
(AGENPARL) – mar 04 ottobre 2022 L’UNHCR fornisce dispositivi di assistenza a persone con disabilità delle comunità sfollate e ospitanti a Cabo Delgado, nel nord del Mozambico. © UNHCR/Martim Gray Pereira
4 ottobre 2022
Quasi 1 milione di persone sono fuggite durante cinque anni di conflitti nel nord del Mozambico
Questa settimana ricorrono cinque anni dallo scoppio dei conflitti violenti nella provincia di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico, che hanno costretto quasi 1 milione di persone a fuggire.
Tragicamente, il conflitto non si è placato e migliaia di famiglie sono ancora costrette ad abbandonare le loro case a causa degli attacchi di gruppi armati non governativi. L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, chiede la fine della violenza e invita la comunità internazionale a fornire un aiuto sostenibile per ridurre le sofferenze della popolazione costretta alla fuga e delle comunità locali ospitanti nel nord del Mozambico.
Il conflitto violento e la fuga di persone hanno avuto un impatto devastante sulla popolazione. Le persone hanno assistito all’uccisione, alla decapitazione e allo stupro dei loro cari e all’incendio delle loro case e delle altre infrastrutture. Uomini e ragazzi sono stati arruolati con la forza in gruppi armati. I mezzi di sussistenza sono andati perduti, l’istruzione si è fermata e l’accesso a beni di prima necessità come cibo e assistenza sanitaria è stato ostacolato. Molte persone sono state traumatizzate ripetutamente dopo essere state costrette a spostarsi più volte per salvarsi la vita.
A cinque anni di distanza, la situazione umanitaria a Cabo Delgado ha continuato a deteriorarsi e il numero di persone costrette alla fuga è aumentato del 20%, raggiungendo i 946.508 nella prima metà di quest’anno. Il conflitto si è ora esteso alla vicina provincia di Nampula, che a settembre è stata teatro di quattro attacchi da parte di gruppi armati che hanno colpito almeno 47.000 persone e ne hanno costretto alla fuga 12.000.
Le persone fuggite durante gli ultimi attacchi hanno raccontato all’UNHCR di essere spaventate e affamate. Non hanno medicine e vivono in condizioni di affollamento, con quattro o cinque famiglie che condividono una sola casa. Alcuni dormono a cielo aperto. La mancanza di privacy e l’esposizione al freddo di notte e alle intemperie di giorno creano ulteriori problemi di sicurezza e di salute, in particolare per le donne e i bambini.
L’UNHCR risponde costantemente alle esigenze delle popolazioni in fuga nelle province di Cabo Delgado, Nampula e Niassa con assistenza umanitaria e sostegno alla protezione. Stiamo fornendo alloggi e articoli per la casa, aiutando i sopravvissuti alla violenza di genere con supporto legale, medico e psicosociale e sostenendo le persone in fuga ad ottenere la documentazione legale. L’UNHCR sostiene anche le persone a maggior rischio, tra cui bambini, disabili e anziani.
Nonostante la fuga in corso a Cabo Delgado, alcune persone sono tornate alle loro case in aree che considerano sicure. Il mese scorso, l’UNHCR e i suoi partner hanno condotto la prima missione di valutazione della protezione a Palma, nell’estremo nord-est del Paese. Palma ha subito attacchi letali nel marzo 2021 che hanno fatto fuggire la maggior parte dei 70.000 abitanti del distretto. La maggioranza è tornata nel corso delle ultime settimane.
Le persone che hanno perso tutto stanno tornando in aree dove i servizi e l’assistenza umanitaria sono in gran parte non disponibili. L’UNHCR è preoccupata per i rischi che corrono le persone che continuano a tornare nelle loro aree di origine prima che le condizioni si siano stabilizzate.
L’UNHCR è favorevole ai ritorni delle famiglie fuggite quando questi sono volontari, sicuri, informati, dignitosi e quando le condizioni lo permettono, compreso il ripristino dei servizi di base per garantirne la sostenibilità.
L’UNHCR ritiene che le condizioni di sicurezza siano troppo instabili a Cabo Delgado per facilitare o promuovere il rientro nella provincia. Tuttavia, i crescenti bisogni di protezione e i servizi limitati per coloro che hanno scelto di tornare a casa devono essere affrontati con urgenza dalle parti interessate, comprese le autorità e gli attori umanitari.
L’UNHCR sta lavorando a stretto contatto con il governo e con altri partner per sostenere e promuovere l’inclusione di tutte le popolazioni fuggite nei servizi nazionali.
A settembre 2022, la somma di 36,7 milioni di dollari richiesti dall’UNHCR per fornire servizi di protezione e assistenza salvavita in Mozambico era finanziata solo al 60%.
Contatti media:
UNHCR Agenzia ONU per i Rifugiati
Via Leopardi, 24, 00185 Roma | http://www.unhcr.org/it/