
(AGENPARL) – lun 29 gennaio 2024 Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui
Fino al 9 marzo nella sede del Maschio Angioino
sala Litza Cittanova Valenzi
la mostra “Lelle Levi Sacerdoti: lessico pittorico familiare”
una pittrice, come spesso accade alle donne, meno valorizzata, in un contesto familiare di artisti
La prima antologica dedicata a Lelle Levi Sacerdoti,
organizzata e promossa dalla Fondazione Valenzi grazie al contributo
della Regione Campania e del Ministero della Cultura, con la
collaborazione della Fondazione Carlo Levi, è stata curata da Carlo Sacerdoti e Olga Scotto di Vettimo,
intende offrire alcuni spunti di indagine sull’opera e sul contesto
culturale in cui è vissuta l’artista. Unica donna pittrice in una
famiglia di artisti, Lelle Levi è stata ponte culturale tra generazioni.
In mostra circa 40 lavori: accanto alle opere di Lelle, anche
dipinti del padre Ercole Levi, del fratello Carlo Levi (Torino 1902-Roma
1975), del figlio Guido Sacerdoti (Napoli 1944-2013), del nipote
Stefano Levi della Torre (Torino 1942).
La mostra è visitabile dalle 10 alle 17 dal Lunedì al Sabato, il catalogo è edito da artem.Nel corso della mostra si svolgeranno due eventi:il
24 febbraio la presentazione del catalogo e il 6 marzo il finissage. In
queste occasioni interverranno oltre ai curatori, critici e prestatori
delle opere.
Immagini sono disponibili al seguente link:
https://drive.google.com/drive/folders/1IqHvhh50KieBpBuonvbZf69By8MhNlI5?usp=sharing
Chi era Adele Levi:Formatasi
sugli insegnamenti del padre Ercole, Lelle ha poi seguito le istanze
artistiche del fratello Carlo Levi, celebre pittore e scrittore
antifascista, riferimento imprescindibile e preziosa eredità cultuale
anche per i nipoti Guido Sacerdoti e Stefano Levi della Torre.Letterata,
pittrice, pianista, Adele Levi (Lelle) nasce a Torino nel 1912. Scarne
sono le testimonianze pittoriche riferibili al tempo vissuto in città,
mentre molto più cospicua è la produzione legata ai lunghi soggiorni,
soprattutto estivi, a Villa Levi ad Alassio, a partire dagli anni ‘20. I
paesaggi liguri e il giardino della villa di famiglia, con piante di
agave, alberi di carrubo e olivo, ricorrenti anche nei dipinti Carlo
Levi, diventano soggetti privilegiati di tanta produzione di Lelle. All’inizio
del 1942, Lelle si trasferisce a Napoli, città del marito Edoardo
Sacerdoti. Qui nascono i figli Guido, Franco e Paola. Gli anni del
dopoguerra sono scanditi dalla vita nella splendida dimora di Villa Haas
al Vomero e dai soggiorni a Sorrento e ancora ad Alassio. I ritratti e,
soprattutto, i paesaggi e le nature morte costituiscono il tema
dominante della produzione di questi anni, rilevando un’acuta
osservazione dei modi e delle suggestioni della produzione del fratello
Carlo. Lelle Levi Sacerdoti muore a Napoli nel 1985. Lelle Levi
Sacerdoti ha esposto di rado: la prima volta una personale alla Galleria
del Ponte a Napoli nel 1959 e, successivamente, a mostre collettive a
Napoli.
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