
(AGENPARL) – Tue 21 October 2025 Ancona, 21 ottobre 2025
ARRIVA AD ANCONA, ALL’ITALO CONTI, LA SCUOLA ITINERANTE FISPES
SABATO 25 E DOMENICA 26 OTTOBRE.
La “scuola” è un raduno territoriale per avviare i bambini con disabilità all’attività ludico sportiva
Sabato 25 e domenica 26 ottobre si svolgerà nel campo di Atletica Italo Conti l'evento rivolto a bambini e ragazzi "Scuola itinerante Fispes" a cura della Fispes, Federazione Italiana Sport Paralimpici, con il patrocinio del Comune di Ancona, assessorato allo Sport in collaborazione con gli assessorati alle Politiche Educative e alle Politiche Sociali.
La scuola Itinerante – Sport Senza confini, istituita nel 2018 all’interno della Federazione, è riservata a bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 14 anni, con disabilità ricono-sciute (motorie, visive e intellettive lievi) per avviarli, attraverso un percorso ludico motorio, alle discipline a lei demandate: atletica leggera, calcio e rugby in carrozzina. Il progetto, indirizzato ad atleti giovanissimi, valorizza il loro talento in campo, attraverso dei raduni collegiali nazionali, coordinati dallo staff tecnico federale, sostenendo il ricambio generazionale naturale degli atleti e, allo stesso tempo, promuovendo il valore educativo e culturale della pratica sportiva per giovani con disabilità. La Federazione organizza almeno 6 raduni l’anno, organizzati in tutta Italia.
Ad ogni raduno la Fispes coinvolge circa 20/25 atleti più 1 accompagnatore per ciascun atleta, insieme ai componenti dello staff federale e allo Staff Sanitario.
La scuola sarà ad Ancona il prossimo fine settimana con il seguente programma:
Sabato 25 OTTOBRE
ore 15:15 ritrovo presso la struttura sportiva selezionata;
ore 15:30 ingresso in campo; accoglienza ore 16:00 e inizio 1^ sessione di attività;
ore 18:00 fine attività;
ore 20:00 cena
Domenica 26 OTTOBRE
ore 10:00 ingresso in campo e inizio sessione di attività;
ore 12:00 fine attività;
ore 13:00 pranzo;
ore 14:00 fine raduno.
“La collaborazione del Comune di Ancona con il Comitato Paralimpico e con le federazioni che svolgono attività paralimpiche – dichiara il vice sindaco e assessore Giovanni Zinni- sono sempre alla nostra attenzione e nel nostro cuore. Vedere che ci sono queste iniziative ci rincuora perché ci fa capire che oltre al potenziale c’è anche una concreta realizzazione di queste attività. Ne vogliamo ancora di più, con l’auspicio che con il sostegno di sponsor privati e associazioni si riesca ad implementare le attività paralimpiche nelle iniziative sportive.
La testimonianza di Anna Maria Mencoboni, Delegata Federale FISPES Marche
Sono reduce dalla tappa di Pesaro svoltasi nelle giornate 11 e 12 ottobre. Per me era la prima volta ed è stata un’esperienza talmente totalizzante e intensa che ancora ho dentro di me forti emozioni degli attimi vissuti con i bambini. Straordinari, mi sono entrati dentro tutti, ognuno con la sua particolarità, non disabilità Nessuno ci ha fatto caso perchè diventa una “caratteristica” quando si accetta soprattutto da parte delle famiglie che stanno facendo un lavoro egregio.
I bambini hanno quella capacità incredibile di vivere la gioia di stare insieme e divertirsi e la loro ingenuità e purezza consente loro di vivere in squadra delle emozioni intense senza neanche guardarsi l’un l’altro. Sanno bene di essere diversi, ognuno di loro con problematiche importanti, tanta strada in salita e con ospedalizzazioni numerose. Ma in pista siamo tutti uguali e insieme abbiamo corso, saltato e fatto la staffetta. Ed io con loro perché sono un’atleta paralimpica anche io, non vedente. La Scuola Itinerante FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e sperimentali) è un fiore all’occhiello poiché racchiude in sé tutti quei valori che sottendono ad ogni progetto federale: la divulgazione e la conoscenza del mondo paralimpico attraverso la promozione della pratica sportiva. Mi piace parlare del senso dello Sport nella sua accezione piu’ pura come scuola di vita dopo la famiglia.
Ho imparato sin da piccola che praticare una qualsiasi attività sportiva e’ la vita stessa che cammina insieme a noi in cui crescere per diventare degli adulti consapevoli.
Perche’ lo SPORT e’ rispetto verso le regole per una convivenza sociale sana e dunque rispetto di se’ e degli altri; e’ la maturazione e percezione dei propri limiti e debolezze e al tempo stesso dei punti di forza, la crescita dell’autostima è impegno, sacrificio, fatica senza cercare scorciatoie perchè si può sempre scegliere quale strada prendere; e’ il senso di appartenenza ad una squadra o comunque ad un gruppo condividendo l’obiettivo e puntando insieme al risultato. Lo sport sono le sconfitte necessarie perché ci si possa rialza con la consapevolezza di essere più forti e andare avanti a testa alta, guardando agli errori con spirito critico ed umiltà. Lo sport è dunque sinonimo di impegno e di costanza, che mette alla prova ognuno di noi, aiutandoci a superare limiti e a realizzare sogni. Oggi sono molti i giovani che vivono una crisi d'identità capace di innescare sentimenti di insicurezza, vulnerabilità e fragilità. Infine lo Sport e’ integrazione, solidarieta’ dunque inclusione.
Ecco che allora tutto cio’ diventa il nostro bagaglio da portare sempre in spalla nel percorso della vita. La mia federazione d’appartenenza FISPES ormai da anni individua citta’ su tutto il territorio Italiano dove poter svolgere un raduno di quella che e’ definita la Scuola Itinerante
Ancona e’ una piazza importante e sin da subito abbiamo avuto, come Federazione, l’appoggio incondizionato del Comune e colgo l’occasione per ringraziare il CIP Marche nella persona del Presidente Luca Savoiardi, la Federazione e tutti i tecnici della Scuola Itinerante che sono veramente straordinari e con i quali i bambini che frequentano tutte le tappe, hanno instaurato un rapporto di fiducia e affetto. Corro contro i pregiudizi e i tabu’ che ancora annebbiano la mentalità delle persone. Corro per gridare ai giovani che certo, vivere con un handicap non e’ semplice, anzi, molto dura. Ci sono giorni in cui vorresti urlare, piangere, tirare sassi lontano come a volersi scrollare di dosso “il problema”. Ma e’ un valore aggiunto, un modo piu’ intenso di vivere la nostra esistenza, di amare. Non ci si può arrendere, mai.”