
(AGENPARL) – lun 16 settembre 2024 Gentili colleghi,
di seguito e in allegato i materiali stampa sulla grande mostra *”Vasari.
Il teatro delle Virtù”*: in programma *dal 30 ottobre 2024 al 2 febbraio
2025* con *oltre 100 opere tra inediti, pale monumentali e capolavori *che
arriveranno – o torneranno – ad *Arezzo* dalle più note istituzioni estere
– *MET – Metropolitan Museum of Art, Albertina Museum, Musée du Louvre* – e
italiane – *Galleria degli Uffizi, Museo Archeologico Nazionale di Firenze,
Chiesa di Santa Maria Novella, Biblioteca Vaticana e Castello Sforzesco*.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito di *”Arezzo. La città di Vasari”*,
sistema di celebrazioni dedicato all’intellettuale nella sua città natale,
nei 450 anni dalla morte.
Per ulteriori informazioni e immagini in alta siamo a disposizione.
Grazie,
l’ufficio stampa
*COMUNICATO STAMPA*
*“Vasari. Il teatro delle Virtù”*
*L’allegoria nell’arte del maestro nato ad Arezzo **in una grande mostra
internazionale*
*Dal 30 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025 presso la Galleria Comunale d’Arte
Moderna e Contemporanea di Arezzo e l’ex Chiesa di Sant’Ignazio oltre 100
capolavori tra inediti, opere monumentali e prestiti da importanti
istituzioni museali tra cui Met, Louvre, Uffizi e Albertina*
*ticket su http://www.vasari450.it *
*La mostra**, a cura di Cristina Acidini con la collaborazione di
Alessandra Baroni, **rientra nel programma “Arezzo. La città di Vasari”,
rete di esposizioni, eventi e celebrazioni per rendere omaggio all’artista
e intellettuale nella sua città natale, in occasione dei 450 anni dalla
morte*
*Arezzo, 16 settembre 2024 – **Una grande iniziativa internazionale
dedicata a Vasari in occasione dei 450 anni dalla morte *che vedrà arrivare
– o tornare – *ad Arezzo oltre 100 opere tra inediti, pale monumentali **e
capolavori *provenienti dalle più note istituzioni estere – *MET –
Metropolitan Museum of Art, Albertina Museum, Musée du Louvre *– e italiane –
*Galleria degli Uffizi, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Chiesa di
Santa Maria Novella, Biblioteca Vaticana e Castello Sforzesco*.
*Dal 30 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025 *presso la* Galleria Comunale
d’Arte Moderna e Contemporanea e nei suggestivi spazi dell’ex Chiesa di
Sant’Ignazio *– esempio straordinario di barocco aretino – sarà allestita
la mostra* “Vasari. Il teatro delle Virtù”*, evento che va a costituire
l’apice del programma di *“Arezzo. La città di Vasari”*, sistema di
celebrazioni dedicato all’artista e intellettuale nella sua città natale, a
cura dal comitato scientifico presieduto da *Carlo Sisi* e promosso da *Comune
di Arezzo e Fondazione CR Firenze *con *Fondazione Guido D’Arezzo*, in
collaborazione con *Direzione regionale Musei nazionali Toscana del
Ministero della Cultura e Gallerie degli Uffizi*. Il progetto della mostra,
curato da* Cristina Acidini* in collaborazione con *Alessandra Baroni*, *porrà
l’accento sull’utilizzo dell’allegoria*, ovvero di quel patrimonio di
invenzioni sacre e profane messe a profitto da Vasari *per la gloria del
granduca Cosimo I, suo protettore dal 1550 alla morte*. A rappresentare il
potenziale evocativo dell’allegoria non mancheranno manufatti altamente
simbolici, in particolare *la Chimera, straordinario bronzo etrusco*
identitario del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, rinvenuto nel 1535
durante i lavori di scavo effettuati per volere di Cosimo de’ Medici
intorno al baluardo di San Lorentino ad Arezzo ed entrato immediatamente
nelle collezioni ducali (*ticket su http://www.vasari450.it
*).
Sensibile interprete dell’aria del tempo e insieme autore di notevoli
innovazioni, *unificando tutte le arti maggiori – pittura scultura e
architettura – Vasari praticò tenacemente il ricorso al linguaggio
*dell’allegoria,
*inventando uno stile che divenne ricorrente nel Cinquecento*, sia nelle
creazioni letterarie che nell’espressione visiva, dove immagini e soggetti
fantastici acquisiscono un’alta intensità simbolica. Tra le opere in mostra
tavole, tele, disegni – tra cui *le splendide “Allegoria del sonno” e
“Allegoria dell’oblio”, concesse in prestito dal Met di New York* – sia di
Vasari che di artisti coevi e collaboratori, insieme a lettere, manoscritti
e volumi a stampa provenienti dall’Archivio Vasari. Presenze eccezionali
saranno le imponenti pale d’altare, come l’*”Allegoria della Concezione”,
proveniente dalla chiesa dei SS. Apostoli a Firenze*.
*Il percorso espositivo si articolerà in 8 sezioni tematiche* pensate per
presentare in maniera esaustiva *non solo l’opera di Vasari, ma anche la
sua fittissima rete di relazioni e le novità di cui fu interprete che
cambieranno per sempre la storia dell’arte*. Del *percorso di vita e di
lavoro di Vasari* saranno valorizzati i tanti aspetti straordinari, a
partire dalle sue relazioni prestigiose fin dall’adolescenza a Firenze col
cardinal Passerini, con Michelangelo, con i Medici, per continuare con la
maturità a Roma e i suoi contatti con personaggi del rango dei Farnese, di
monsignor Paolo Giovio, di Bindo Altoviti e altri, tutte occasioni di
affinamento culturale per l’attivissimo artista aretino. L’ultimo ventennio
della sua vita si svolge tra Firenze e Arezzo, al servizio del duca Cosimo
de’ Medici. Un *focus speciale sarà dedicato alle rappresentazioni delle
Virtù*, figure simboliche intensamente presenti nella pittura di Vasari e
del suo tempo in funzioni di allegorie religiose, morali e territoriali. *La
parte dedicata all’arte sacra, pubblica e privata, ha il suo apice nella
sezione delle pale monumentali*, *opere che durante gli ultimi due secoli
non sono mai uscite dalle sedi originarie e che arrivano ad Arezzo in via
del tutto eccezionale*. Di *Vasari grande ‘comunicatore’* portano
testimonianza alcuni episodi significativi, tra i quali la *fondazione
dell’Accademia del Disegno*, autorizzata dal duca Cosimo per regolare il
sistema delle committenze pubbliche. Una *sezione sulla grafica* *valorizza
infatti la centralità del disegno*, che per Vasari è il progetto mentale e
manuale da cui ogni artista deve partire. *Anche per la* *Chimera d’Arezzo*,
strepitoso bronzo etrusco esposto in uno spazio dedicato insieme ai
preziosi documenti che ne narrano il ritrovamento, *l’intervento di Vasari
fu rapido e perspicace*: la inserì infatti nella propaganda politica del
duca Cosimo, come simbolo della civiltà etrusca, precedente l’autorità
dell’antica Roma e antenata dalla Toscana moderna.
*“Arezzo. La città di Vasari” gode del patrocinio di Ministero della
Cultura, partner dell’iniziativa Archivio di Stato di Arezzo, Diocesi di
Arezzo, Cortona e Sansepolcro, Biblioteca Città di Arezzo, Fraternita dei
Laici di Arezzo, Fondazione Arezzo Intour. Progetto grafico a cura di Wml
design. Main sponsor della mostra “Vasari. Il teatro delle virtù”: Estra.
Sponsor: Seco SPA, Caurum, Unicoop Firenze, Tca. Sponsor tecnico: DUAL
Italia, Flavio Buonagurelli Broker Assicurativo, Aisa Impianti – Zero
Spreco. Con il sostegno di Camera di Commercio Arezzo-Siena.*
*INFO*
*Fondazione Guido d’Arezzo*
Corso Italia 102 – Arezzo
fondazioneguidodarezzo.com
http://www.vasari450.it
*Ufficio stampa Fondazione Guido d’Arezzo *
*Chiarello Puliti & Partners*