
(AGENPARL) – lun 26 giugno 2023 *Comunicato stampa della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL*
*DL "salva infrazioni”, le memorie FLC CGIL in audizione al Senato:
necessarie modifiche al decreto*
Roma, 26 giugno – Nella giornata di oggi la FLC CGIL presenterà le proprie
memorie sul dl “salva infrazioni” alla IV commissione permanente del
Senato. Il decreto interviene sulla “card docenti” e sul riconoscimento
integrale degli anni "pre-ruolo" ai fini della ricostruzione di carriera
del personale a tempo determinato della scuola e degli Istituti di Alta
formazione artistica e musicale (AFAM). Due argomenti che sono stati per
anni oggetto di contenzioso legale e di una battaglia per mettere fine alla
disparità di trattamento tra il personale precario e quello di ruolo.
Tuttavia le misure introdotte dalla norma rischiano di introdurre ulteriori
differenziazioni tra lavoratori e aprire così la strada ad un nuovo
contenzioso legale. Infatti, dal riconoscimento dei 500 euro della “card
docenti” restano ancora esclusi i circa 130mila docenti con contratto di
supplenza fino al 30 giugno, il personale educativo e tutto il
personale ATA. Inoltre,
la novità del riconoscimento integrale del "servizio pre-ruolo" ai fini
della ricostruzione di carriera per i lavoratori si applica, nel caso della
scuola, solo ai neo immessi in ruolo a partire dal prossimo anno
scolastico, lasciando escluso tutto il personale precedentemente assunto.
Senza contare che, per gran parte dei docenti della scuola e dell’Afam, la
nuova modalità di calcolo dei giorni di "servizio pre-ruolo" risulterà
penalizzante, perché con la modifica introdotta dal decreto, da 180 giorni
a 360 per la validità dell’anno di servizio, c’è il rischio reale di
vedersi drasticamente ridotti gli anni ritenuti validi ai fini della
carriera.
Per evitare l’apertura di ulteriori procedure di infrazione da parte della
Commissione Europea, è necessario inoltre, che venga urgentemente prevista
una procedura straordinaria di stabilizzazione dei docenti precari afam che
maturino tre anni di servizio entro l’anno accademico 2022/23.
Su tutti questi temi abbiamo depositato le nostre memorie in Senato e
presenteremo specifici emendamenti affinché, in sede di conversione in
legge, ci sia il totale adeguamento alle norme del diritto europeo, con la
definitiva eliminazione della disparità di trattamento tra il personale
precario e quello di ruolo.