
(AGENPARL) – Tue 16 September 2025 CONFARTIGIANATO IMPRESE SARDEGNA
COMUNICATO STAMPA 16 SETTEMBRE 2025
ABUSIVISMO PROFESSIONALE – In Sardegna 26mila “fantasmi” delle
professioni fanno concorrenza sleale alle imprese regolari,
soprattutto artigiane. Meloni (Presidente Confartigianato Sardegna):
“Fenomeno pericoloso che mette in crisi economia, aziende e
cittadini”.
In Sardegna sono quasi 26mila i lavoratori indipendenti irregolari
che, operando totalmente in nero o in posizione “border line” rispetto
delle regole, danneggiano le migliaia di attività regolari,
soprattutto artigiane, presenti nell’Isola con grave impatto
sull’economia regionale.
L’elenco delle professioni sotto attacco è lungo: pittori e
imbianchini, estetisti, muratori, riparatori di elettrodomestici,
idraulici, tassisti ma anche meccanici, carrozzieri, fotografi,
elettricisti, giardinieri, traslocatori e videoperatori.
La rilevazione sui “Reati che colpiscono l’attività d’impresa” è stata
realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che
ha rielaborato i dati Istat del 2023.
La classifica nazionale, che ha analizzato i dati assoluti, è aperta
dalla Lombardia con 104.500 mila “fantasmi”, seguita dalla Campania
con 96.600 e Lazio con 90.600. In totale in Italia sono stati stimati
quasi 600mila abusivi e irregolari.
Secondo l’analisi, le imprese edili sono quelle maggiormente sotto
attacco da parte di queste “figure fantasma”; infatti, il 91,6% delle
aziende del settore subisce la concorrenza sleale da parte di
imbianchini, pittori e muratori. Al secondo posto il benessere, ovvero
acconciatori, estetisti e onicotecnici, con l’87,6%. Al terzo posto i
servizi di riparazione di beni per uso personale e per la casa
all’83,6%. Segue l’idraulica (79,1%), il trasporto persone-tassisti
(78,5%), manutenzione autoveicoli (71,5%), fotografi (71,2%),
elettricisti (69,9). Il dossier ricorda anche come tra i mestieri
artigiani messi sotto pressione dalla concorrenza sleale degli
abusivi, gli installatori in campo elettrico ed idraulico sono i più a
rischio per la stessa incolumità di chi vi opera, ma soprattutto per
gli utenti che vi si affidano. L’abusivismo nel settore, oltre a
costare milioni di euro alla previdenza sociale e alla fiscalità
generale, è un fenomeno irregolare che fa concorrenza sleale a chi
esercita con tutte le autorizzazioni e certificazioni.
“Il fenomeno degli irregolari nel settore artigianale, rappresenta una
minaccia sia per i lavoratori onesti che per i consumatori – afferma
Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Sardegna – la presenza
di operatori fantasma non solo danneggia economicamente le imprese che
rispettano le normative, ma comporta anche rischi per la salute e la
sicurezza di chi usufruisce di servizi non certificati e privi delle
necessarie garanzie igienico-sanitarie”. “Come Associazione vogliamo e
dobbiamo tutelare gli artigiani regolari, quelli che sono colpiti due
volte, nel reddito e da contribuenti onesti – continua Meloni – il
fenomeno continua a danneggiare tutte le imprese e i cittadini che
pagano le tasse e rispettano le leggi”. “Infatti, oltre che con
tributi e burocrazia – prosegue il Presidente – gli artigiani devono
confrontarsi pure con la concorrenza sleale che sottrae clienti e
importanti fette di mercato. L’abusivismo in questo comparto non è
solo un danno per le imprese regolari che operano nella legalità, alla
luce del sole, ma soprattutto un oltraggio i clienti”.
Confartigianato Sardegna sottolinea come le varie crisi abbiano
accentuato il proliferare di queste “figure” e come sia sempre più
elevato il rischio che una parte della clientela ceda alla tentazione
di risparmiare a scapito della qualità del servizio. Una tentazione a
cui è bene non soggiacere perché si mette a rischio l’incolumità
fisica, provocando ripercussioni sulla salute e sicurezza del
consumatore e creando danni sia per le imprese del settore benessere
sia per l’economia del Paese e dell’Isola.
Tra le imprese associate a Confartigianato Sardegna emerge un profondo
malcontento che le porta a chiedere sia una maggiore tutela da parte
degli organi di controllo, sia delle misure importanti per chiudere il
cerchio attorno a chi opera nella più completa illegalità. Il ritratto
dell’abusivo non è quello del “povero” che cerca di sbarcare il
lunario come può, quanto piuttosto di personaggi pronti a speculare
sulle “debolezze” delle imprese regolari.
“Dobbiamo sforzarci tutti nell’affrontare la piaga della concorrenza
sleale, che colpisce in modo letale ed invasivo importanti settori
economici – aggiunge Daniele Serra, Segretario di Confartigianato
Sardegna – come quelli dell’edilizia, dell’impiantistica, della
falegnameria e serramentistica, dell’autoriparazione e del benessere,
ovvero estetica ed acconciatura, del settore alimentare, dove la lotta
di aziende e piccoli artigiani contro gli abusivi è feroce e
quotidiana, ad armi impari”.
Per gli Artigiani, è sempre più indispensabile mettere in guardia i
consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati
che, oltre ad essere una minaccia per le imprese regolari a cui
sottraggono lavoro, minacciano la salute dei consumatori.
“La situazione è molto seria, oggi più di ieri: il mestiere non si
improvvisa, teniamo alta l’attenzione e mettiamoci solo in buone mani
– aggiunge Daniele Serra, Segretario di Confartigianato Sardegna –
inoltre l’abusivismo incide profondamente sullo sviluppo del comparto
artigiano e per questo proseguiremo a stimolare le Istituzioni per
invertire la rotta ad una delle emergenze più preoccupanti della
Sardegna”.
Infine, Confartigianato Sardegna chiede uno sforzo maggiore nei
controlli per intervenire sugli abusivi, i famigerati falsi artigiani,
fantasmi all’anagrafe fiscale e camerale, ma in carne ed ossa quando
si tratta di sottrarre lavoro e reddito alle imprese regolari.
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