
(AGENPARL) – mer 26 giugno 2024 Comunicato stampa
ALTOPASCIO CELEBRA L’ARTE AL FEMMINILE CON "PITTORESSE": UNA MOSTRA CHE ATTRAVERSA SETTE SECOLI DI TALENTO ARTISTICO NEL NOME DELLE DONNE
L’esposizione sarà visitabile dal 29 giugno al 28 ottobre in Sala Peregrinatio, piazza Ospitalieri. Venerdì 28 giugno, alle 19, l’inaugurazione
Altopascio, 26 giugno 2024 – Sette secoli di arte attraverso lo sguardo di grandi artiste di tutto il mondo: un viaggio attraverso le opere, dagli inizi del Novecento a oggi, capaci di mettere in mostra e far conoscere il difficile e spesso sottovalutato percorso delle donne nel mondo dell’arte.
Questa è “Pittoresse”, la nuova mostra, tutta al femminile, che troverà spazio in Sala Peregrinatio, in piazza Ospitalieri, dal 29 giugno al 28 ottobre 2024. L’esposizione, curata da Bruno Ialuna, è realizzata in collaborazione con la Cooperativa MARE Laboratorio di innovazione sociale, con il sostegno del Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, e verrà inaugurata venerdì 28 giugno, alle 19. A luglio sarà aperta tutti i giorni dalle 19 alle 22, l’ingresso costa 5 euro, ingresso gratuito gli under 18.
La nuova esposizione ospitata ad Altopascio, che riempie di colori quello che è ormai diventato un centro per l’arte nella cittadina del Tau, è stata presentata questa mattina dal sindaco Sara D’Ambrosio, dall’assessore alla cultura Alessio Minicozzi, dal presidente del Sistema museale territoriale della provincia di Lucca, Alessandro Colombini, dalla presidente della Fondazione Paolo Cresci di Lucca, Ave Marchi e dal curatore Bruno Ialuna.
"Arte sotto una lente nuova, arte che sappia parlare a tutti: questa è la nostra missione ogni volta che accogliamo una nuova mostra in Sala Peregrinatio – commenta il sindaco Sara D’Ambrosio -. Con ‘Pittoresse’ ci riusciamo ancora una volta, dopo il successo ottenuto con la mostra Banksy or not Banksy dello scorso anno. Non è solo un viaggio attraverso sette secoli di arte, ma è anche un tributo al talento e alla determinazione delle donne artiste di tutto il mondo. In un contesto in cui il ruolo delle donne nell’arte è stato spesso sottovalutato e poco considerato, questa esposizione rappresenta invece un’opportunità per valorizzare, conoscere e celebrare il loro contributo essenziale. La nostra città si conferma così come un polo culturale di riferimento, capace di attirare cittadini, turisti, curiosi e appassionati d’arte, rafforzando il nostro impegno a promuovere la cultura e la bellezza”.
"Con ‘Pittoresse’ desideriamo offrire al nostro territorio una mostra di alta qualità, che sottolinea il percorso spesso arduo e sottovalutato delle donne nel mondo dell’arte – aggiunge l’assessore alla cultura Alessio Minicozzi -. Questa esposizione fa parte del ‘Luglio Altopascese’, il ricco calendario che propone ad Altopascio eventi per tutti i gusti e tutte le età. Siamo orgogliosi di poter presentare al pubblico il lavoro di venti straordinarie artiste contemporanee e speriamo che questa iniziativa possa ispirare e sensibilizzare sulla necessità di riconoscere e valorizzare il ruolo delle donne in ogni ambito artistico e culturale”.
"Il Comune di Altopascio in questi ultimi anni ha lavorato molto bene ritagliandosi uno spazio significativo nell’ambito delle mostre dell’arte contemporanea – aggiunge Colombini -. Come Sistema Museale siamo veramente lieti di poter contribuire alla realizzazione di mostre di eccellenza. I musei aderenti alla rete museale del nostro territorio provinciale stanno rapidamente crescendo in termini di capacità di offerta culturale e artistica: questo ci conferma che lavorare in sinergia sta portando ottimi frutti e ci incoraggia a proseguire su questa strada anche per il futuro"
LA MOSTRA. Il percorso espositivo si apre con una serie di ritratti delle grandi artiste dei secoli passati, a cominciare da Antonia Doni, la prima “pittoressa” della storia, per arrivare alle artiste dell’Impressionismo fino a Frida Kahlo. Le illustrazioni sono opera dell’illustratrice Sara Liguori. A seguire, i lavori di Emma Ciardi, Carla Accardi e Maria Lai che, nonostante i riconoscimenti internazionali e le numerose partecipazioni alla Biennale di Venezia, non hanno ricevuto per troppo tempo il riconoscimento che avrebbero meritato.