
(AGENPARL) – mer 25 gennaio 2023 [Facebook](https://sorrymom.us18.list-manage.com/track/click?u=7aa3bcbdadfeb16bf68c6c6cc&id=25eb1a2cd0&e=f3004cd878)
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ANDREA PACINI
“CAPPELLAIO MATTO”
UNA RIFLESSIONE METAFORICA SULLA FOLLIA COME DISTINZIONE DALLA MASSA
Andrea Pacini pubblica il suo nuovo singolo in collaborazione con Sorry Mom: esce “Cappellaio Matto”.
Un brano di matrice pop rock, scritto a quattro mani dall’artista con Luisa Piscitelli, che nasce dal desiderio di dare risalto ad un tema spesso taciuto come la follia.
Il folle, l’insano di mente, è una persona che vive d’istinto e di irrazionalità, immerso in una sua dimensione totalmente priva di maschere.
Egli è privo di freni inibitori, al contrario delle persone comuni che spesso agiscono per inerzia e non seguendo la propria volontà, il proprio pensiero.
Andrea Pacini in questo brano prende in considerazione la possibilità di fare un cambio posto, di provare a calarsi nei panni del folle per cambiare punto di vista.
La riflessione che ne scaturisce suggerisce che forse la vera follia è uniformarsi alla massa, avendo paura di esprimere le proprie idee solo per il giudizio altrui.
Nel video di “Cappellaio Matto” sono stati inseriti degli spezzoni del Gran Premio di motociclismo del Mugello vinto da Ezio Gianola, grande campione italiano che anche ai mondiali è salito sul podio.
Proprio quest’ultimo ha concesso al cantautore i preziosi girati del Mugello.
Andrea Pacini è un cantautore rock venticinquenne di Firenze.
Studia canto moderno con Luisa Piscitelli e possiede all’attivo cinque pubblicazioni di cui la più recente è “Adamo ed Eva” uscita in dicembre 2021.
Con i suoi primi due singoli è entrato nelle prime posizioni delle Classifiche Emergenti Indipendenti.
Con “Volo da Solo” ha partecipato alla Semifinale Nazionale di Area Sanremo 2018. Ha partecipato ad alcune masterclass e seminari ricevendo consensi positivi da addetti ai lavori del panorama musicale italiano e internazionale.
Nei suoi live si esibisce sia in acustico, chitarra e voce che col supporto della sua rock band “The Droplets”.
Col singolo “Colpa del Destino” è sbarcato nelle playlist Spotify statunitensi e nel 2021 è stato protagonista di vari live show, tra cui la Milano Music Week 2021 omaggiando Rino Gaetano.
È stato Finalista del “Premio Internazionale Eleonora Lavore 2022” e del “Bergamo racconta Springsteen Cover Me 2022″.
Ancora nel 2022 è stato ospite ad uno degli eventi della Milano Fashion Week e della Milano Music Week; di recente è stato selezionato dal Club Tenco, in occasione de “Il Tenco Ascolta”, per aprire il concerto acustico di Anastasio e Cucina Sonora a Scandicci.
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ASCOLTA “CAPPELLAIO MATTO”!
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Testo Allegato:
COMUNICATO STAMPAUMANIZZARE LE CURE: IL CONVEGNO SCIENTIFICO A MOROLO E LA NOVITA’ DELLA FIGURA DELL’ESTETISTA ONCOLOGICA NEL PERCORSO DI TRATTAMENTO DELLA NEOPLASIA“Umanizzare le cure” per dare maggiore forza a chi è costretto a combattere contro il cancro. È stato questo il tema al centro del convegno scientifico organizzato dalla fondazione “Premio Antonio Biondi” presso l’Auditorium Comunale di Morolo, a cui hanno personalità di spicco del mondo della sanità, tra i quali il Direttore Generale della Asl di Frosinone Angelo Aliquò.Tra gli interventi, tutti ricchi di importanti spunti scientifici, la novità è stata rappresentata dalla relazione di Stefania Alteri, estetista oncologica morolana, che ha sottolineato l’importanza di un inserimento di tale figura professionale a sostegno del paziente lungo il percorso di trattamento della neoplasia: “L’estetista oncologica – ha spiegato nel suo intervento – possiede le competenze scientifiche teoriche e pratiche, derivanti da un lungo percorso di studi e approfondimenti, per comprendere la malattia, le terapie e come esse agiscono. Si occupa del benessere e della qualità di vita delle persone che stanno affrontando le terapie con protocolli di trattamenti specifici in base al momento terapeutico. Purtroppo – ha rimarcato – sappiamo che i trattamenti farmacologici possono dare diversi effetti collaterali: tossicità cutanee e problematiche anche molto importanti alle unghie delle mani e dei piedi, poiché la terapia farmacologica altera la barriera cutanea e va a danneggiare il fisiologico rinnovo cellulare che viene bloccato al momento della terapia negli strati più profondi generando un’infiammazione motivo per cui insorgono diversi effetti secondari a volte anche molto gravi”. Ed è qui che la figura dell’estetista oncologica si fa importante: “Il nostro obiettivo – ha sottolineato Stefania Alteri – è quello di dare un aiuto concreto e tracciare un percorso intervenendo già dal momento della diagnosi, durante e successivamente al follow up sulle tossicità che un determinato farmaco può provocare nelle persone che stanno combattendo un periodo buio della loro vita: la qualità di vita ed il benessere sono fondamentali al pari delle terapie farmacologiche permettendo così una migliore qualità di vita. Sono convinta che, se un paziente è seguito bene, curato bene ma anche un po’ cullato, coccolato da persone che le sono vicino e che la seguono anche nei dettagli dei bisogni estetici, tutto questo lo aiuterà molto nel continuare a vivere meglio in maniera controllata, seria e consapevole di avere una possibilità di guarigione, ma anche di una ripresa più che accettabile in termine di qualità di vita”.Poi l’auspicio: “Mi auguro che tale figura professionale possa essere inserita anche nei nostri ospedali di zona e riconosciuta quanto prima dal Ministero della Salute affinché i malati possano accedere a questo tipo di trattamenti. Nel rispetto dei ruoli di ognuno di noi si può dare vita a qualcosa di magico e unico perché la malattia può colpire qualsiasi organo ma viene elaborata dal cervello e quindi non possiamo ignorare l’aspetto psicologico ed il trauma psichico che il paziente subisce, dobbiamo tutti insieme pensare oltre che alla guarigione fisica anche quella psicologica è altrettanto fondamentale”.Quindi la chiusura con uno slogan: “Spero con tutto il cuore che si possa concretizzare collaborando con un’equipe di medici: mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progetto, lavorare insieme è un successo”.