
(AGENPARL) – ven 24 marzo 2023 Autorità tutte, Colleghe e Colleghi,
Studentesse e cari Studenti, Signore e
Signori
caro Professor Pomian,
storico e filosofo che ci ha insegnato molto s
ul nostro passato e sul nostro presente di
moderna e contemporanea.
Quando, qualche mese fa, il Prof. Roberto Balzani mi ha suggerito di invitare il Prof.
immediatamente e convintamente accolto la sua proposta. Questo invito mi è parso un
modo egregio per coronare le celebrazioni del Cinquecent
ario di Ulisse A
drovandi,
pioniere del collezionismo europeo, esempio sommo di enciclopedi
smo e
interdisciplinarità, e in un certo senso inventore di quella che oggi chiamiamo “terza
missione” o “impegno pubblico”.
Da ingegnere, guardo con ammirazione e riconoscenza a chi alimenta la nostra
i fenomeni che consideriamo normali o addirittura ovvi.
SIGILLUM MAGNUM
KRZYSZTOF POMIAN
È quello che il Prof. Pomian ha fatto, fra i tanti campi del
sapere da lui esplorati,
nell’ambito della storia del nostro patrimonio culturale e dei nostri Musei. Quelli che
chiamiamo, con una parola antica, “Musei”, sono una realtà recente e tutta moderna,
nata da pagine di storia spesso drammatiche, spesso legate
a conflitti di popoli e di
idee. Lungi dall’essere una realtà statica, i Musei sono un fenomeno in continua
evoluzione e mutazione. Come ha dichiarato recentemente il nostro ospite, “
oggi i Musei
sono sacri, ma chissà per quanto lo saranno
”. Sta a noi cust
odirli e farli crescere, sta a noi
orientare la mutazione che costantemente sono destinati a conoscere.
La lezione del Prof. Pomian è importante anche per la realtà dell’Alma Mater Studiorum,
che vanta un patrimonio museale universitario fra i più import
anti del Paese. In questo
d’Ateneo, della Prof.ssa Benvenuti, Delegata al patrimonio
culturale, del Prof. Citti,
presidente della BUB, [della Prof.ssa Salvaterra, presidente del Sistema Bibliotecario di
Ateneo,] e di tanti altri colleghi e colleghe costantemente impegnati a reinventare e
valorizzare i nostri Musei e le nostre Biblioteche s
toriche.
Credo che abbiamo già raggiunto risultati importanti che ci indicano la via per i prossimi
anni. Ricordo con particolare orgoglio proprio la mostra in Palazzo Poggi dedicata a
Ulisse Aldrovandi, la figura esemplare sulla quale oggi si soffermerà
il Prof. Pomian. Non
solo la mostra ha avuto un eccezionale successo di pubblico, ma ha anche
rappresentato un modello dinamico e attuale di valorizzazione del patrimonio museale
e librario. Non dobbiamo stipare i Musei di cimeli che nessuno vede, ma aprir
li e farli
vivere, con scelte mirate dal punto di vista dei temi, con concezioni originali dal punto
di vista del percorso culturale ed espositivo proposto. Dobbiamo capire e far capire che
il patrimonio cultuale ci riguarda e ci interpella come contempora
nei: e lasciare che
ciascuno trovi, in ogni percorso, ciò che lo incuriosisce e lo interessa di più.


