
(AGENPARL) – mar 05 settembre 2023 COMUNICATO STAMPA
INTESA SANPAOLO PER LE STARTUP:
APERTE LE CANDIDATURE ALLA SECONDA CALL DI “UP2STARS”
DEDICATA A ENERGIE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA
Seconda edizione di Up2Stars, il programma di accelerazione e valorizzazione delle startup innovative
italiane ideato dal Gruppo Intesa Sanpaolo
Percorso di accelerazione erogato dal partner Gellify e networking di sviluppo con i partner ELITEGruppo Euronext, Microsoft Italia, Cisco e Digit’Ed, oltre ai Centri Nazionali di Ricerca e ai
Partenariati con cui Intesa Sanpaolo collabora
Prospettive di internazionalizzazione per le startup grazie alla collaborazione con il Centro di
Innovazione Italiano a San Francisco, istituito presso INNOVIT
Milano, 5 settembre 2023 – E’ dedicata a Energie Rinnovabili ed Efficienza Energetica la seconda call
della nuova edizione di “Up2Stars”, il programma di valorizzazione delle startup innovative in Italia,
ideato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center.
Il settore dell’Energia è uno degli ambiti maggiormente coinvolti nel processo di trasformazione
tecnologica. Sono molte le realtà imprenditoriali che cercano di sviluppare soluzioni innovative volte a
sfruttare meglio l’energia che arriva dalla natura e a rendere più efficienti gli strumenti che la
catturano. Preservare l’ambiente, ridurre i consumi energetici, produrre e distribuire energia proveniente
da fonti rinnovabili a tutela del Pianeta, sono infatti interventi sempre più urgenti che richiedono il ricorso
a tecnologie evolute. In questo ambito, le startup rivestono un ruolo strategico quale soggetto chiave per
la trasmissione di competenze digitali alle aziende più strutturate, nel quadro della transizione digitale
ed ecologica indicata dal PNRR.
Giunto alla seconda edizione, “Up2Stars” nasce proprio con l’obiettivo di intercettare le giovani realtà
innovative più promettenti che operano in settori strategici per l’economia del Paese, per stimolarne
e supportarne la crescita, preparandole ad interfacciarsi con potenziali investitori e imprese mature.
Dopo la prima call dedicata al settore del Watertech, che si è chiusa con 50 candidature, la seconda call del
programma si rivolge alle startup specializzate in:
Nuove fonti energetiche – tecnologie avanzate per la produzione, il trasporto, lo stoccaggio e la
distribuzione di energia da fonti rinnovabili e di nuovi combustibili ecocompatibili.
Smart solutions per efficienza energetica – soluzioni per minimizzare i consumi energetici applicate in
particolare a Settore Manifatturiero, Smart Grid e Comunità Energetiche.
Smart solutions per il recupero e riutilizzo dell’energia e per la cattura della CO2.
Le startup interessate potranno presentare la propria candidatura entro il 15 ottobre 2023 tramite
la pagina dedicata su https://www.intesasanpaolo.com/it/business/landing/info/programma-up2starsper-startup-innovative.html
In linea con la precedente edizione, anche quest’anno “Up2Stars” prevede il lancio di 4 call dedicate
rispettivamente ai temi: WaterTech, Energie Rinnovabili ed Efficienza Energetica, Intelligenza
Artificiale per la trasformazione aziendale, IoT – Infrastrutture e Mobilità. Per ciascuna di esse
verranno selezionate al massimo 10 startup che accederanno al percorso di accelerazione personalizzato,
erogato dal partner Gellify, e al programma di networking. Al termine del percorso si terrà un Demo Day
di presentazione delle startup accelerate ad una platea di investitori e imprese.
La novità principale dell’edizione di quest’anno è l’ampliamento delle partnership e del network di
collaborazioni che, oltre Microsoft, Elite e Cisco, vede il coinvolgimento dei Centri Nazionali di Ricerca
cui Intesa Sanpaolo partecipa in qualità di socio fondatore delle singole Fondazioni di riferimento, oltre ai
Partenariati Estesi e ai 9 Poli di innovazione europei (EDIH). Nuova la collaborazione anche con
Digit’Ed, società specializzata nell’alta formazione e nel digital learning.
Ulteriore novità della seconda edizione di Up2Stars è la prospettiva di internazionalizzazione per le
startup grazie alla struttura di internazionalizzazione di Intesa Sanpaolo ed alla collaborazione con il Centro
di Innovazione Italiano a San Francisco, istituito presso INNOVIT Italian Innovation and Culture.
Virginia Borla, Executive Director Business Governance Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: “La
transizione energetica rappresenta una delle sfide più importanti e impellenti per il Paese. Con la seconda
call di Up2Stars, intendiamo intercettare le migliori startup innovative che operano nel settore delle
rinnovabili, affinchè possano accelerare questo processo. Intesa Sanpaolo incentiva gli investimenti green
delle PMI anche attraverso il programma Motore Italia Transizione Energetica, che mette a disposizione
76 miliardi di euro per la crescita sostenibile, e, promuovendo lo sviluppo delle Comunità Energetiche
Rinnovabili, contribuisce ad aumentare la competitività delle piccole e piccolissime imprese e i benefici
economici, ambientali e sociali per la collettività”.
Rinnovabili, Smart Grid, Comunità energiche, Idrogeno: sinergie per una crescita sostenibile
(a cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo)
La crisi innescata dalla guerra russo-ucraina ha reso urgente il tema della transizione energetica e
della riduzione della dipendenza del nostro paese dall’estero per gli approvvigionamenti di materie
prime energetiche. Nel corso del 2022 è stato intrapreso un primo percorso di diversificazione geografica
delle forniture di gas naturale, che resta però il perno centrale del processo di generazione di energia
elettrica e calore. È quindi auspicabile un’accelerazione nell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile
(FER) per preservare la sicurezza energetica nazionale e calmierare la volatilità dei prezzi. L’incidenza
delle FER sulla produzione di energia elettrica nel nostro Paese si attesta attorno al 40%1, ma i dati sui
consumi di energia coperti con fonti rinnovabili impongono di intensificare gli sforzi su questo fronte.
L’Italia, dopo aver raggiunto nel 2014 il target sui consumi di energia coperti da FER fissato per il 2020, a
fine 2021 si posizionava un punto al di sotto dell’obiettivo del 19,9% fissato dal Piano Nazionale Integrato
per l’Energia e il Clima (PNIEC). La causa di questo rallentamento è in parte ascrivibile alla riduzione del
ritmo delle installazioni di impianti, legata sia a iter autorizzativi troppo lunghi sia al venir meno degli
incentivi. A fine 2021 si contavano 60,4 Gigawatt (GW) di capacità elettrica da FER installata,
comprensivi di 3 GW di biocombustibili2. L’idroelettrico è la tecnologia prevalente (22,7 GW), seguita
dal fotovoltaico (22,6 GW), che, pur rallentando in termini di installazioni, continua crescere, con un
numero di impianti incentivati oramai superiore a un milione. Sarà importante intensificare ancora gli sforzi
su questo fronte, così come potenziare l’eolico e le bioenergie, poiché la siccità degli ultimi anni continua
a mettere sotto pressione l’idroelettrico. Un’accelerazione nell’utilizzo delle FER è auspicabile anche in
vista degli sfidanti obiettivi europei al 2030. In linea con il pacchetto “Fit for 55”, che prevede
l’abbattimento delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, è stato fissato un obiettivo vincolante
del 42,5% di consumi finali di energia da rinnovabili3. Per avvicinarsi all’obiettivo, l’Italia dovrà
necessariamente puntare al raddoppio della capacità installata da FER in meno di 10 anni. Una
proposta di aggiornamento del PNIEC, per rendere l’agenda nazionale coerente con gli obiettivi europei su
efficienza energetica e riduzione delle emissioni di gas serra, è stata inviata alla Commissione europea.
In virtù del forte incremento di domanda previsto per soddisfare i nuovi target energetici e di abbattimento
delle emissioni climalteranti, la domanda di tecnologie FER è destinata ad aumentare nei prossimi anni.
L’Italia può contare su produttori di componentistica FER ben posizionati nella filiera europea; la
specializzazione italiana è forte nelle parti elettriche per macchine e nei moltiplicatori di velocità, con circa
un quarto della produzione europea di moltiplicatori e oltre il 30% di quella di parti elettriche per macchine
realizzata nel nostro paese. Restano alcuni temi aperti, come lo sviluppo di sistemi di trasporto,
stoccaggio e distribuzione di energia da fonti rinnovabili. Il carattere discontinuo della produzione da
GSE, Rapporto Statistico 2021 Energia da Fonti Rinnovabili in Italia.
Fonte Eurostat.
3 Il 30 marzo scorso è stato raggiunto, a livello europeo, l’accordo sul testo definitivo della Direttiva sulle energie rinnovabili (Red III).
FER e la sua estrema frammentazione rappresentano ad oggi dei fattori di criticità. Per assorbire l’energia
generata dai numerosi impianti e garantirne un’efficiente distribuzione, attraverso un’integrazione con le
infrastrutture esistenti, occorre potenziare e rinnovare la rete attuale secondo la logica delle Smart
Grid. Allo stesso tempo, lo stoccaggio dell’energia è fondamentale per gestire le fluttuazioni della
produzione da fonti rinnovabili. I sistemi di accumulo, basati su batterie al litio e altre tecnologie, stanno
infatti diventando sempre più prioritari4. Un supporto al raggiungimento degli obiettivi 2030 potrà giungere
anche dalla diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Si tratta di un nuovo modello
energetico che permetterebbe di massimizzare i benefici derivanti dall’autoconsumo di energia da fonti
rinnovabili, apportando benefici di tipo ambientale e sociale in favore di tutti i membri della comunità.
Il PNRR stanzia fondi importanti sia per il sostegno alle CER sia per far nascere la filiera di produzione
dei gas rinnovabili (si prevede che l’idrogeno raggiunga la quota del 13% nel mix energetico europeo
dall’attuale 2%), fondamentale per supportare il processo di transizione nei settori “hard-to-abate”. Le
FER offrono buone prospettive di impiego in quei settori che utilizzano calore a temperature basse, ma per
i settori altamente energivori, sarà fondamentale anche il ricorso a tecnologie complementari, quali
l’idrogeno e i sistemi di cattura e stoccaggio della CO2, che prevedono la cattura delle emissioni di CO2
prodotte da impianti industriali o centrali elettriche e lo stoccaggio in serbatoi sotterranei o in giacimenti
vuoti. L’anidride carbonica catturata può essere poi riutilizzata nell’industria dei fertilizzanti, nella
produzione di combustibili sintetici a base di CO2, di prodotti chimici e di aggregati per l’edilizia.
L’Italia ha definito una propria strategia dell’idrogeno con uno stanziamento iniziale di oltre 3,6
miliardi del PNRR per promuoverne la produzione, la distribuzione e gli usi finali. Il settore è
rappresentato in Italia da una filiera virtuosa di PMI molto attive e innovative, di grandi e grandissime
imprese in grado di creare partnership strategiche internazionali e intersettoriali e di start-up di
ingegneria e integrazione di sistemi, con competenze tecnologiche elevate, che puntano alla costruzione
della rete infrastrutturale necessaria allo sviluppo della domanda di idrogeno per la mobilità su larga
scala e come vettore energetico per l’industria.
Informazioni per la stampa:
Intesa Sanpaolo
Media Relations Banca dei Territori e Media locali
Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo è il maggior gruppo bancario in Italia – punto di riferimento di famiglie, imprese e dell’economia reale – con una significativa presenza
internazionale. Il business model distintivo di Intesa Sanpaolo la rende leader a livello europeo nel Wealth Management, Protection & Advisory e ne caratterizza il
forte orientamento al digitale e al fintech, in particolare con Isybank, la banca digitale del Gruppo. Una banca efficiente e resiliente, è capogruppo di fabbriche
prodotto nell’asset management e nell’assicurazione. Il forte impegno in ambito ESG prevede, entro il 2025, 115 miliardi di euro di finanziamenti impact, destinati
alla comunità e alla transizione verde, e contributi per 500 milioni a supporto delle persone in difficoltà, posizionando Intesa Sanpaolo ai vertici mondiali per impatto
sociale. Intesa Sanpaolo ha assunto impegni Net Zero per le proprie emissioni entro il 2030 ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti, l’asset
management e l’attività assicurativa. Convinta sostenitrice della cultura italiana, ha sviluppato una rete museale, le Gallerie d’Italia, sede espositiva del patrimonio