
(AGENPARL) – sab 09 marzo 2024 Stagione Prosa 2023/2024
Al Teatro Comunale di Ferrara
Pippo Delbono in “Amore”
Venerdì 15 e sabato 16 marzo 2024 | ore 20,30
Domenica 17 marzo 2024 | ore 16,00
Sabato 16 marzo alle 18 incontro con la compagnia al Ridotto del teatro (ingresso gratuito),
coordina Marcello Corvino, direttore artistico del Teatro Comunale
Ferrara, 9 marzo 2024 – Pippo Delbono, uno degli artisti italiani di maggior intensità
poetica, amato e seguito anche all’estero, porta al Teatro Comunale Claudio Abbado di
Ferrara (venerdì 15 e sabato 16 marzo alle 20,30 e domenica 17 alle 16) il suo spettacolo,
Amore.
Il progetto nasce dall’incontro e dall’amicizia tra Pippo Delbono e il produttore teatrale
italiano da anni attivo in Portogallo Renzo Barsotti e dal loro desiderio di realizzare insieme
uno spettacolo sul Portogallo. Da qui inizia la ricerca sull’“amore” come sentimento, stato
dell’anima. Un vero e proprio ingranaggio nell’organismo umano, che seleziona, sposta,
frantuma e ricompone tutto ciò che vediamo, che sentiamo, tutto ciò che desideriamo.
Amore è un viaggio musicale e lirico attraverso una geografia esterna – oltre al Portogallo,
l’Angola, Capo Verde – e una interna, quella delle corde dell’anima che vibrano al minimo
colpo della vita. Le note sono quelle malinconiche del fado, che esplodono in slanci energici
attraverso la voce dei suoi cantanti, spalancata a raggiungere ogni angolo della sala; il ritmo
quello ora di una parata, ora di un tableau vivant, ora di una lenta processione; l’immagine
è un quadro che muta nei colori, si scalda e si raffredda.
E c’è, poi, la parola poetica, restituita dal registro caldo dell’artista ligure attraverso il suo
consueto, ipnotico, salmodiare al microfono. Le parole sono quelle di Carlos Drummond De
Andrade, Eugenio De Andrade, Daniel Damásio Ascensão Filipe, Sophia de Mello Breyner
Andresen, Jacques Prévert, Reiner Maria Rilke e Florbela Espanca.
Stagione Prosa 2023/2024
«Questo spettacolo – racconta Pippo Delbono – presenta una duplice visione dell’amore.
Da una parte – e sono i testi a prendere voce – ci mettiamo, tutti, alla ricerca di quell’amore,
cercando di sfuggire alla paura che ci assale. In questo viaggio si cerca di evitarlo, questo
amore, anche se ne riconosciamo costantemente l’urgenza; io lo ricerco, ma anche lo
voglio, ed è proprio questo che fa paura. Ma il cammino – fatto di musiche, voci, immagini –
riesce poi, forse, a portarci verso una riconciliazione, un momento di pace in cui
quell’amore possa manifestarsi al di là di ogni singola paura».
A tenere insieme un montaggio emotivo mai del tutto pacificato è una grammatica scenica
che alterna il pieno al vuoto, il canto alla musica, la voce viva al silenzio, alla ricerca di una
rappresentazione onirica ed elegiaca della crudele risacca di distacco e ricongiungimento.
Protagonista è l’assenza, è la distanza, è la nostalgia, una mappatura di emozioni che scava
nell’animo dell’autore, dei suoi interpreti e dello stesso spettatore, chiamato a cercare
sempre con gli occhi ciò che manca e che, inesorabilmente, tarda a manifestarsi.
Amore vuole essere il tentativo di condivisione di un incontro fugace: l’amore è «un
uccello rapace» che afferra e porta via e che, così facendo, si presenta come qualità
totalmente umana. Le lingue diverùse che si abbracciano nella trama sonora sono
espressione di questa terra, il Portogallo, che accoglie e che lascia tracce; lo slancio poetico
ci ricorda quale forma di rispetto dovremmo sempre offrire a quei moti dell’anima
altrimenti sempre messi sotto assedio dalla paura, dalla diffidenza, dalla vergogna. Amore è
ancora una volta il tentativo di portare dentro al teatro la vita.
Nominando questa parola, invocandola in maniera laica e sognante, abbiamo forse la
possibilità di darle voce e, a lungo grande assente nei discorsi pubblici, liberarla dalla
confusione che ha regnato sull’intera narrazione di questa odissea globale, spaventosa,
terribilmente umana.
Amore
uno spettacolo di Pippo Delbono
con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria
Distante, Aline Frazão, Mario Intruglio, Pedro Jóia, Nelson Lariccia, Gianni Parenti,
Miguel Ramos, Pepe Robledo, Grazia Spinella
musiche originali di Pedro Jóia e di autori vari
scena Enrico Zucchelli
costumi Elena Giampaoli
luci Corrado Mura
suono Manuela Alabastro
Tiago Bartolomeu Costa (consulenza letteraria)
suono Pietro Tirella, capo macchinista Enrico Zucchelli
Stagione Prosa 2023/2024
responsabile di progetto in Portogallo Renzo Barsotti, responsabile di produzione e
distribuzione Alessandra Vinanti
organizzazione in produzione Silvia Cassanelli
organizzazione Davide Martini
amministratore di compagnia Riccardo Porfido
direttore tecnico tournée Fabio Sajiz
personale tecnico in tournée Pietro Tirella (suono), Elena Giampaoli (costumi), Orlando
Bolognesi (luci), Enrico Zucchelli (scena)
Assistente volontaria in Portogallo Susana Silverio
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
ORARI SPETTACOLO venerdì 15 e sabato 16 marzo alle ore 20,30 al Teatro Comunale di
Ferrara, domenica 17 marzo alle ore 16. Sabato 16 marzo alle 18 la compagnia incontra il
pubblico al Ridotto del teatro. L’incontro è coordinato dal direttore artistico del teatro,
Marcello Corvino.
BIGLIETTI da 8 a 32 euro. La biglietteria in corso Martiri della Libertà 21 è aperta lunedì,
martedì, mercoledì, venerdì e sabato (ore 10-13 e 16-19), giovedì mattina (ore 10-13) e
domenica (ore 10-13 e 15-17), e nei giorni di programmazione fino all’inizio dello spettacolo.
acquistabili sia sul sito del Teatro sia su Vivaticket.
PROSSIMI APPUNTAMENTI PROSA Venerdì 12, sabato 13 aprile alle ore 20,30 e domenica
14 aprile alle ore 16, Neri Marcorè porta in scena La Buona Novella di Fabrizio De Andè.
Da venerdì 26 a domenica 28 aprile, Claudio Bisio è al Teatro Comunale di Ferrara con La
mia vita raccontata male.