
(AGENPARL) – lun 04 dicembre 2023 TIERO (FDI): “VICENDA STRUTTURE DI VENDITA CHIUSE A VIA DEL LIDO. PESSIMA
NOTIZIA PER LA CITTA’ DI LATINA”
“La vicenda che tocca il nuovo centro commerciale a ridosso della SS
Pontina, in via del Lido, appare per molti versi grottesca e rappresenta un
brutto e inaccettabile colpo per l’occupazione e per tante famiglie. Dopo
l’apertura di una delle tre medie strutture di vendita, è arrivato il
provvedimento che ne ordina la chiusura. Faccio alcune considerazioni senza
entrare nel merito delle motivazioni, perché secondo me se si arriva a dare
l’ok ad una struttura in questo caso commerciale non si può farla chiudere
o impedirne l’apertura. Di certo non possiamo lasciare sul territorio
un’altra ‘Cattedrale chiusa’. Questo diventa anche un deterrente per
eventuali futuri investitori sul nostro territorio. Ripeto non ne conosco
le motivazioni, qualcuno parla di distanza dalla complanare. Forse ci si
dimentica che su quel tratto di strada ci sono altre attività (per fortuna)
che ne usufruiscono? C’è chi invece parla di altre motivazioni. Purtroppo
spiace constatare che non è la prima volta che si verificano situazioni
simili. Nel recente passato è accaduto ad altre strutture commerciali
importanti.
Non c’è da essere per niente contenti di questa situazione. Quando si
chiudono delle attività, si deve pensare alle conseguenze negative per
tanti soggetti: dagli imprenditori ai lavoratori, passando per i cittadini
consumatori. Vorrei ricordare che è la stessa Costituzione all’art. 41 a
definire che “l’iniziativa economica privata è libera” e, purché non si
svolga in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla
sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, deve essere tutelata.
Inoltre, secondo la disciplina dell’Unione Europea e nazionale in materia
di concorrenza, libertà di stabilimento e libera prestazione di servizi,
costituisce principio generale dell’ordinamento nazionale la libertà di
apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti,
limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi
quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente,
ivi incluso l’ambiente urbano, e dei beni culturali.
Che colpa ha il privato, se nel rispetto delle leggi, decide di costruire
su un’area edificabile? Certo, il ruolo del soggetto pubblico è un altro,
ovvero quello di concertare, autorizzare e di vigilare sulla regolarità di
quanto viene fatto. Ma bisogna assumere sempre decisioni ragionevoli, che
vadano incontro alle esigenze di tutta la comunità. Qualcuno ha forse paura
della concorrenza?
Vorrei infine ricordare come sia ampiamente sancita l’incompatibilità con
l’ordinamento europeo e con i principi costituzionali in materia di libertà
di impresa, dei limiti quali per esempio il rispetto di distanze minime tra
attività commerciali. Ci tengo a sottolineare che con la liberalizzazione
si punta ad incrementare il livello di concorrenzialità dei mercati ed a
permettere ad un maggior numero di operatori di competere. Considero
dannosi gli ostacoli alle dinamiche del mercato che vanno a detrimento
degli interessi delle imprese e dei consumatori. Bisogna ricordare sempre
questi principi.
Per quanto mi riguarda esprimo solidarietà e vicinanza ad imprese,
lavoratori e alle loro famiglie per la chiusura o mancata apertura delle
attività commerciali. Mi auguro che su questa vicenda si pensi davvero a
fare gli interessi della comunità. Ad oggi registro come escano sconfitti
imprese, lavoratori, famiglie e consumatori. Una pessima notizia per tutta
la città di Latina”.