
(AGENPARL) – lun 15 aprile 2024 -6186-6349
Consapevoli del viaggio,
senza essere piloti
Memorial
Giorgio Botti
La forza di un No consapevole
La Provincia di Brescia, insieme all’associazione Condividere la strada della vita, promuove oggi “Consapevoli del viaggio, senza essere piloti – memorial Giorgio Botti”. Un’iniziativa gemella di “Con la -Mente sulla strada”, perché entrambe hanno a cuore lo stesso argomento: la sicurezza stradale, in particolar modo per i giovani.
Se da una parte ci si è focalizzati sulla figura del guidatore responsabile, promuovendo anche un corso gratuito di guida sicura per 50 ragazzi e ragazze fino ai 25 anni, dall’altra si vuole sensibilizzare sulla figura del passeggero consapevole. Due facce della stessa medaglia, entrambe utili quando si tratta di salvare vite.
Oggi viene presentata un’opera nel nome di Giorgio Botti, giovanissimo valtrumplino tragicamente scomparso, e insieme si annuncia l’impegno a realizzare attività di sensibilizzazione nelle scuole della provincia, tra le quali un concorso. L’obiettivo di questo progetto è far comprendere ai più giovani l’importanza di saper dire No, quando si sta per salire in auto con qualcuno ma si è consapevoli che chi si sta per mettere alla guida non è in grado.
La forza di questo No può essere dirompente, arrivando fino al punto di poter salvare delle vite. Imparare a dire No fa parte del percorso di crescita in cui si vogliono accompagnare i più giovani, affinché possano essere in futuro passeggeri consapevoli.
Senso e messaggio dell’opera
L’opera ha un titolo forte ed evocativo: “Fiamme di amore, dolore e timore”. Rappresenta la sagoma di un sedile appuntito che ha preso fuoco. Una figura abbandona il sedile, e con esso la vita, mentre l’altra figura ne piange la scomparsa ma non brucia, perché il suo dolore arde più forte.
Il sedile è quello di un passeggero e le due figure potrebbero essere chiunque: un figlio per una madre, un nipote per una nonna, un padre per una figlia. E così via. Le tragedie sulla strada lasciano strascichi di dolore a chi resta su questa terra, ecco perché scegliere di salire o meno in auto con una persona può essere un viatico per un viaggio, come per la vita.
Le fiamme d’amore sono quelle di chi piange la scomparsa, perché chi non è più su questa terra era amato da coloro che restano.
Le fiamme di dolore sono quelle che vive chi resta, e che ardono più forte del sedile.
Infine, le fiamme di timore sono quelle che dovrebbero infiammare il cuore di chi sta per scegliere se sedersi o meno su questo sedile, sapendo che chi guida non è nelle condizioni di farlo. Sono fiamme di consapevolezza, che può provare solo chi riconosce l’importanza di questa scelta.
E’ stata realizzata dall’artista lumezzanese Giori Marco, che ha voluto donarla alla causa per vicinanza alla famiglia e volontà di poter aiutare a sensibilizzare i giovani sui rischi che si corrono sulla strada.
Nel nome di Giorgio
L’opera e tutte le iniziative che vi seguiranno sono dedicate a Giorgio Botti, giovanissimo ragazzo di Sarezzo che ha lasciato troppo presto questa terra e non per sua scelta. Era in auto con l’amico di un amico, quando chi guidava non era in condizioni di farlo. L’incidente che ne è conseguito è stato fatale a lui come a Giorgio, che di quell’auto era solo un passeggero.
Poter onorare la memoria di Giorgio in questa maniera è frutto della grande forza di sua madre Cristina, che ha espresso il desiderio di poter permettere a Giorgio di vivere nella memoria di tutti quei giovani che, sapendo della sua storia, potranno fare la scelta giusta.
L’opera è stata posizionata a fianco della SP 345 e in Comune di Sarezzo, proprio per rispettare la memoria e la provenienza di Giorgio. Una posizione strategica sia per essere notata da chi percorre la cosiddetta “triumplina” che da chi vive il quartiere, compresi i giovani della scuola vicina.
Breve riepilogo dell’iniziativa precedente
La Provincia di Brescia, insieme all’associazione Condividere la strada della vita e in sinergia con l’Fc Lumezzane, ha promosso anche il progetto “Con la -Mente sulla strada”.
Si tratta di un’iniziativa interamente finanziata dalla Provincia di Brescia, dedicata alla figura del “guidatore responsabile”.
Le figure da definire e concretizzare sono infatti due: il guidatore responsabile e il passeggero consapevole. Pressoché chiunque può dire di essersi trovato nell’una o nell’altra circostanza: talvolta alla guida, con almeno un passeggero a bordo, e talvolta al fianco di chi si è messo al volante.
Ecco perché l’obiettivo è incentivare i giovani a diventare sia guidatori responsabili che passeggeri consapevoli, identificando chiaramente quelle buone pratiche di un cittadino coscienzioso, che aiutano ciascuno di noi a migliorare la società ed evitare il rischio di incidenti.
In quest’ottica, la Provincia ha promosso un corso gratuito di guida sicura per oltre 50 neopatentati e giovani fino a 25 anni, che si svolgerà a Lumezzane sabato 11 maggio. Un’intera giornata dedicata alla guida sicura, con un corso di pratica e teoria. Tutti i dettagli e il modulo per le iscrizioni sono reperibili attraverso la pagina dedicata: bit.ly/guidasicura-lumezzane2024