
(AGENPARL) – Tue 14 October 2025 IL BILANCIO DELLE VERIFICHE SULLE NUOVE ISTANZE
NELLE AREE SOTTOPOSTE A TUTELA
IN BASE AL NUOVO REGOLAMENTO PER L’INSEDIAMENTO
DI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE
Il settore Polizia Annonaria, Ecologia e Attività produttive rende noto il bilancio delle verifiche effettuate nei primi quattro mesi sulle nuove istanze delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, in seguito all’approvazione da parte del Consiglio comunale del nuovo “Regolamento comunale sulla disciplina di insediamento delle attività di somministrazione di alimenti e bevande e delle attività artigianali alimentari per il consumo sul posto”, entrato in vigore lo scorso 16 giugno.
Il documento regolamenta l’apertura delle attività di somministrazione in zone sottoposte a tutela o elevata tutela (AST e ASET) individuate da apposita mappatura. Nel rispetto della normativa comunitaria e delle disposizioni legislative nazionali in materia di liberalizzazione delle attività economiche e tutela della concorrenza, il Regolamento ha introdotto la disciplina dell’autorizzazione invece della precedente Segnalazione Certificata di Inizio Attività, da presentare corredata di autocertificazione, planimetria e cartografia se si intende aprire, trasferire o ampliare pubblici esercizi e attività artigianali alimentari nelle zone tutelate (tutte le informazioni sulla procedura sono disponibili a questo link).
La Polizia Locale, su impulso del settore Attività produttive, ha effettuato costantemente controlli sulle attività considerate in posizione anomala rispetto alla nuova disciplina, ordinandone la cessazione in caso di irregolarità. L’ultimo caso ha riguardato un locale nel quartiere Poggiofranco: prima dell’inaugurazione i titolari hanno presentato una semplice SCIA, dichiarando di essere in possesso di tutti i requisiti necessari. In seguito a lavori di ristrutturazione e all’esito delle verifiche, però, l’attività non è risultata in regola con le dichiarazioni sull’agibilità. È stata pubblicata oggi, quindi, sull’Albo pretorio del Comune di Bari, l’ordinanza con cui si impone la cessazione dell’attività, che, per poter riaprire, dovrà risultare in possesso di tutti i requisiti necessari e presentare richiesta di autorizzazione, secondo le nuove procedure imposte dal Regolamento. La falsa dichiarazione comporta, oltre alla revoca del titolo, anche la segnalazione all’autorità giudiziaria.
Dall’entrata in vigore del documento strategico, in quattro mesi, il settore Attività produttive ha respinto 19 istanze di nuove aperture o ampliamenti di attività già esistenti in aree tutelate presentate tramite SCIA. Le attività autorizzate per nuove aperture o ampliamenti, invece, sono state 12.
Proseguono, infine, i controlli anche sui locali di nuova apertura, affinché sia garantito il mantenimento del possesso dei requisiti alla base dell’autorizzazione concessa. Modifiche sostanziali che facciano venire meno anche solo uno dei criteri, comportano infatti la revoca del titolo.