone
con malattia rara”.
La prima survey dell’Osservatorio, lanciata nella seconda metà del 2024, aveva
l’obiettivo di inquadrare e cominciare a quantificare l’utilizzo di integratori alimentari e
l’eventuale costo sostenuto da parte di persone con malattia rara. In soli 3 mesi
l’indagine ha raccolto più di 500 risposte, a dimostrazione di quanto il tema sia sentito e
impatti sulla quotidianità dei malati rari (più della metà dei rispondenti) e delle loro
famiglie (1/3 delle risposte sono pervenute da genitori/tutori).
I risultati dell’indagine sono stati presentati da Giulio Bigagli, CEO di Apertamente:
“Dalla survey emerge che la stragrande maggioranza dei malati rari (oltre 80%)
utilizza integratori alimentari, nel 40% dei casi più di 4 differenti prodotti
simultaneamente.
L’integratore è stato consigliato nell’80% dei casi da uno
Specialista e nella metà di questi il consiglio è specificato nel Piano Terapeutico.
Questo alto consumo ricade pesantemente sulle tasche dei pazienti: il 74,5% dei
prodotti elencati, infatti, viene acquistato dal paziente a proprie spese, per una spesa
media annua sui 3 integratori che i rispondenti potevano specificare nell’indagine pari
a circa 612 euro”.
Ad animare la presentazione dell’Osservatorio e la discussione sui risultati – il tavolo
all’interno del Forum è stato moderato e fortemente voluto dal Prof. Enrico Desideri UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare
insieme alla Presidente Scopinaro e al Dott. Bigagli, alcuni rappresentanti del Board
Scientifico che coordina e supervisiona l’Osservatorio.
Il Prof. Salvatore Cannavò (Direttore UOC di Endocrinologia Policlinico G. Martino):
“L’istituzione di sportelli unici che coordinano le attività di tutti i centri di riferimento
per malattie rare di uno stesso ospedale può rappresentare un partner ideale per le
iniziative dell’ osservatorio NURA, nell’ambito della presa in carico a 360 gradi dei
pazienti con malattia rara e di supporto all’attività degli specialisti”.
La Prof.ssa Carolina Muscoli (Professoressa Associata Farmacologia, Università Magna
Graecia di Catanzaro): “Le persone spesso cercano una soluzione rapida quando si
tratta della loro salute. Con gli integratori alimentari così facilmente disponibili sul
mercato, i pazienti, ed in particolare i pazienti con un unmet need di efficacia
terapeutica, presumono che siano stati sottoposti a test rigorosi. Gli integratori
alimentari, invece, non vengono testati tanto quanto credono i consumatori, come si
fa per cibo, bevande e farmaci. Dato che le persone ora scelgono sostituti dei pasti
integrativi e simili, al contrario di cibi integrali, le normative devono essere
drasticamente intensificate nel tentativo di enfatizzare la sicurezza pubblica. Un
organismo autorevole deve impedire ai produttori di trarre vantaggio da un mercato
già vulnerabile. Va suggerito un percorso di nuova forma di regolamentazione che
garantisca l’accesso a questo nuovo tipo di cura che potrebbe colmare il gap
terapeutico ma nel contempo garantisca la sicurezza e non infici l’efficacia. Gli
integratori alimentari hanno rivoluzionato il mondo della “salute”; tuttavia, l’unico
modo in cui il mercato può continuare a crescere è emanando norme e regolamenti
più rigorosi, consentendo allo stesso tempo ai consumatori di mantenere la loro
autonomia e libertà al momento dell’acquisto”.
Il Prof. Giuseppe Turchetti (Professore Economia e Management, Scuola Superiore
Sant’Anna): “Il settore degli integratori alimentari è in sensibile crescita, come in
aumento è la spesa che per tali prodotti sostengono i pazienti con malattia rara. Si
rende necessario, quindi, un approccio nuovo alla valutazione di efficacia e sicurezza,
alla prescrizione, alla regolamentazione, alla rimborsabilità di tali prodotti, un
approccio che valorizzi, con metodo scientifico, le potenzialità e i limiti di tali prodotti.
Urgente, inoltre, in una epoca nella quale internet è per molti la principale fonte di
informazione, è la promozione di iniziative che favoriscano una maggiore e migliore
comunicazione e formazione dei pazienti e dei cittadini tutti in modo che abbiano gli
strumenti appropriati per comprendere bene se e come accogliere – e talvolta
scegliere – l’inserimento di tali prodotti nel proprio percorso terapeutico e/o preventivo.”
La Prof.ssa Anna Tagliabue (Presidente Società Italiana di Nutrizione Umana – SINU):
“Mi preme sottolineare l’importanza dell’utilizzo degli integratori in alcune patologie
rare che necessitano di diete speciali (ad esempio nei pazienti con deficit di
trasportatore di glucosio tipo 1 ), in cui si devono escludere alcuni alimenti o anche
alcune categorie di alimenti con conseguente mancato raggiungimento dei livelli di
assunzione di riferimento dei nutrienti necessari all’ organismo (LARN 2024). In tali
condizioni l’uso degli integratori è indispensabile. Ma anche in altri pazienti con
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malattie rare sarebbe fondamentale garantire l’adeguatezza della dieta per
supportare la salute complessiva. In generale nell’uso di integratori è necessario
consigliare ai pazienti di seguire le indicazioni del medico e di informarsi solo su siti
certificati come quello del Ministero della Salute”.
Il Dott. Gianfranco Frati (Innovatore esperto di Nutraceutici): “Curarsi attraverso
prodotti naturali specie di natura alimentare è un sogno cresciuto progressivamente
negli ultimi decenni. La definizione di nutraceutico, ovvero componente nutrizionale
concepita come farmaco, nasce negli Stati Uniti ad opera del Prof. De Felice; dalla
creazione dei primi prodotti nutraceutici ad oggi l’utilizzo dei medesimi è cresciuto in
modo esponenziale. Il progressivo incremento dell’ uso ha fatto emergere una
necessità fondamentale, ovvero quella di rendere fruibili quelli ad elevata qualità
soprattutto legata alla più importante caratteristica dei medesimi: la Safety! Se per il
farmaco ciò è legato a complessi percorso registrativi, nella nutraceutica sta
crescendo la necessità di realizzare prodotti pharma-grade, ovvero sviluppati come i
farmaci, ed è quello che ci auspichiamo nei prossimi anni”.
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