(AGENPARL) - Roma, 2 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 02 December 2025 Aosta, 2 dicembre 2025
Comunicato stampa n. 527/SC-LT
Conclusi i lavori del Consiglio. Approvata una mozione per il sostegno ai
padri separati
A conclusione dell’adunanza del 2 dicembre 2025, il Consiglio Valle ha
approvato, con 28 voti a favore (Lega VdA, La Renaissance, AC, UV, FI, FdI,
AdC) e 5 astensioni (PD-FP, AVS), una mozione riguardante il sostegno ai
padri separati nelle difficoltà abitative.
Il testo, presentato dai gruppi Lega Vallée d’Aoste e La Renaissance
Valdôtaine ed emendato su proposta dell’Assessore alle politiche sociali,
impegna la quinta Commissione consiliare ad avviare, con il supporto delle
strutture regionali competenti, un percorso di analisi volto a valutare
l’applicabilità e la sostenibilità sul territorio regionale del progetto
“La Casa dei Papà” o di altre iniziative dirette a sostenere i padri
separati nelle difficoltà abitative.
«L’aumento esponenziale dei divorzi ha dato voce a una nuova richiesta di
assistenza da parte dei padri separati, spesso parte soccombente nelle
cause di separazione – ha affermato il Capogruppo della Lega VdA, Andrea
Manfrin -. Varie amministrazioni in tutto il territorio nazionale hanno
dato vita al progetto “La Casa dei Papà” che prevede l’offerta di alloggi
in locazione temporanea gratuita a favore dei papà separati legalmente, con
difficoltà abitative ed economiche, destinando loro interventi specifici di
accompagnamento verso una nuova autonomia. La Valle d’Aosta non può
rimanere indietro: non si tratta di un privilegio, ma di colmare una lacuna
per dare un segnale concreto ad una fascia di popolazione che spesso rimane
invisibile.»
L’Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, nell’accogliere
l’iniziativa, ha proposto di «integrare il testo al fine di cogliere tutte
le possibilità, considerata la rilevanza che il Consiglio regionale
riconosce al tema, anche rispetto al percorso avviato nell’ambito del
tavolo delle politiche familiari e per ribadire l’importanza affinché la
regia nella gestione di questi servizi sia e rimanga pubblica. Siamo tutti
consapevoli della delicatezza della situazione.»
È stata, invece, respinta, con 21 voti di astensione (UV, AC, FI) e 11 a
favore (Lega VdA, La Renaissance, FdI, PD-FP, AVS), una risoluzione
depositata in Aula dai gruppi Lega VdA e La Renaissance che chiedeva di
modificare le disposizioni che prevedono il volontariato obbligatorio quale
requisito per il mantenimento dell’abilitazione di autista-soccorritore a
seguito della formazione e a prevedere ogni atto utile per reintagrare gli
operatori a cui è stato interrotto il contratto, anche utilizzando le
deroghe previste dalla delibera n. 404 del 2024.
«Pur comprendendo le motivazioni addotte per l’interruzione dei contratti,
legate al mancato completamento delle 100 ore annue di servizio di
volontariato previste dalle Dgr 404/2024 e 517/2023 – ha evidenziato il
Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin -, pare fosse possibile derogare
a questo requisito, ma tale possibilità non è stata applicata. In risposta
al nostro question time l’Assessore ha annunciato la possibilità di
reintegro dei lavoratori, subordinato al completamento di un corso che,
però, non si svolgerà a breve. Stiamo entrando nella stagione invernale,
davvero possiamo privarci di queste figure professionali? Davvero questi
operatori hanno necessità di queste ore per dare il servizio? Vari
lavoratori hanno fornito i giustificativi che segnalavano la presenza di
gravi motivi familiari e personali e sono ancora a casa ad aspettare che
voi decidiate. State giocando con la vita di tutte le persone: quelle che
chiedono soccorso e quelle che i soccorsi potrebbero darli ma sono state
fermate per la vostra mancanza di volontà.»
L’Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha ribadito che «non
abbiamo detto che gli operatori potranno essere reintegrati dopo
l’effettuazione del corso, ma abbiamo affermato che, verificando le
disposizioni regionali in materia, riteniamo, come tra l’altro sostenuto
anche dall’Azienda Usl, che gli stessi potranno sostenere direttamente
l’esame finale del corso che si terrà a breve termine. Rimane fermo il
principio, come espressamente previsto dalle disposizioni regionali, che
per maturare il requisito necessario alla stipula di un contratto di
somministrazione è necessario aver svolto almeno 12 mesi di attività di
volontariato del soccorso. Il 1° novembre scorso non è stato rinnovato il
contratto a 9 lavoratori somministrati. È la perdita della tessera
regionale di volontario del soccorso, dovuta al mancato svolgimento del
monte ore minimo previsto, che ha comportato il venir meno del requisito
necessario per poter operare tramite il reclutamento da parte dell’agenzia
di somministrazione. Quindi, quando la tessera non è più valida, viene a
mancare il requisito che dà titolo a svolgere questa attività e non è più
possibile operare in somministrazione per l’azienda Usl. Questa è una
situazione ormai pregressa non sanabile e chiunque continui a dare
informazioni diverse non fa il bene di questi operatori che si trovano in
difficoltà. Noi non possiamo non dire le cose come stanno anche per
rispetto di un ambito così importante per l’Emergenza-urgenza della sanità
valdostana. Per dare una dimensione al tema che stiamo trattando riportiamo
i dati degli operatori che alla data odierna prestano servizio presso
l’Azienda Usl: sono assunti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato 44
autisti di ambulanza. risultano in servizio, con contratto di
somministrazione, 38 operatori tecnici specializzati autisti di ambulanza.
Complessivamente, sono 529 i volontari che operano in ambulanza sul
territorio regionale.»
Il Consiglio si riunirà nuovamente da lunedì 15 a giovedì 18 dicembre per
l’adunanza dedicata principalmente all’esame del Documento di economia e
finanza regionale e delle leggi di bilancio della Regione 2026-2028.
SC-LT
