
COSENZA Le diverse attività captative nei confronti degli indagati, corroborate da importanti riscontri e sequestri a carico dei soggetti coinvolti in qualità di pusher o assuntori, hanno fatto via via emergere lo spessore e l’accreditamento degli stessi agli occhi degli assuntori. Le innumerevoli conversazioni captate hanno consentito di accertare centinaia di incontri fugaci con repentini scambi di dosi e denaro. Dinanzi all’evidenza della gran mole di elementi di prova raccolti, molti tossicodipendenti sentiti dai Carabinieri, hanno ammesso di aver acquistato a più riprese sostanza stupefacente dagli indagati, rendendo informazioni assolutamente collimanti con quanto emerso dalle attività tecniche in ordine alle modalità di spaccio, ai luoghi delle cessioni, ai prezzi praticati, procedendo anche al riconoscimento fotografico degli spacciatori. Gli stessi indagati, anche attraverso un linguaggio criptico, erano soliti contrattare telefonicamente il prezzo ed il quantitativo delle dosi da cedere, ed in molti casi pubblicizzavano gli effetti che la stessa sostanza avrebbe garantito sull’acquirente. Uno degli indagati riferendosi alla qualità della sostanza stupefacente era solito affermare frasi del tipo “stasera ti faccio volare compà!”, “stai volando!”, “come me sei volato”, “e poi domani e dopo domani ti faccio volare e stasera pure”. Da qui il nome dell’operazione ‘Fly’ riferita appunto alla descrizione che alcuni degli arrestati utilizzavano dare per descrivere gli effetti della sostanza stupefacente venduta. (News&Com)