
(AGENPARL) – Wed 10 September 2025 [https://9yi2o.img.bh.d.sendibt3.com/im/sh/JiNzDaqvMAF-.jpg?u=SyGgH01HHg315bHj6ISIgLC2Qpkr]
Domenica 14 settembre ore 18.00, Roma
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE
Sala Petrassi
Andrea Camilleri, nascita di una leggenda.
Dalle prime poesie al primo Montalbano
Alessandra Acciai, Paolo Briguglia, Tosca D’Aquino, Fabrizio Gifuni,
Sabina Guzzanti, Luigi Lo Cascio, Laura Marinoni, Massimo Popolizio,
Pino Quartullo, Galatea Ranzi, Alvia Reale, Sergio Rubini
e con Eleonora Bordonaro
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Domenica 14 settembre, alle ore 18:00, la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone accoglierà un evento speciale dedicato ad Andrea Camilleri: “Andrea Camilleri, nascita di una leggenda. Dalle prime poesie al primo Montalbano”. Una serata per rendere omaggio al grande scrittore attraverso parole, musica e immagini nell’anno del Centenario.
“Andrea Calogero Camilleri nasce il 6 settembre 1925, esattamente 100 anni fa, a Porto Empedocle, la futura Vigàta dei suoi romanzi. A differenza del vicino capoluogo Agrigento, la Girgenti che Pirandello definì “moribonda cittaduzza”, Porto Empedocle è un centro attivo e vivace. “Il fatto che, nello spazio di una trentina di chilometri – dirà Camilleri – siano nati due grandissimi scrittori come Pirandello e Sciascia – e un “caso” come Camilleri – è, per l’appunto, un caso”. Con queste prime parole aprirà la serata Luigi Lo Cascio, in un racconto a più voci di dodici ex allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, oggi tra gli attori più rappresentativi del panorama italiano: Alessandra Acciai, Paolo Briguglia, Tosca D’Aquino, Fabrizio Gifuni, Sabina Guzzanti, Luigi Lo Cascio, Laura Marinoni, Massimo Popolizio, Pino Quartullo, Galatea Ranzi, Alvia Reale e Sergio Rubini.
Con loro, sul palco, la cantautrice siciliana Eleonora Bordonaro che accompagnerà la narrazione con brani musicali ispirati alla cultura e alle atmosfere della Sicilia, terra natale dello scrittore. L’esperienza sarà arricchita dalla proiezione di materiali video originali, a cura dell’Archivio Storico dell’Istituto Luce e Fanpage.
I testi proposti sono di Andrea Camilleri e Antonio Franchini, con la direzione artistica di Felice Laudadio.
L’iniziativa è promossa dal Comitato nazionale Camilleri 100 e dal Fondo Andrea Camilleri, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma e SIAE.
Ecco qualche ricordo di alcuni degli attori che saranno presenti alla serata:
“Quando entrava in aula percepivi la sua umanità fenomenale, non era interessato a far pesare il suo sapere. Era straordinariamente interessato a confrontarsi con le nuove generazioni, a capire come interpretassero la scena. Mi ha insegnato a non prendermi sul serio. La sua risata era una festa”, così Alessio Boni.
Luigi Lo Cascio ricorda: “La sua conoscenza del teatro europeo, la sua passione per Beckett, la innestava nel terreno fertile della sua provenienza siciliana e nella corda pazza dei siciliani. Lui, per noi allievi attori, era un gigante, un colosso della narrazione. Gli piaceva sedersi e mettersi a parlare con le persone, non voleva mai accelerare la conversazione: parlare con lui era come sedersi in un bar e chiacchierare”.
“Ho avuto solo qualche incontro con Camilleri ai tempi dell’Accademia, anche se non sono stata sua allieva, e poi per un saggio su Majakovskij. Il ricordo più pregnante sono i suoi lunghi racconti al tavolino del bar, circondato da ragazzi ammaliati che pendevano dalla sua voce e dalle sue parole. Tra questi un mio compagno di corso, un giovane Antonio Manzini, che ne ha fatto davvero tesoro! Chapeau!”, ci racconta l’attrice Galatea Ranzi.
“Ascoltarlo a lezione o nelle pause mentre sceglieva con cura le parole più esatte e sorprendenti produceva in tutti noi allievi una forma di incatenamento. Ma non filosofeggiava, aveva imparato dal teatro ad essere molto concreto” è il ricordo di Fabrizio Gifuni.
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