(AGENPARL) – mer 09 novembre 2022 Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
[Lavori Consiglio: Valorizzazione del personale scolastico 2, disaffezione alla politica – con FOTO](https://www.consiglio-bz.org/it/attualita/cs-consiglio-attuali.asp?art=Suedt671047)
Consiglio -Mozioni di Gruppo verde, Team K, Partito Democratico – Liste civiche.
Nel pomeriggio di oggi, in Consiglio provinciale, era previsto il proseguimento della trattazione congiunta di due mozioni sulla valorizzazione del personale scolastico, iniziata [questa mattina](https://www.consiglio-bz.org/it/attualita/cs-consiglio-attuali.asp?aktuelles_action=4&aktuelles_article_id=671033): la [mozione n.](http://www2.consiglio-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_atto.asp?pagetype=fogl&app=idap&at_id=652163&blank=Y)[629/22:](http://www2.consiglio-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_atto.asp?pagetype=fogl&app=idap&at_id=665900&blank=Y) Il personale scolastico è prezioso, presentata da Brigitte Foppa (Gruppo verde) e la mozione [n. 631/22:](http://www2.consiglio-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_atto.asp?pagetype=fogl&app=idap&at_id=667142&blank=Y) Rivalutare il profilo professionale dei bidelli/delle bidelle e quello degli addetti/delle addette alle pulizie (EMENDATA), avanzata da Maria Elisabeth Rieder (Team K). Dopo che Foppa ha dichiarato la disponibilità a trattare con la Giunta in merito alla proposta, sospendendola fino a domani, e che la stessa disponibilità è stata confermata da Rieder, l’esame è stato sospeso.
Sandro Repetto (Partito Democratico – Liste civiche) ha quindi presentato la [mozione n. 630/22:](http://www2.consiglio-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_atto.asp?pagetype=fogl&app=idap&at_id=667128&blank=Y) Disaffezione alla politica e astensione al voto, con la quale, rilevando che l’astensionismo alle ultime elezioni politiche era salito al 36,1% in Italia, dato ancora più drammatico in Alto Adige Südtirol, dove solo il 62,23% dei cittadini e delle cittadine aveva espresso il proprio voto, sosteneva che parte di questa disaffezione alla politica era certamente fondata sugli scandali e il traffico di influenze a cui alcuni politici di governo, anche in provincia, non si erano sottratti, parte aveva a che fare anche con il populismo che regnava sovrano negli ultimi anni e aveva contribuito a costruire della classe politica un’immagine negativa, di persone poco impegnate, molto interessate al proprio tornaconto personale. L’esperienza del Governo Draghi aveva posto le basi per una nuova e rinvigorita consapevolezza che la competenza in politica era un valore e non un difetto, e bisognava consolidare nuovamente questo orientamento. In questo senso, l’amministrazione provinciale avrebbe dovuto rivedere i criteri con cui sosteneva il settore della cultura (i criteri per la concessione di vantaggi economici per attività e investimenti culturali e artistici per il gruppo linguistico tedesco, nonché per le pubblicazioni e per l’attività editoriale per il gruppo linguistico tedesco e ladino, approvati con deliberazione della Giunta Provinciale del 9 agosto 2016, n. 886 e i criteri per la concessione di vantaggi economici per attività e investimenti culturali e artistici per il gruppo linguistico italiano, approvati con la Delibera 20 settembre 2016, n. 1008, riferiti alla Legge Provinciale 27 luglio 2015, n. 9 per le attività culturali), eliminando gli ostacoli che mettevano le persone che avessero voluto impegnarsi in politica in condizione di non farlo, per non dover rinunciare a prestare collaborazione in favore delle associazioni cultural. Per esempio, una giovane architetta o di un giovane architetto, che facessero parte della segreteria di un partito e che venissero incaricati di un progetto di ristrutturazione di una piccola sede di associazione culturale, vedevano il proprio compenso non ammissibile a contributo perché appunto impegnati anche in una partecipazione politica. Egli chiedeva quindi di impegnare la Giunta provinciale ad ammettere a contributo anche i compensi per componenti degli organi direttivi di partiti politici e sindacati e candidati agli stessi, eliminando dall’inammissibilità delle spese a contributo detti compensi.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha ritenuto nebulosa la proposta, ed evidenziato che se le associazioni chiedevano un contributo, non lo chiedevano per il professionista, ma per un lavoro eseguito. Non gli risultava che si dovesse chiarire se il o la professionista faceva parte di un sindacato o partito. In ogni caso, egli riteneva che così come c’erano contributi per associazioni culturali che ne sarebbero dovute essere anche per partiti politici.
Secondo Marco Galateo (Fratelli d’Italia), con l’approvazione della mozione la disaffezione alla politica sarebbe addirittura aumentata. vero è che non si trovavano nuove leve, ma se si voleva avvicinare il cittadino alla politica si sarebbero dovuti se mai incentivare i permessi dal lavoro, cosa difficile. Quanto previsto nella parte dispositiva sembrava riferirsi a un paio di persone nello specifico, più che a una categoria, nomi e cognomi che ritornano in più associazioni e ruoli. Ha chiesto quindi di respingere la proposta, che comporterebbe “un finanziamento lecito al PD”.
Anche Diego Nicolini (Movimento 5 Stelle), ritenendo poco logiche le premesse e trovando una discrasia tra premesse e parte dispositiva, ha ritenuto che la mozione avrebbe portato ancora maggiore disaffezione. Tra il resto, il Governo Draghi, calato dall’alto, era stato l’apoteosi della disaffezione. La citata legge riferita al gruppo italiano, andava ricordato, era una legge dell’ex assessore Tommasini, del PD. Tanti intellettuali e professionisti preferivano non identificarsi con un partito, perché diventava un marchio. Egli ha quindi invitato a rivedere la mozione.
Anche Carlo Vettori (Forza Italia Alto Adige Südtirol) si è chiesto se la mozione riguardasse qualche professionista legato al PD. Il tema rientrava tra quelli che si voleva far trattare anche dalla commissione speciale sugli stipendi dei politici. Andava bene dare un contributo a un’associazione culturale che torna utile all’intera società, diverso era dare un contributo per la ristrutturazione della sede di un partito, e non si capiva come quanto previsto nella parte dispositiva potesse contrastare la disaffezione alla politica.
Magdalena Amhof (SVP) ha ritenuto che la proposta potesse essere fraintesa, e passare come finanziamento all’attività politica, di cui si sarebbe comunque occupata la commissione speciale presieduta da Knoll. Ha quindi invitato Repetto a ritirare e riformulare la proposta.
Hanspeter Staffler (Gruppo verde) ha concordato con quanto detto da Amhof, sottolineando che la disaffezione alla politica era un tema importante. Dell’incompatibilità segnalata, introdotta per evitare abusi, si sarebbe potuto parlare, ma la parte dispositiva lasciava perplessi e faceva pensare al finanziamento dei partiti.
Sandro Repetto ha respinto le ipotizzate motivazioni recondite, ha però ritirato la mozione per riformulare la proposta con maggiore chiarezza.
È quindi iniziata la discussione della mozione 632/22 del Team K su scioglimento e riassetto di IDM.
(continua)
(Autore: MC)
[Lista completa dei comunicati](https://www.consiglio-bz.org/it/attualita/cs-consiglio-attuali.asp)
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