
(AGENPARL) – mer 18 ottobre 2023 Comune di Collesalvetti
Comunicato stampa del 18 ottobre 2023
Il Comune di Collesalvetti ha ricordato Minerva Benedettini Barbato a 60 anni dalla sua morte e a 100 dalla nascita
Ricorre quest’anno il 60° anniversario della morte e il centesimo dalla nascita di Minerva Benedettini Barbato, prima e unica donna eletta nel 1946 consigliera e assessora del Comune di Collesalvetti.
Lunedì 16 ottobre in tanti hanno preso parte alla cerimonia che è stata organizzata dall’amministrazione comunale: dopo la visita al piccolo cimitero di Vicarello dove la donna è sepolta, nella biblioteca comunale si sono susseguiti una serie di interventi che hanno consentito di far emergere il peso dell’eredità politica di Minerva.
Hanno preso la parola il sindaco Adelio Antolini e l’assessore alla Cultura Adriana Ciurli, il figlio di Minerva Nicola Barbato, Marco Gorini, dirigente scolastico del Comprensivo Minerva Benedettini di Stagno, Rita Anichini, responsabile dell’Udi di Stagno; Paola Carmignani, segretario SPI-CGIL. L’incontro è terminato con le letture ad alta voce dell’associazione culturale Furore.
Come ha ricordato il figlio Nicola Barbato, Minerva all’età di 23 anni, fu l’unica donna eletta a Collesalvetti nel 1946, nelle prime elezioni comunali dell’Italia divenuta da pochi mesi repubblicana e finalmente liberata dall’oppressione ventennale della dittatura fascista. Era una maestra, una giovane donna mossa da passione culturale, rigore, severità intellettuale, ma anche con un coraggio che rasentava la temerarietà. Nel 1947 frequentò a Milano la scuola del PCI e nel ‘48partì per la Sicilia per trasferire la sua esperienza di lavoro alle donne del Sud, mogli e figlie di braccianti e salariati che occupavano le terre dei latifondisti rischiando ogni giorno la lupara. In Sicilia nel frattempo si era sposata, per poi tornare in Toscana, a Grosseto, dove il marito Saverio aveva trovato lavoro come sindacalista di Federterra. Minerva fu di nuovo assessore alla cultura, nel 1951, questa volta a Grosseto, con Renato Pollini. Faceva riunioni senza badare alla fatica, anche otto o dieci al giorno, con le donne dei braccianti e dei minatori. Il suo nome richiamava sempre molte persone
“Ci piace ricordare la passione, l’impegno politico e la levatura morale che portarono la nostra concittadina Minerva Benedettini Barbato a diventare un punto di riferimento non solo nella comunità in cui era nata e cresciuta ma anche in altri contesti territoriali. – commentano il sindaco Adelio Antolini e Adriana Ciurli assessore comunale alla Cultura – Vogliamo portare avanti la memoria di questa figura emblematica del nostro territorio e approfondirne la conoscenza, nella certezza che sia importante tramandare la storia di Minerva alle nuove generazioni affinché possano trarre ispirazione dal suo operato e dalla sua personalità. Con questo obiettivo è intenzione del Comune avviare l’iter per intitolare una piazza alla nostra concittadina. Inoltre, in accordo con il figlio, vogliamo raccogliere e custodire nell’archivio storico comunale tutti documenti e gli scritti che testimoniano la vita di Minerva, mettendoli successivamente a disposizione degli studiosi, ma anche della comunità attraverso l’organizzazione di iniziative pubbliche.”