
(AGENPARL) – mer 31 gennaio 2024 COMUNICATO STAMPA ANAAO ASSOMED ? 31 GENNAIO 2024
I RISULTATI DELLA SURVEY ANAAO ASSOMED
SEMPRE PIÙ CAMICI BIANCHI PRONTI ALL’ESODO: LAVORO IN CORSIA PEGGIORATO
NEGLI ULTIMI 10 ANNI
L?87% dei medici e dirigenti sanitari intervistati non riesce ad avere una
vita privata soddisfacente,
il 96,5% è sottoposto a carichi di lavoro eccessivi e il 72% vuole
abbandonare il Ssn.
L?87% dei medici e dirigenti sanitari coinvolti nel sondaggio Anaao
Assomed, realizzato su un campione rappresentativo di camici bianchi, ha
dichiarato di non riuscire ad avere una vita personale soddisfacente,
affiancato dal 96,5% che reputa di essere sottoposto a un eccessivo carico
lavorativo, fino a ben il 72% dei responders che ha pensato di lasciare
l?attuale posto di lavoro nel SSN per trasferirsi all?estero, passare alla
Medicina Generale o andare a lavorare nel privato.
?Quest?ultimo dato, confermato anche dai numeri pubblicati oggi
dall?ISTAT, è un indice molto allarmante ? spiega Pierino Di Silverio,
Segretario Nazionale Anaao Assomed – di molto superiore anche alle
percentuali pubblicate di recente dallo studio del McKinsey Health
institute svolto in 30 paesi.
Tale indice testimonia come non sia il lavoro medico in generale a non
essere più attrattivo, ma come non lo sia più la vita ospedaliera,
scandita da guardie e reperibilità in corsia e in sala operatoria. Tale
tendenza va di pari passo con i trend osservati nell?assegnazione delle
borse specialistiche, che vede il rapido esaurimento dei posti nelle
specialità più spendibili fuori dal SSN, come cardiologia, dermatologia,
pediatria, oculistica, neurologia, chirurgia plastica, gastroenterologia,
endocrinologia, ginecologia, a fronte del calo di appeal che si traduce in
mancata assegnazione dei posti che costringono alla ?vita ospedaliera? in
specialità che offrono, di fatto, meno possibilità e prospettive nel
privato?.
Alcune condizioni di lavoro sono migliorate rispetto all?analogo
questionario di 9 anni fa. La quota di medici nella fascia dai 31 ai 40
anni è aumentata, grazie alle nuove assunzioni, anche di specialisti, e
non solo di specializzandi, conseguenti ai provvedimenti emergenziali
assunti per far fronte alla Pandemia. Inoltre, il numero di Colleghi che
riferisce di lavorare dopo la notte di guardia, in franca violazione della
normativa sui riposi, si è sostanzialmente dimezzato.
Al contrario, passi avanti non sono stati fatti rispetto al numero di chi
dichiara di lavorare con surplus orario annuale compreso tra 150 e 250 ore
(40%) e al mancato recupero del giorno festivo non usufruito per
reperibilità attiva/passiva, situazione lamentata da oltre il 50% dei
responders.
Al di là del rispetto delle normative e dell?iniezione di forze nuove
favorita dal periodo pandemico, i carichi di lavoro sono rimasti
sostanzialmente invariati. Simile rispetto al 2014 è infatti il numero di
pazienti visitati in corsia, simile il numero di notti e reperibilità,
simile il numero di festivi, numeri impietosi che spiegano ampiamente il
perché, di fatto, la percezione del proprio lavoro tra i medici italiani
non sia migliorata. Risulta peggiorato il dato di fruizione delle ferie,
con oltre il 50% che non riesce a utilizzare i giorni di riposo previsti,
e quello delle ore di aggiornamento, utilizzate da una percentuale
risibile degli intervistati.
Alcune domande mirano ad indagare nuovi fenomeni che caratterizzano il
lavoro medico dopo la Pandemia, e in particolare il lavoro su più presidi
conseguente all?accorpamento di Aziende Sanitarie per la riorganizzazione
avvenuta in numerose Regioni e l?introduzione delle cooperative di medici
e sanitari nel periodo COVID, denunciati rispettivamente dal 26% e dal 20%
degli intervistati. Anche questo dato è preoccupante perché tali fenomeni,
relativamente recenti, paiono in rapida diffusione.
La gravidanza non è sostituita nell?85% dei reparti degli intervistati.
Solo per il 3% è sostituita entro i due mesi e per il 12% dopo oltre due
mesi. Questo dato, seppur grave, non è sorprendente, considerato che, in
relazione alla carenza di medici, vanno spesso deserti bandi per contratti
a tempo indeterminato in tutta Italia, rendendo non disponibili
graduatorie utilizzabili.
La quasi totalità dei partecipanti al sondaggio (96,5%) dichiara di essere
sottoposto a un eccessivo carico lavorativo, dato in peggioramento
rispetto al 91,9% della Survey precedente. Tra questi oltre la metà (il
56%) lamenta un carico decisamente elevato dichiarando di essere vicino al
?burn out?. Burn out facilmente comprensibile, considerato che l?attività
lavorativa in corsia pare minare bisogni primari, quali ?il rapporto con
partner/figli?, difficoltà denunciata dal 64,5% dei responders mentre
arriva a ?87%, in netto aumento rispetto all?80% del 2014, la percentuale
di chi dichiara di non riuscire ad avere una vita personale soddisfacente.
?Il nuovo CCNL ? dichiara Di Silverio – potrà contribuire a migliorare
alcune situazioni e a rendere più cogente il rispetto delle norme. Ad
esempio laddove prevede l?assegnazione della sede di ordinaria attività
lavorativa, potendo contribuire alla riduzione del fenomeno del lavoro su
più presidi. O ancora dove definisce le tipologie di eccedenza dell?orario
contrattuale, la loro remunerazione e possibilità di recupero e infine
dove regola il Servizio di Pronta Disponibilità, auspicabilmente
riducendone l?abuso?.
Il sondaggio chiude con la richiesta di suggerimenti per migliorare la
sanità.
Dal punto di vista economico:
* Retribuzione differenziata per le varie specializzazioni (in
particolare le specializzazioni con attività prevalentemente ospedaliera e
turni di guardia festivi e feriali andrebbero maggiormente remunerate)
* Incremento dei salari con adeguamento alla media europea
Dal punto di vista organizzativo:
* Ridurre l?eccessiva burocrazia,
* Adeguare i carichi di lavoro con il rispetto dell?orario di lavoro
e l?aumento dell?opportunità di carriera, la sostituzione della maternità
e la flessibilità oraria.
* Aumentare i posti letto ospedalieri
Dal punto di vista strategico:
* Eliminare la nomina politica dei Direttori Generali
* Migliorare la collaborazione tra dirigenza e middle management a
livello ospedaliero
* Migliorare i percorsi assistenziali ospedale-territorio con la
riorganizzazione dei servizi territoriali.
?Il 2024 si apre per il nostro sindacato ? conclude Di Silverio – con un
obiettivo preciso e i risultati di questo sondaggio non fanno che
confermarne l?urgenza: è necessario migliorare le condizioni di lavoro
attraverso un suo diverso valore, anche salariale, sue diverse
collocazioni giuridiche e diversi modelli organizzativi per superare una
volta per tutte quel disagio medico che è la causa principale del grande
scontento attuale. Dobbiamo fermare questa deriva che rischia di
travolgere il servizio sanitario pubblico e nazionale costruito in 45 anni
di lavoro e sacrifici.
I numeri del nostro sondaggio, ancora una volta, parlano chiaro e ci
investono di una grande responsabilità. Continueremo a impegnarci affinché
il lavoro dei medici e dei dirigenti sanitari trovi una nuova
valorizzazione per rendere ogni giorno esigibili i diritti dei cittadini
che si rivolgono alla sanità pubblica.
I risultati della survey saranno inviati al Presidente del Consiglio
Giorgia Meloni, al Governo, ai partiti e alle Regioni perché nelle loro
scelte tengano conto dell?urgenza di una politica di visione rispetto alla
salvaguardia del Servizio Sanitario pubblico e universale, pena il
definitivo sgretolamento di quanto faticosamente nelle corsie italiane si
cerca ancora di fare per garantire la piena esigibilità del diritto alla
salute dei cittadini italiani?.
Silvia Procaccini
Responsabile
Ufficio Comunicazione
Anaao Assomed
Roma 00185
http://www.anaao.it