
(AGENPARL) – mar 18 aprile 2023 Cordialità e saluti
INTERVENTO MINISTRO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA
“La collaborazione con il mondo sindacale è virtuosa, apprezzo molto la
linea della Cisal sulla dignità umana e del lavoro. Ci piace sederci ai
tavoli con atteggiamento costruttivo”.
Lo ha detto questa mattina il ministro dell’Agricoltura e della
Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, intervenendo nel corso del
congresso nazionale della Cisal.
“Ho sentito parole costruttive – afferma il ministro – che vanno nel
verso giusto. Il governo politico impone un programma che i cittadini
possono scegliere e che deve essere realizzato. Per troppo tempo questo
non è stato fatto. L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, e
lavoro significa anche comprendere che si è in obbligo di contribuire
alla crescita della nazione con il proprio impegno.
La crescita si può perseguire in modi diversi: vendere i beni di
famiglia, gli asset strategici erogando bonus ecc. e indebitandosi per
avere consenso come hanno fatto gli altri. Poi c’è quello che vogliamo
fare noi ossia investire per far crescere la nazione.
Anche per questo ci siamo detti contrari al reddito di cittadinanza. Chi
può lavorare deve essere messo nelle condizioni di farlo tenendo
presente che ogni lavoro è più degno rispetto al percepire il sussidio.
Si può lavorare benissimo in agricoltura che ormai è un’eccellenza
avanzata fatta di imprenditori validi.
Dobbiamo pensare anche all’Italia di dopodomani. Per queste ragioni
vanno incentivate le nascite. Va costruito un welfare per consentire di
lavorare a chiunque di lavorare e avere una famiglia. Non possiamo
arrenderci al tema della sostituzione etnica”.
Parlando dell’immigrazione Lollobrigida afferma che “questa risorsa va
attinta dopo che si è esaurita la richiesta interna di lavoro”. Ed
ancora “il primo nemico dell’immigrazione è quella illegale e
clandestina”.
Tornando ai temi del congresso al centro della relazione del segretario
Cavallaro, il ministro dice di “apprezzare le parole su un’Europa
diversa, ma che risolva i problemi delle singole nazioni. Negli ultimi
trent’anni siamo mancati in questo. L’Europa deve tornare ad essere
quella voluta dai padri fondatori. Nel 1991 eravamo la quarta potenza
industriale. Dopo trent’anni la Germania è diventata la prima nazione
industriale e noi siamo in ginocchio. Vuol dire che qualcosa non ha
funzionato. A nostro avviso l’Europa deve essere più forte e capace di
avere un ruolo che fino ad ora non ha avuto. Ma siamo sulla strada
giusta”.
Quanto all’Africa vanno aiutati i popoli a crescere in casa loro per
questo Giorgia Meloni si è recata in Etiopia in questi giorni.
Meloni ha iniziato a tessere relazioni forti ottenendo risultati
importanti sul tetto del prezzo del gas. A noi servono filiere
energetiche per non essere ricattabili.
Parlando di sovranità alimentare il ministro spiega che essa consiste
“nella difesa dei diritti di un popolo a scegliere cosa mangiare e come
produrlo. Noi abbiamo la qualità che non è delocalizzabile. Per questo
diciamo no alla carne sintetica fino a quando non siamo certi che faccia
bene. Non dobbiamo consentire inoltre che la nostra qualità sia spazzata
via perché viene ritenuta nemica della concentrazione della ricchezza
globale che vuole standardizzare i prodotti per poterli poi produrre
ovunque e abbassare pertanto i costi della manodopera”.
Alessio Bompasso

