(AGENPARL) – gio 17 ottobre 2024 Comunicato stampa
16 ottobre 2024
Istat: i dati sulla povertà fotografano una situazione sempre più radicata.
Mancano, a partire dalla manovra, misure incisive per contrastare le
disuguaglianze.
I dati odierni sulla povertà delle famiglie italiane rivelano un quadro
desolante.
Nel 2023, infatti, secondo il Report sulla povertà nel 2023 diffuso
dallIstat sono oltre 2,2 milioni le famiglie in condizione di povertà
assoluta, l’8,4% sul totale delle famiglie residenti (valore è stabile
rispetto al 2022). Stabile anche il dato relativo alla povertà, che
interessa circa 5,7 milioni di individui, il 9,7% sul totale degli individui
residenti. Anche la “povertà relativa” familiare, pari al 10,6%, si attesta
sugli stessi livelli dello scorso anno.
Non consola affatto che il dato sia stabile rispetto al 2022: si tratta di
cifre allarmanti, enormi, che fotografano una situazione di disagio
radicata.
Il nostro Osservatorio Nazionale continua a registrare sacrifici e rinunce
sul fronte dei consumi: con una riduzione del consumo di carne e pesce
(-16,9%, con uno spostamento anche verso il consumo di tagli e qualità meno
costosi e meno pregiati); una ricerca sempre più assidua di offerte, sconti,
acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 49% dei
cittadini); un aumento degli acquisti presso i discount (+11,9%). A questo
si aggiunge la rinuncia alle cure: secondo il recente rapporto dalla
Fondazione Gimbe sono 4,5 milioni gli italiani costretti a tale rinuncia, di
questi circa 2,5 milioni rinunciano per motivi economici.
Problemi che riguardano fasce sempre più ampie della popolazione, a
testimonianza dellimpoverimento dei ceti medi e del dilagare del fenomeno
del lavoro povero.
Ci troviamo in un Paese disuguale, ma la priorità del Governo non sembra
affatto essere orientata a ridurre o eliminare queste disuguaglianze.
La manovra finanziaria ne è lennesima conferma. Sebbene la resa strutturale
del taglio del cuneo fiscale rappresenti una nota positiva, ci saremmo
aspettati misure più incisive, a partire da una riforma fiscale equa,
davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi e non quelli più elevati. Una
manovra capace di intaccare gli extraprofitti, disponendo una tassazione
adeguata e non un anticipo di liquidità, e di intensificare seriamente la
lotta allevasione e allelusione fiscale.
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Ufficio stampa
Federconsumatori – APS
Via Palestro, 11
00185 – Roma
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