
Lo sport di base necessita, prima ancora che di una riforma strutturale, di una forte presa di coscienza da parte di chi ogni giorno promuove attività sportiva sui territori.
In tale ottica, è opportuno dare credibilità all’intero movimento della promozione sportiva, arginando comportamenti che danneggiano gravemente l’immagine di chi ogni giorno agisce con serietà e forte senso di responsabilità.
Restituire dignità alla Promozione sportiva significa allora mettere da parte finalità commerciali e non costituire meri erogatori di servizi in favore di operatori palesemente commerciali; accantonare le logiche dei secondi livelli che assicurano raddoppiamento dei numeri degli EPS e sopravvivenza degli stessi; non legittimare affiliazioni pluriennali delle associazioni.
Soltanto con un salto di qualità culturale “dell’intero movimento” della Promozione Sportiva – concludono i Presidenti di PGS – OPES – ASC – CSAIN – ENDAS – LIBERTAS si riusciranno a rimuovere sperequazioni ed asimmetrie con lo sport di prestazione.
I sottoscritti Enti, anche attraverso i propri eletti in Consiglio Nazionale Coni e/o quelli sostenuti, si impegnano a creare le condizioni strategiche, politiche e normative per la nascita di un nuovo panorama normativo e sistemico della promozione sportiva, che possa eliminare le descritte incongruità del sistema e valorizzare all’interno della società italiana il ruolo determinante e benefico dello Sport di base, attraverso i suoi principali protagonisti: le associazioni e le società sportive affiliate.