
(AGENPARL) – ven 11 novembre 2022 SALSOMAGGIORE. LEGA : “REGIONE STANZI FONDI PER LE MINIERE TERMALI”
“La proprietà delle miniere termali in capo al Comune non è risolutiva. Servono risorse economiche per poterle ristrutturare che vanno chieste in primo luogo alla Regione Emilia-Romagna. Sarebbe un fondamentale investimento per il concreto rilancio del termalismo ed un seppur piccolo risarcimento riguardo all’abbandono in cui il comprensorio termale di Salsomaggiore e Tabiano, comprese le miniere di acqua salsobromoiodica, è stato lasciato da decenni per chiare responsabilità delle amministrazioni di sinistra”. Sono le parole con le quali Giulia Chiussi, capogruppo in Consiglio comunale della Lega ha espresso il parere del suo partito riguardo le decisioni che stanno per essere formalizzate per la chiusura del concordato della società termale per cui si è deciso di scindere, dal complesso dei beni aziendali che andranno venduti, il ramo miniere per mantenerlo in mano pubblica al Comune di Salsomaggiore Terme.
“Le miniere hanno necessità di importanti interventi di manutenzione straordinaria senza i quali si mette a rischio il loro stesso funzionamento nel medio breve termine – ha aggiunto Chiussi – Il Comune non ha nemmeno lontanamente le risorse per effettuarli. E non sarebbe neppure giusto che la Regione, con la sua uscita dalla società termale ritenga chiusa definitivamente la questione termalismo sul nostro territorio, considerando di non fare più alcun investimento su quello che per noi è il settore produttivo e attrattivo più importante. Facciamo pertanto appello a tutti coloro che rappresentano Salsomaggiore nelle istituzioni pubbliche perché facciano sentire la loro voce sulla necessità di fondi pubblici per le miniere termali”.
“Chiederemo che con il bilancio regionale per il 2023 sia rispettato l’impegno che, attraverso un ordine del giorno a mia prima firma, l’Assemblea legislativa regionale aveva dato alla Giunta regionale di rifinanziare la legge regionale 32/1988 sul termalismo allo scopo specifico di sostenere investimenti per il rinnovamento e la ristrutturazione di impianti esistenti di presa delle acque termali e per il razionale sfruttamento delle loro sorgenti e cave – ha proseguito il Vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, anche lui esponente della Lega, Fabio Rainieri – Abbiamo atteso che nel 2022 si definisse la questione del concordato. Ora i tempi sono maturi per rinnovare e concretizzare quell’impegno”.
“Far rimanere in mano pubblica le miniere è la migliore soluzione per garantire in futuro una gestione equilibrata e corretta delle acque termali anche in prospettiva di rilancio e sviluppo del comprensorio termale. A patto però che il pubblico e quindi in questo caso il Comune di Salsomaggiore, sia messo in condizione di poter agevolmente reperire i finanziamenti necessari per poter svolgere questo ruolo di garanzia – ha infine dichiarato l’altro consigliere regionale leghista Emiliano Occhi – Se il comune verrà abbandonato a se stesso nella gestione di impianti vecchi e usurati che scontano tanti anni di mancata manutenzione, anche i privati interessati a investire nel termalismo si allontaneranno da questo territorio”.