
(AGENPARL) – gio 20 aprile 2023 25 APRILE: ZANETTIN (FI), OPPOSIZIONE PERDE OCCASIONE DI PACIFICAZIONE
“La mozione del centrodestra, richiamando la risoluzione del Parlamento europeo del 2019, condanna senza riserve ogni regime autoritario: fascismo, nazismo, comunismo. Su questo credo non ci debbano essere dubbi”. Lo ha dichiarato il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin, intervenendo in Senato durante la discussione delle mozioni sul 25 Aprile. “Al pari, per un principio di riconciliazione nazionale e di memoria storica condivisa, non possono essere dimenticati altri episodi e le vittime innocenti di tanta insensata violenza politica che purtroppo anche nel dopoguerra ha insanguinato il nostro Paese – ha proseguito – Penso agli eccidi delle foibe, al triangolo rosso emiliano, ai crimini del comunismo e dello stalinismo, a quella violenza politica, che ispirandosi alla contrapposizione fascismo- antifascismo, ha insanguinato il Paese negli anni di piombo”. “Anche oggi episodi di cronaca macchiano un’identità nazionale che si riconosca in un passato condiviso”, ha sottolineato Zanettin, richiamando quanto avvenuto di recente a Schio per il compleanno di Bortoloso. “Rinnovo l’invito al Pd a dissociarsi da quella iniziativa del tutto insensata, che rischia solo di avvelenare il clima. Invito che pronuncio con la serenità e la libertà intellettuale di un figlio di un ragazzo che il 25 aprile aveva vent’anni e si trovava detenuto nel carcere di Bassano del Grappa, in quanto resistente, antifascista, cattolico, allora si diceva ‘partigiano bianco’. Di fronte a quei drammi che ha vissuto la generazione dei nostri padri, credo ci si debba inchinare tutti, indicando alle giovani generazioni una memoria il più possibile condivisa. Con questo spirito Forza Italia voterà anche la mozione delle opposizioni, perché non possiamo non dirci antifascisti. Non posso negare di rimanere sorpreso dal fatto che Il Pd e le altre opposizioni invece non voteranno quella del centrodestra a prima firma Malan. Rimane il rammarico – ha concluso – per una occasione perduta per avviarci a una pacificazione e ad una memoria condivisa, a cui entrambe le mozioni, almeno a parole anelavano”.