
(AGENPARL) – sab 30 settembre 2023 Comparto vitivinicolo: da Cia Misure adeguate per affrontare l’emergenza
provocata dalla peronospora ed azioni di rilancio del comparto vitivinicolo
Misure adeguate per affrontare l’emergenza provocata dalla peronospora ed
azioni di rilancio del comparto vitivinicolo: sono le richieste della
Cia-Agricoltori espresse a Venosa nell’incontro-dibattito su “La Pac
2023-2027 e le prospettive del comparto vitivinicolo in Basilicata”.
Entrambe le richieste – per la Cia – richiamano a responsabilità le
istituzioni a partire dalla Regione e dai Comuni ai quali si chiede di
esonerare pagamento dei canoni di fitto per i terreni concessi dal
Comune. Alla Giunta Regionale si chiede di aggiungere risorse al fondo di
solidarietà nazionale che proprio ieri ha visto per il settore viticolo un
aumento di 6meuro passando a 7 meuro, rispetto ad un milione di euro
iniziale. Un ulteriore importante ruolo che assegna centralità alla
Regione in Conferenza Stato Regione per il riparto e oltre ad aggiungere
altre risorse per meglio ristorare gli agricoltori del comparto. A
livello nazionale la Cia chiede con forza la rivisitazione dei sistemi
assicurativi pensando ad un fondo mutualistico unico gestito a livello
regionale per le specificata’ dei singoli areali e comparti produttivi.
Inoltre si propone una specifica valutazione per il Csr 2023/27 Ocm.
Inoltre si propone di utilizzare in modo mirato I residui della mis 5 del
PSR 2014/22 come pure le nuove risorse previste nel Csr 2023/27 relative
agli interventi SR06 per ripristino a seguito di danni per eventi
eccezionalità. Discorso a parte riguarda la Ocm vino che prevede ulteriori
risorse per la Basilicata; il riparto dovrebbe portare per il solo
comparto viticolo altri 8-10 meuro nei 5 anni da utilizzare per il
rafforzzamento del comparto a partire dai reimpianti arrivando alla
vendemmia verde. Da Venosa un Progetto centrale: l’istituzione di un
Distretto vitivinicolo che tenga conto di tutti gli areali a denominazione
d’origine protetta e quindi la richiesta di istituire presso il
Dipartimento un tavolo tecnico a cui far partecipare Organizzazioni
Professionali, Consorzi, Cantine oltre ad Alsia e Unibas per la definizione
di un strumento di promozione e valorizzazione che è il Distretto
Vitivinicolo Terre di Basilicata. Il Distretto dunque strumento non solo
di aggregazione ma strumento di comunicazione di un territorio di storie,
cultura e identità e peculiarità per creare un brand di forte impatto e di
forte penetrazione di mercati e consumi. Per dare operatività alla proposta
la Cia invierà all’ Assessore Galella una lettera per l’istituzione di un
tavolo di lavoro del Distretto vitivinicolo a cui far partecipare tutte le
componenti della filiera oltre ai Comuni, Alsia, Apt, Unibas. Dopo i
saluti del sindaco Marianna Iovanni e della presidente Cia Venosa Liliana
Sileo, ha introdotto e coordinato Donato Distefano direttore Cia. Sono
seguiti interventi di : D. Briscese, viticoltore, vice presidente Cantina
Sociale Venosa, A. Amato, responsabile comparto vitivinicolo Cia
Basilicata, D. Mastrogiovanni, responsabile comparto Cia nazionale,
Piemontese, dirigente generale Dipartimento regionale Politiche Agricole.
Mastrogiovanni ha fatto riferimento all’utilizzo delle risorse appostate
sull’OCM Vino (vendemmia verde), il fondo rotativo a sostegno degli
investimenti anche d’intesa con Ismea, all’utilizzo mirato delle risorse
previste nel C.S.R. 2023-27 con intervento (SRD30), oltre alla possibilità
della norma mai abrogata della legge 102/04. Tutti strumenti che possono
essere attivati per sostenere le aziende interessate dalle calamità. Poi
un richiamo alla necessità, come sta avvenendo in Toscana e Sicilia, di una
“rilettura” e riorganizzazione del sistema di denominazione di origine
controllata finalizzata ad un’ulteriore valorizzazione del brand oltre che
ad una più efficace identificazione. Di qui la proposta di istituire il
Distretto viticolo lucano con tutti gli autori della filiera ed in
particolare per gli areali a denominazione di origine. . Siamo convinti
che con tale percorso – afferma il direttore Cia Donato Distefano –
possiamo dar corso ad una forte azione sinergica che può contribuire a dare
un ulteriore apporto all’ economia lucana interagendo non solo sul momento
strettamente produttivo ma anche sul versante turistico ricettivo
enoturismo e enogastronomico.