
REGGIO CALABRIA Molinaro ha ricordato a Zuccatelli che “egli proviene da una lunga militanza nel Partito comunista, poi è stato nel Pd, poi ha seguito il suo mentore Bersani in Leu”. “Con il suo lungo e fervido curriculum politico – scrive il consigliere regionale – come può assicurare alla Repubblica Italiana ed ai cittadini calabresi l’indipendenza da condizionamenti politici nell’assolvimento del suo mandato? Semplicemente, non può!”. “Se lei non rinuncia all’incarico – prosegue di Commissario per la sanità calabrese, conferma solo di voler trascorrere i prossimi 90 giorni a fare campagna elettorale per il suo partito, sfruttando l’incarico di Commissario”. Nell’indicare il terzo motivo, Molinaro fa riferimento ai medici cosentini: “La sua inadeguatezza per il ruolo le è contestata dall’Ordine dei medici della provincia di Cosenza” che in relazione alla sua nomina hanno affermato: “non ci può tuttavia tranquillizzare e soddisfare né nel merito della scelta né ancor più nel metodo”. “Il quarto motivo – si legge nella nota – è costituito da una serie di prese di posizione di eminenti docenti universitari che hanno commentato negativamente la nomina di Zuccatelli: il prof. Massimo Galli, ordinario di malattie infettive alla Statale di Milano, il prof. Pino Nisticò, farmacologo di fama internazionale, il prof. Valerio Donato, ordinario di diritto privato”. (News&Com)