
CATANZARO In particolare, nell’ambito del predetto procedimento penale Antonio Saraco è risultato coinvolto in due episodi di estorsione con riguardo alla vicenda relativa alla gestione della struttura portuale di Badolato realizzata dalla società Salteg riconducibile ad imprenditori modenesi, per le quali è già intervenuta sentenza di condanna in primo e in grado di appello. Nell’ambito del predetto procedimento penale, a seguito delle investigazioni svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, dirette e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, parte dei beni riconducibili ad Antonio Saraco erano stati cautelati con un sequestro preventivo, eseguito nel novembre del 2016, che era poi culminato nella confisca penale oggetto della sentenza di Primo Grado del Tribunale di Catanzaro e confermata dalla sentenza di secondo grado della Corte d’Appello. (News&Com)