
(AGENPARL) – mar 24 ottobre 2023 L’aumento di tavoli e spazi attrezzati all’esterno di bar e locali convince
i cittadini. Secondo il sondaggio di Fiepet Confesercenti tre persone su
quattro tra quelle intervistate è favorevole a posti all’aperto e dehors.
Secondo il 75% degli italiani è un fatto positivo.
Se, grazie anche al fattore clima, in Italia sono sempre stati previsti
spazi fuori dai locali da utilizzare come un’appendice della struttura, una
spinta in tal senso è stata data dalla pandemia che, dai dehors più
strutturati ai semplici tavolini all’aperto, ha moltiplicato tali spazi.
Un’abitudine, quella di consumare all’aperto, che è presto diventata
un’abitudine gradita non solo ai turisti, ma anche ai residenti. Secondo il
sondaggio Fiepet il 50% ritiene che la maggior disponibilità di tavolini
nelle piazze e nelle strade permetta di godersi meglio la bellezza dei
luoghi, mentre un 43% preferisce il consumo all’aperto perché permette,
d’estate, di stare più freschi senza aria condizionata. Il 28% valuta
positivamente – eredità, anche questa, della pandemia – la riduzione dei
rischi di contagio. Per il 18%, invece, gli spazi all’aperto sono
semplicemente più comodi. Tra le perplessità, invece, l’occupazione
eccessiva dei marciapiedi (52%), la confusione nelle strade (39%) e la
perdita di posti auto (25%).
Anche i contrari, però, mostrano di gradire i tavoli all’aperto. Un
avventore su due, quando si reca in un ristorante della propria città,
chiede di poter sedere all’esterno spesso (34%) o sempre (16%), mentre solo
il 9% sostiene di non chiederlo mai. La preferenza cresce con la bella
stagione. Il 60% pensa che – con opportuni accorgimenti – i posti
all’esterno sarebbero fruibili e desiderabili anche durante l’autunno e
l’inverno.
«Nei paesini i posti a sedere fuori sono ancora più apprezzabili –
afferma *Massimiliano
Mei *presidente provinciale Fiepet Confesercenti – danno vita ai centri
anche nei posti più sperduti e a rischio spopolamento, tanto più che in
quei casi non c’è neppure il problema dei posti auto. Penso ai paesi di
montagna, magari sull’Amiata, come Santa Fiora, che con i tavoli fuori
portano la gente a vivere il paese».
«I tavoli all’aperto aumentano l’attrattività delle nostre strade e piazze
– precisa Confesercenti -. Purtroppo, però, un tavolo su due, secondo le
nostre stime, potrebbe essere a rischio: il 31 dicembre di quest’anno
scadrà la cosiddetta proroga ‘dehors’, una semplificazione che ha permesso
finora il mantenimento degli spazi esterni. Serve una norma strutturale per
mantenerli: assicurano un servizio ai cittadini che, viste le
trasformazioni climatiche e dei modelli di consumo, è divenuto ormai
un’esigenza stabile».