
Una settimana fa, durante un comizio elettorale a Butler, in Pennsylvania, l’ex presidente Donald Trump è stato quasi assassinato. Questo evento, senza precedenti nella storia recente, ha rivelato il più grande fallimento del Secret Service degli ultimi quattro decenni. Nonostante le molteplici indagini in corso, poche risposte concrete sono state fornite fino ad ora. La direttrice del Secret Service, Kimberly Cheatle, dovrebbe testimoniare lunedì davanti alla House Oversight Committee.
Ecco nove delle principali falle nella sicurezza dei servizi segreti di cui siamo a conoscenza finora e che devono essere affrontate:
- Il tetto non sicuro: Il tetto da cui Thomas Matthew Crooks, il tiratore ventenne, ha sparato a Trump era stato identificato come un rischio potenziale dai Servizi Segreti nei giorni precedenti al raduno. Tuttavia, l’edificio non è stato incluso nel perimetro interno di sicurezza e assegnato alle forze dell’ordine locali. Il perimetro attorno all’edificio non è stato messo in sicurezza, permettendo a Crooks di salire sul tetto senza impedimenti e posizionarsi a meno di 150 metri da Trump.
- Posizionamento delle forze dell’ordine locali: Le forze dell’ordine locali sono state piazzate all’interno dell’edificio anziché sopra di esso, a causa di un presunto “fattore di sicurezza” legato al tetto inclinato. Tuttavia, questa decisione ha lasciato il tetto senza sorveglianza adeguata, rendendolo un punto vulnerabile.
- Mancanza di sicurezza a terra: Crooks ha avuto accesso al tetto senza essere impedito. Nonostante fosse stato previsto di posizionare un’auto di pattuglia e un agente all’esterno dell’edificio, la polizia locale ha comunicato al Secret Service che non avevano le risorse per farlo, e nessun piano alternativo è stato attuato.
- Avvistamento iniziale ignorato: Le forze dell’ordine locali hanno avvistato Crooks vicino a un magnetometro con un telemetro circa tre ore prima del discorso di Trump, ma poi se ne sono perse le tracce. Nonostante fosse stato notato per un comportamento sospetto, non è stato interrogato né seguito.
- Segnalazioni ignorate: Un’ora prima che Trump parlasse, Crooks è stato segnalato mentre si aggirava fuori dall’edificio, osservando il tetto e tirando fuori un telemetro. Nonostante questa segnalazione a un centro di comando, non è stato fermato né interrogato.
- Avvistamento sul tetto: I servizi segreti avrebbero avvistato Crooks sul tetto circa 20 minuti prima che Trump salisse sul palco. Tuttavia, a Trump è stato comunque permesso di salire sul palco, senza che venissero prese misure immediate per affrontare la minaccia.
- Risposta ritardata: Nonostante Crooks abbia tirato fuori la sua arma e si sia messo in posizione per sparare a Trump, i cecchini del Secret Service non hanno fatto nulla prima che sparasse. Anche dopo che è stato identificato come una minaccia, c’è stato un ritardo di 11 secondi tra il momento in cui Crooks ha sparato per la prima volta e la risposta dei cecchini del Secret Service, che lo hanno infine neutralizzato.
- Nessuna evacuazione: Trump è salito sul palco alle 18:02, ma non è stato fatto nulla per farlo scendere per 10 minuti, fino a quando Crooks non è riuscito a sparargli alle 18:12. Questo solleva domande sulle decisioni operative prese durante quei momenti cruciali.
- Mancanza di sorveglianza con droni: Non c’era alcuna sorveglianza con droni del raduno, che avrebbe potuto allertare prima le forze dell’ordine della presenza di Crooks sul tetto. Il Secret Service ha richiesto tale capacità? In caso affermativo, è stata negata e da chi?
Kimberly Cheatle, di fronte a richieste di dimissioni, dovrà rispondere a molte domande cruciali lunedì. Questo evento ha evidenziato gravi lacune nella sicurezza e ha messo in discussione l’efficacia del Secret Service nella protezione di figure politiche di alto profilo. Le risposte alle domande sopra elencate sono essenziali per comprendere come sia potuto accadere un simile fallimento e per prevenire future tragedie.