
(AGENPARL) – Tue 16 September 2025 COMUNICATO STAMPA
Il quarto nuovo corso è la laurea magistrale in Environmental engineering for the green transition, in inglese, attivo dal 2026-2027
LA “SCUOLA” DI INGEGNERIA DI CA’ FOSCARI A MESTRE: 4 CORSI DI LAUREA PER FORMARE I PROFESSIONISTI DELL’INNOVAZIONE
Nel 2026 al Campus Scientifico entrerà in funzione il nuovo edificio polifunzionale con spazi per la ristorazione e la socialità
VENEZIA – Una nuova classe di ingegnere e ingegneri cosmopolita, moderna e qualificata per affrontare le sfide globali di oggi legate alle tecnologie avanzate e alla transizione energetica: al Campus Scientifico di Mestre, l’Università Ca’ Foscari Venezia offre tre corsi di laurea (quattro a partire dall’anno accademico 2026-27) che formano professioniste e professionisti dell’innovazione.
Una ‘scuola’ di ingegneria che conta in pochi anni già circa 200 iscritte e iscritti, destinati ad aumentare perché le immatricolazioni sono ancora aperte. Nel 2025, l’Ateneo si posiziona per la prima volta come migliore università in Italia nella classifica CENSIS per i corsi di laurea triennale del gruppo ingegneria industriale e dell’informazione, rappresentati a Ca’ Foscari dal corso in Ingegneria Fisica, che ha ottenuto 107 punti totali e uno scarto di quasi 10 punti dalla seconda posizione.
Le immatricolazioni sono aperte fino al 30 settembre. (è prevista – con diritto di mora – una finestra aggiuntiva di immatricolazione dall’1 al 30 ottobre per i corsi di laurea triennali e un’altra dall’1 ottobre al 18 dicembre per i corsi di laurea magistrali)
Corsi di laurea triennale:
Ingegneria fisica (coordinatore Stefano Bonetti): offre una solida preparazione su tecnologie avanzate, legate alla fisica quantistica e della materia, all’informatica avanzata (intelligenza artificiale e quantum computing), all’elettronica, alla biofisica e alla biomedicina. Combina la conoscenza della fisica e della matematica a quella dell’informatica e dell’elettronica, riuscendo a utilizzare un linguaggio appropriato in ambiti sia scientifici che tecnologici.
Ingegneria ambientale e transizione ecologica(coordinatore Wilmer Pasut): è una novità assoluta nel panorama italiano. Oltre alla formazione di base dell’ingegneria, il corso fornisce competenze avanzate negli ambiti della sostenibilità, decarbonizzazione, analisi del ciclo di vita e sostenibilità energetica. le professionalità ingegneristiche sono fra le più richieste dal mondo del lavoro nazionale e internazionale. Questo corso nasce per offrire a laureati e laureate una marcia in più, aggiornando la formazione in chiave contemporanea e rispondendo alle nuove sfide poste dalla transizione ecologica.
Corsi di laurea magistrale:
Engineering physics (coordinatore Stefano Bonetti): è interamente in lingua inglese e offre tre percorsi innovativi: Quantum Materials and Technology, Quantitative Biology (percorso congiunto in Physics of the Brain in collaborazione con la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste) e Physics of Finance and Economics. Combina gli insegnamenti di fisica moderna e ingegneria informatica ed elettronica, applicate alle tecnologie quantistiche e alla fisica della complessità, sia in ambiti fisici, che in sistemi biologici o sociali
NOVITA’ dall’anno accademico 2026-27:
Environmental engineering for the green transition: corso di laurea magistrale interamente erogato in inglese, offrirà una formazione ingegneristica avanzata per guidare la transizione ecologica. Il corso unisce solide competenze nell’ambito della salvaguardia ambientale, modellazione e intelligenza artificiale per rispondere alle sfide ambientali globali.
Tre i percorsi tematici altamente specializzati: “Environment and Health”, “Climate and Risk” ed “Environmental Intelligence” permettono una personalizzazione del profilo professionale in settori strategici per il futuro.
Wilmer Pasut, docente del Dipartimento di scienze ambientali, informatica e statistica commenta così: “Con il collega Bonetti condividiamo una visione di laurea in ingegneria improntata sulla qualità e sull’innovazione. Nell’avviare i nuovi corsi di ingegneria ambientale, triennale e magistrale, con il collegio didattico ci siamo posti una domanda: cosa manca ai neolaureati in ingegneria per affrontare le nuove sfide globali? La risposta è un percorso triennale in Ingegneria ambientale per la transizione ecologica e ora anche uno magistrale in Environmental Engineering for the Green Transition che, pur mantenendo salde le conoscenze di base dell’ingegneria civile e ambientale, offrono competenze nuove e indispensabili per formare professionisti capaci di giocare un ruolo chiave nella grande trasformazione ecologica che coinvolgerà tutti i settori della società. Queste lauree non nascono dal nulla, ma sono frutto di una visione di ateneo, resa possibile da un piano di reclutamento mirato delle competenze necessarie e dal lavoro di un dipartimento – il DAIS – capace di ottenere dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il riconoscimento di Dipartimento di eccellenza proprio in ambito ingegneristico”.