
(AGENPARL) – gio 21 dicembre 2023 USLNotizie
Comunicazioni dall’Azienda Usl Toscana nord ovest
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Radiologia Senologica, è Livorno il primo centro di Area Vasta a far partire il servizio di mammografia con mezzo di contrasto
LIVORNO, 20 dicembre 2023 – La Radiologia Senologica dell’ospedale di Livorno è la prima in tutta l’area vasta e tra le poche in Italia ad aver
avviato il servizio di mammografia con mezzo di contrasto. Si tratta di uno strumento innovativo per la diagnosi dei tumori al seno che permette di
superare alcuni limiti della mammografia tradizionale evitando nel contempo il ricorso ad esami più complessi come la risonanza magnetica.
“Da alcune settimane nel nostro centro – spiega Michela Panconi, direttrice della Radiologia Senologica Livorno Cecina Piombino Elba – è
possibile eseguire la mammografia con mezzo di contrasto (Contrast Enhanced Mammography o CEM), uno degli esami più innovativi di diagnostica
senologica avanzata. La nuova tecnica permette di combinare alle informazioni morfologiche date dalla mammografia digitale anche informazioni di tipo
funzionale grazie all’utilizzo del liquido di contrasto. Riesce così ad avere capacità diagnostiche paragonabili a quelle dei una risonanza
magnetica, ma senza i relativi svantaggi. Penso ad esempio al tempo di esecuzione che è di circa 8 minuti a fronte di circa 50, alla posizione tenuta
dalla donna che è eretta e quindi più confortevole rispetto a quella supina, per non parlare delle controindicazioni per chi ha un pacemaker oppure
soffre di claustrofobia. Tutto questo senza considerare l’abbattimento dei tempi di attesa e la sostenibilità grazie a costi sicuramente inferiori
per tutto il sistema sanitario”.
Come funziona. La mammografia con mezzo di contrasto è una procedura semplice e indolore, simile in tutto e per tutto a un esame mammografico
standard. Dopo che alla paziente viene iniettato un mezzo di contrasto iodato per via endovenosa nel braccio si acquisiscono due immagini
mammografiche per lato con proiezione dall’alto (cranio-caudale o CC) e laterale (medio-laterale-obliqua o MLO). L’immobilizzazione e compressione
della mammella, compatibilmente con sopportabilità espressa dalla paziente, è un aspetto di fondamentale importanza in quanto permette una visione
più chiara e rapida con conseguente riduzione della dose e del tempo di esposizione alle radiazioni.
“La metodica utilizzata chiamata “dual energy” prevede una doppia esposizione – continua Panconi – e quindi una dose superiore alla metodica
tradizionale, ma sempre entro la soglia indicata dalle linee guida europee. Per questo viene indicata solo per alcune categorie di pazienti come
quelle che devono eseguire la cosiddetta stadizione preoperatoria ovvero che abbiano già avuto diagnosi di carcinoma, ma debbano fare ulteriore
valutazione della lesione, nei casi di dubbio diagnostico legato magari a discrepanze tra i risultati emersi dalla mammografia tradizionale e
dall’anatomia patologica, oppure come controllo per donne sottoposte a chemioterapia neoadiuvante e altri casi di controllo. La risonanza magnetica
rimane invece l’esame di riferimento per tutte le pazienti che presentino mutazione genetica e per quelle alle quali sia stata impiantata una
protesi”.
“Sono felice che la Radiologia Senologica di Livorno – dice la direttrice generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani –