
(AGENPARL) – ven 24 novembre 2023 Trieste, 24 novembre 2023 – È centrale il ruolo di Confindustria Alto Adriatico nelle politiche regionali volte alla promozione della cultura della sicurezza e della legalità nei luoghi di lavoro così come previsto dal protocollo quadro sottoscritto nel 2019 e recentemente rinnovato con la Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia, INAIL FVG e Ufficio Scolastico Regionale FVG dedicato alle classi terze, quarte e quinte delle scuole superiori. L’associazione ha infatti predisposto un progetto articolato che prevede sia interventi a favore degli studenti sia visite aziendali che e moduli formativi per i docenti sotto l’egida di Formindustria FVG, cui è affidato il ruolo di coordinamento di tutti i progetti.
Lo ha ribadito questa mattina Massimiliano Ciarrocchi, Direttore Generale di Confindustria FVG e Confindustria Alto Adriatico durante la conferenza stampa promossa dall’assessore regionale Alessia Rosolen cui ha rivolto i propri ringraziamenti e quelli dell’associazione «per aver sempre lavorato a fondo sul tema della sicurezza; è grazie a lei se all’indomani della tragedia immane in cui morì Lorenzo Parelli si sono create le condizioni per la stesura della Carta di Lorenzo, documento che ella stessa ha definito la nostra stella polare in cui sono sanciti principi che dovrebbero accomunare tutti». Per Ciarrocchi la promozione della cultura si fa partendo proprio dai ragazzi «ed occorre, come è stato suggerito, allargare la platea anche alle scuole medie. Confindustria Alto Adriatico, tramite la LEF, contribuisce con strumenti innovativi – realtà aumentata e virtuale – che consentono in totale sicurezza di capire quali sono i rischi in cui si può incorrere se non si seguono principi di buonsenso. Sentirlo da una cattedra è importante ma non basta: la formazione classica limita il coinvolgimento e l’efficacia nel trasferimento delle conoscenze necessarie al riconoscimento e alla gestione dei rischi lavorativi; negli ultimi anni le aziende stanno cercando di usufruire sempre più di tecniche di formazione e addestramento alternative che possano permettere una migliore comprensione dei pericoli, un maggiore coinvolgimento dei lavoratori e delle figure aziendali, creando – ha concluso Ciarrocchi – quella consapevolezza negli operatori che risulta fondamentale per garantire alti livelli di sicurezza».
Ed il futuro della sicurezza è per l’appunto tecnologico, virtualizzato e immersivo come ha aggiunto Marco Olivotto, Direttore generale di LEF, l’azienda digitale modello fondata da Confindustria Alto Adriatico e McKinsey & Company dove i metodi di formazione e addestramento innovativi permettono di provare, con il coinvolgimento dei sensi, un ambiente virtuale immersivo in cui, ad esempio, viene ricreato un contesto industriale disseminato di rischi e minacce per la sicurezza dei lavoratori, un’esperienza che permette di comprendere come nelle aziende possano annidarsi rischi sottovalutati o non presi in considerazione». Del Virtual Safety Training ha parlato nello specifico anche Daniela Beltrame, Dirigente Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, come di «progetto pilota a livello nazionale».
Foto: un esempio di del LEF Virtual Safety Training
Massimo Boni